Quanto manca? Beh poco, nonostante gli inviti che giungono per strada mentre scende lo ‘’Stivale’’ in vista del meritato ritorno ferragostano nella sua Ferrandina, da dove era partito il 18 luglio scorso per raggiungere a Gadvos (Grecia) quel il lembo più a Sud d’Europa nel Mediterraneo. Luciano Loizzo a bordo della sua Lodola 235 Gt Moto Guzzi del 1960 è andato ovunque dove è stato possibile arrivare, con rammarico la mancata prosecuzione verso Istanbul ( Turchia), insieme a quell’amico di tanti tour come Francesco Fiorini da Crema in sella a una Aermacchi Harley Davidson 350 del 1970. Paesaggi unici e accoglienze di diverse tono, alcune da incorniciare, soprattutto con la gente semplice del luogo, per altri da recensione con le diverse tonalità di grigio ma ci sta. Ma è stato in Italia dove commozione ed entusiasmo si sono mescolati per un applauso, un abbraccio, un brindisi per tanti amici che sanno apprezzare e condividere. Ed è accaduto a Caltrano di Vicenza , a Crema per salutare gli amici del motoclub di Francesco ,a Rezzato di Brescia con la simpatica Sabrina che Luciano saluta a malincuore e che forse vorrebbe spiccare il volto sulla Lodola del centauro ferrandinese. Ma gli impegni sono impegni e la scia delle stelle della notte di San Lorenzo incombe, ricordano le tappe (noi siamo rimasti ai box…) che dalla sponda dalmata di Zara hanno portato a Trieste e poi in Italia e magari ricordando la Milano Taranto, che Luciano ha già fatto.
DA BONAGURO A CALTRANO A CREMA
Stop fine tappa, dopo l’accoglienza di Bonaguro a Caltrano, ci siamo avviati verso Crema, fatti, 300 km, in un sabato tranquillo tra il Veneto e Lombardia, per il mio amico Fiorini e la sua mitica Aermacchi, si è conclusa quest’altra avventura, ad accoglierci in quel di Crema, c’era la sua amata Katia , moglie di Ulisse…no di Francesco ed il simpatico presidente Alessio, del mc di Crema, che tra le tante cose da fare in quel di agosto, sai abbiam saputo….è in ansia per il suo matrimonio, tanti Auguri, ha trovato il tempo di accoglierci e congratularsi con noi dell’impresa fatta Ciao Francesco ciao katia, grazie di tutto, alla prossima
E dopo giorni, ore ,minuti, secondi, lascio i miei amici di Rezzato, Brescia, i tremendi, una per tutti la Sabrina, con chi stai bene vorresti starci sempre insieme, mah gli impegni, il lavoro, i soldi, ci chiamano sempre a rapporto, e noi cerchiamo di rispettarli, …e… si riparte..e pit stop a 180 km da Rimini, più o meno siamo…sono in quel di Mantova, Ostiglia
E BUON..caffè.. Vista l’ora, siam partiti da Caltrano per la tappa finale per Francesco..e per caso pit stop in uno dei borghi più bello d’Italia…veramente…Valeggio sul Mincio
Il mio amico Giuseppe essendo un appassionato guzzi. Custodisce gelosamente la suo piccola collezione
SI gira tutta l’italia , va be, in pratica in quella rievocazione, io e Giuseppe ,avendo la stessa moto, la famosa Guzzi Lodola, partiamo insieme nelle varie tappe che si facevano, quindi per caso avevamo la stessa moto, dormivamo nella stessa camera, siamo nati nello stesso anno, nello stesso mese, e per poche ore, nello stesso momento, mah pura coincidenza, comunque ritornando al raid, Caltrano è a pochi chilometri da Vicenza, nella giornata di ieri il caldo faceva la sua parte, l’arrivo era previsto più o meno nel pomeriggio verso le 17,00, ci tenevamo in contatto via Telefono ,e quando siamo arrivati in piazza c’era Giuseppe con i sui amici che aspettavano, in seguito, con nostro grande stupore e gioia siamo stati accolti dal sindaco del paese che ci ha donato un libro della piccola spettacolare Caltrano, niente non ho parole
Allora stop fine tappa Trieste, Caltrano, in provincia di Vicenza, fatti 230 km, dopo aver fatto le foto di rito in una delle piazze più grandi d’Italia, e aver saltato Venezia,.. perché non era previsto…siamo andati diretti spediti verso Caltrano, dove mi aspettava il mio amico Giuseppe Bonaguro, oggi si viaggiava con una temperatur di 35-37 gradi, quindi l’arrivo previsto era verso le 17,00, pit stop scrivo dopo
Stop fine tappa siamo in Italia…a Trieste…da Zara, Fiume, dogana (ci hanno solo fatto un sorriso), ci sono le telecamere, e via fino a Trieste….fatti 300 km, è la 21a tappa.con 3 giorni di ritardo, sempre per colpa della Grecia, temp media 28 -30. abbiamo fatto quasi tutta la litoranea croata, le moto ok, il mare è uno spettacolo, ci voleva qualche altro giorno, ma come dice Francesco, non se po, dai va ben così
Dopo la cagata dell’hotel al porto c’è una cosa bella che meritava la visita, ogni tanto esce una mente geniale, sicuramente nel fare l’intervento di manutenzione al molo ecc…, insomma ha fatto un organo con le onde del mare