Quando l’abbiamo vista con una maglietta davvero unica con tante ”K” stampate di varia forma, dimensione e colore, non abbiamo fatto a meno di commentare con un ” Ehilà, sei una Katia all’ennesima potenza!…” Nulla a che fare con questioni di campanile, il suo suona sempre a festa, ma l’aspetto il ”look” (se non potete fare a meno dell’inglese) e di quelli che colpisce. Perchè originale e frutto di tanta semplicità e spontaneità. E poi lei è una donna con la testa e con la telecamera…sulle spalle, che attribuisce il giusto valore alle cose, divertendosi. Quella maglietta con tante ” K”, sono un segno identitario, e ci dice che ha fatto tutto da sè. E’ un pezzo unico e ci crediamo. ”La mia maglietta- dice Katia- costa appena 4 euro e ne ho pagati altri 8 per la stampa. Potrebbe essere un incentivo a personalizzare le magliette e a non spendere tanto in vestiti con brand”. Spesso prodotti nel Terzo Mondo, da bambini o donne che devono accontentarsi di poco lavorando per ore e in condizioni non ottimali. Un invito alla sostenibilità, alla praticità e alla semplicità. E poi a sviluppare la fantasia, magari guardandosi intorno, nel sociale più che nei social… Modus in rebus, ripete una antica massima latina, misura in tutte le cose. Katia è partita dalla K, le iniziali del suo nome, e anche di una vitamina utile nel processo di coagulazione del sangue e a consolidare le ossa. E non dimenticate il sorriso, che è tanta parte del fattore ”K”, intriso di simpatia, come Katia…
