Con una lettera inviata al Prefetto di Matera, al Presidente e all’Assessore al lavoro e formazione della Regione Basilicata, nonché al Presidente della Camera di Commercio di Matera, i lavoratori –a mezzo del segretario generale della FILCAMS-CGIL di Matera Angelo Vaccaro – comunicano la proclamazione dello “stato di agitazione” e ne spiegano i motivi.
Ecco il testo integrale della missiva:
“Nei prossimi giorni il Consiglio dei Ministri varerà il decreto legislativo di riordino del sistema delle Camere di Commercio che, secondo le indiscrezioni, intenderebbe spogliare le Camere di buona parte delle loro funzioni eliminando o riducendo drasticamente:
- i contributi, agevolazioni e finanziamenti alle imprese;
- il sostegno all’internazionalizzazione (missioni in paesi esteri, certificati di origine, etc..);
- il sostegno all’innovazione, alle start-up e ai nuovi imprenditori;
- i sostegni al credito e ai confidi;
- i servizi di conciliazione e mediazione;
- i servizi delle camere arbitrali;
- l’organizzazione di corsi di formazione, convegni e seminari;
- la promozione turistica e dell’economia locale;
- i dati e le analisi per capire l’economia del territorio e anticiparne i trend.
I lavoratori del sistema camerale nazionale, stanno ovunque esprimendo grande preoccupazione per il proprio destino lavorativo, manifestano il loro sconcerto per la drastica riduzione di risorse a favore delle imprese in (in particolare quelle piccole e medie) e dell’economia del territorio e denunciano la progressiva distruzione del “sistema camerale”, considerato per efficienza e professionalità una delle eccellenze della Pubblica Amministrazione italiana.
Il testo del provvedimento, nella sua attuale versione, mette in serio pericolo la tenuta occupazionale ed i servizi alle imprese prevedendo una riduzione del personale e un forte ridimensionamento delle funzioni. Un nuovo azzardato percorso di riordino, dunque, pensato dal Governo senza fissarne obiettivi chiari, senza programmarne le fasi, senza prevederne gli effetti sul tessuto produttivo e, ovviamente, senza confronto con le rappresentanze dei lavoratori.
Inoltre, la proposta di decreto legislativo pone seri dubbi sulla sopravvivenza stessa delle Aziende Speciali delle Camere di Commercio (istituite ai sensi dell’Art.2 comma 5, L.580 del 29 dicembre 1993), che continuano a rimanere in un limbo giuridico con immaginabili conseguenze negative sia sul loro funzionamento che sul loro personale.
Il personale delle Aziende Speciali del Sistema delle Camere di commercio italiane si è sempre distinto per gli alti livelli di efficienza e professionalità, contribuendo a fare del sistema camerale una delle eccellenze della Pubblica Amministrazione Italiana.
In un contesto di riordino del Sistema camerale nel suo complesso che a seguito di riduzione delle funzioni delle Camere di commercio, di accorpamenti e di riduzione drastica di risorse (diritto annuale).
I dipendenti del CESP – Azienda Speciale della Camera di commercio di Matera, riunitisi in assemblea il giorno 15.02.2016, presente il Segretario Generale della Filcams Cgil Angelo Vaccaro, manifestano, in piena sintonia con i lavoratori della Camera di commercio di Matera e del Sistema camerale nazionale, la propria indignazione per l’assurdo spreco di competenze e professionalità cui la riforma condurrebbe ed esprimono la loro forte preoccupazione per il proprio destino lavorativo.
Con l’obiettivo di una più concreta riconfigurazione del sistema camerale e per la salvaguardia dei livelli occupazionali, i dipendenti dell’Azienda Speciale CESP dichiarano lo stato di agitazione in raccordo con i dipendenti della Cciaa di Matera, della Camera di commercio di Potenza, dell’Azienda Speciale Forim di Potenza e del Csa, con i quali metteranno in campo iniziative di mobilitazione”.

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