mercoledì, 26 Marzo , 2025
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Pio…pipì mantieni. E se ti scappa il wc è alla prima stazione delle Fal

Deboli di reni, affetti da prostatite, da disturbi digestivi con scariche diarroiche profuse o da impellenze da ciclo mestruale? Beh se siete in una di queste condizioni di salute, aldilà dell’età che pende verso la popolazione anziana…. È bene che resistiate o scegliete di andare in bagno prima perché, a sentire quello che segnala l’assessore esterno di Basilicata, Pio Abiusi, quanti viaggiano a Matera lungo il tratto urbano delle Fal non posso farlo durante il percorso. Riferimenti ai treni elettrici delle Metrotramvia che sarà spazio alla fantasia e “Mantenete’’, ma non tirate la maniglia per le fermate di emergenza…fareste una brutta figura. E poi la legge non ammette ignoranza. Il bagno è alla prossima fermata.

10 milioni di Euro spesi bene!
Sono le risorse spese per adeguare le stazioni di Matera Centrale e di Serra Rifusa delle FAL.
Il punto forte della Metrotranvia dei Sassi ideata con i trenini a batteria sono i servizi igienici.
Chi si avvale dei trenini per raggiungere il centro città può utilizzare i servizi igienici delle stazioni di Serra Rifusa o Matera Centrale!
I servizi igienici che la città offre sono insufficienti o non operanti, i turisti che arrivano con i pullman e vengono dirottati alla stazione di Serra Rifusa delle FAL per essere imbarcati successivamente sui trenini utilizzano i cessi di cui la stazione è dotata, in via sussidiaria ci sono quelli che sono in funzione presso la stazione di Matera Centrale. L’ attesa del trenino viene così valorizzata! Sulla via del ritorno, il rito si ripete ma con il segno inverso. E’ noto, infatti, che la cultura non ha bisogno dei bagni e la presenza dei servizi igienici nelle stazioni Fal è davvero provvidenziale. Senza voler ironizzare abbiamo fatto di necessità virtù anzi accanto al servizio di bike-sharing, che è a termine, potremmo affidare alle FAL la gestione dei bagni pubblici e sarebbe davvero una cosa utile oltre che necessaria. Senza barocchismi la bandiera issata su un’asta di cui al vespasiano descritto da Carlo Levi in “Cristo si è fermato ad Eboli” ce la possiamo evitare.

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