Una trovata come quella pensata dal Sergio Laterza che proprio non ce la fa a stare con la testa sul cuscino, come nella mediocrità politico-imprenditoriale della ”negligenza” dei nostalgici della capitale del divano, merita che sia raccolta e messa in pratica. Così come esistono i concorsi di bruttezza, di peso spacca bilancia, di poesia demenziale e d’arte sgrammaticata anche un premio per chi vuole restare un agnosta della lettura, per insipienza o perchè preferisce masturbarsi o farsi sodomizzare da quella caterva di frustrati ed opportunisti che popolano la dimensione social. E allora un premio ” Frega” ( compagno? compagna?) ci sta tutto con applausi da Destra (c’è ancora) a Sinistra (poca cosa, finita un partito nè carne e nè pesce) per celebrare quanti non hanno mai sfogliato un libro e danno ragione a quella corrente di retropensiero che si chiede ” Come mai in Italia ci sono più scrittori, poeti che lettori?”. Sotto allora con la commissione di giurati illetterati, ignoranti, imbecilli seduti comodamente su una pila di libri…,magari dopo aver tracannato un liquore giallastro alle essenze ”nostalgiche” di olio di ricino. Olio della dissenteria intellettuale tornato di moda per annacquare, arginare la Costituzione che si continua, tranne poche eccezioni, a non leggere e a non far leggere a Scuola. A Sergio Laterza l’invito a farci sapere della prima edizione del premio Frega… che, di certo non sarà una fregatura.
