venerdì, 18 Aprile , 2025
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Terapie e privacy. Per Famiglia futura i dati non tornano…

E citando a quanto verificatosi nei giorni scorsi con una società, vincitrice dell’appalto per la erogazioni di servizi a persone disabili, che ha contattato direttamente le famiglie chiede alle direzioni delle Aziende sanitarie locali e all’assessore regionale Cosimo Latronico di intervenire affinchè non si ripeta a breve una possibile sospensione delle prestazioni. E qui tornano in ballo i dati su persone e sulla continuità dei numeri dei servizi da garantire. Dati sensibili, conosciuti alle Aziende sanitarie- evidenzia il vicepresidente dell’Associazione “Famiglia Futura’’, Guido Galante- che servono per garantire la continuità delle prestazioni. Servizi che non possono essere bloccate per una copertura finanziaria che dura finchè ci sono i soldi. E la programmazione? Se bambini e persone X che hanno bisogno di un numero di prestazioni giornaliere pari a X + 100 che in un mese diventano X+ 3100 e in 1 anno 12X + 12×3100 e con un costo preciso non si possono bloccare in corso d’opera prestazioni e corsi. Dietro i numeri ci sono persone e famiglie, che non possono sobbarcarsi costi aldilà delle disponibilità familiari. Sono i nodi della Sanità Pubblica, che ha subito tagli ricorrenti nell’ultimo ventennio (non conta il colore politico delle Amministrazioni) finendo nel vicolo cieco della concorrenza privata. La Costituzione dice altro…Ricordiamolo.

NUOVAMENTE A RISCHIO LE TERAPIE DEI BAMBINI MATERANI
L’Associazione Famiglia Futura lancia l’allarme sui ritardi nella pubblicazione dei fabbisogni

Nei giorni scorsi l’Associazione “Famiglia Futura” ha formalmente diffidato la ASM dal voler diffondere ad enti o società terze i dati dei propri figli, dati doppiamente sensibili, poiché relativi a minori e con disabilità. La diffida parte dal malcontento manifestato da molti associati, in quanto gli stessi sono stati contattati direttamente e telefonicamente dalla società privata aggiudicatrice di un bando, senza aver mai espresso esplicitamente il proprio consenso in merito, violando così il fondamentale diritto alla privacy. In attesa di una risposta, i soggetti direttamente coinvolti stanno valutando se adire le vie legali.
Questo episodio, per quanto inopportuno e inadeguato, rileva d’altra parte una questione estremamente grave: quando c’è la volontà, i dati relativi all’utenza e ai suoi fabbisogni sono facilmente reperibili ed estrapolabili. Il vicepresidente della Associazione, Guido Galante, afferma in merito: “Ci rammarica che, ad oltre un anno dalla nostra richiesta sui fabbisogni relativi all’ex art. 26, questi non siano ancora stati resi pubblici. Sinceramente non capiamo la motivazione di tutto questo ritardo nel rendere pubblici dei numeri che sono giá in mano alle aziende sanitarie. Tali dati sono infatti indispensabili affinchè le terapie, fondamentali per i nostri figli, siano garantite come previsto dalla legge, e si possa finalmente appianare la decennale sperequazione dei fondi destinati rispettivamente alle strutture riabilitative di Potenza e Matera. Voglio infatti ricordare che ad oggi solo un misero 9% del budget è destinato ai centri accreditati materani, mentre il 91% è destinato a quelli potentini. Una situazione incancrenita, e non più sostenibile, non solo per l’iniquitá tra cittadini di seria A e cittadini di serie B, ma soprattutto perché da questa mancata risposta da parte delle Istituzioni deriverá a breve una ulteriore cessazione delle terapie. Stop che, come da oltre un anno stiamo dicendo, per i bambini rappresenta un danno irrecuperabile. Infatti, se i dati non saranno fruibili entro fine mese, si perderà la possibilità di potersi avvalere del budget regionale relativo al 2025. Non vorremmo pensare male, ma viene spontaneo a questo punto chiedersi se che questi ritardi non siano strumentali a non voler cambiare questo triste andazzo, in barba anche alla legge regionale n.2 del 2/01/25 che mira proprio a ristabilire il criterio del bisogno nell’assegnazione delle risorse destinate alle terapie ex art.26”.

L’Associazione Famiglia Futura lancia ancora una volta un accorato appello alle Istituzioni, in particolare all’Assessore Latronico e ai Direttori di ASM e ASP, che si sono sempre proclamati sensibili e disponibili nei confronti di queste tematiche, a prendere celermente i dovuti provvedimenti al fine di scongiurare l’ennesima sospensione delle terapie per i bambini materani. Questa volta, infatti, stanche delle mancate risposte, le famiglie sono pronte a mettere in atto iniziative concrete di protesta.

Matera, 20.03.2025 Associazione ODV Famiglia Futura
la Presidente
Federica Aldrovandi

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