lunedì, 9 Settembre , 2024
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Luciano e la Lodola e ”Lassie’….è tornato a casa : Ce l’hanno fatta!

Ed è stato il commento a caldo di Luciano Loizzo, accolto dagli amici che lo hanno sentito arrivare, alle 17.00 della vigilia di Ferragosto,preceduto dall’inconfondibile rombo della Lodola 235 Gt ”Moto Guzzi” del 1960 . Tutto bene, accompagnato da un largo sorriso,nonostante la ”vegliarda” a 180 km da Ferrandina sia andata in panne con la batteria. Ma ci ha pensato il nostro centauro, che aveva con sè la provvidenziale cassetta degli attrezzi, a rimediare ‘sistemando’ ogni cosa. Del resto sarebbe stata una beffa sulla strada del ritorno.

”Un pit stop forzato- ricorda Luciano- a causa del caldo che ha fatto sciogliere i cavi della solita batteria. I cavi aggiunti, con i morsetti e spine…Niente i fili di 64 anni sono integri, quelli di adesso si sono sciolti, come la neve al solo, quindi batteria ko. Così ho provato a ricaricare l’altra, nonstante i 43 gradi di una estate pazzesca. Prova…e si riparte”. Luciano era partito intorno alle 10.00 da Casalbordino e, coincidenze?, aveva pernottato nello stesso hotel e nella stessa camera del passato. Temperatura 30 gradi per gli ultimi 300 km… dopo un gran tour, con l’amico Francesco Fiorini da Crema in sella a una Aermacchi Harley Davidson 350 del 1970,che li ha portati a percorrere 6600 chilometri tra Grecia, Turchia ( con una rinuncia a malincuore a Istanbul), Bulgaria, Montenegro, Serbia, Croazia e ritorno in Italia tra paesaggi mozzafiato, luoghi unici come Pamukkale https://giornalemio.it/viaggi/benvenuti-a-pamukkale-luciano-e-francesco-su-un-castello-di-cotone/ incontri con gente semplice, entusiasta, italiani all’estero con i quali srotolare lo striscione di Ferrandina con gli inviti alla pace e al dialogo, ma anche insofferenza per alcuni eccessi controlli alla frontiera. E’ un’altra Europa, quella dei Venti Paesi aderenti, con diverse sensibilità e opportunità. Quanto a Luciano per ora il meritato riposo con una cena, con portate della cucina ferrandinese, che faranno dimenticate i monopiatti di insalate greche o base di carni con una miriade di aromi della tradizione balcanica. E c’è attesa per l’incontro con i compaesani, gli amici del motoclub Salandra, il sindaco Carmine Lisanti e don Pierdomenico Dicandia, che lo avevano salutato il 16 luglio scorso.

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