domenica, 10 Dicembre , 2023
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Sanità Materana abbandonata. Servono autonomia e risorse. Angelino incalza…

…e chiede le dimissioni dell’assessore regionale alla Sanità, Francesco Fanelli, dopo l’annuncio della Direzione dell’ospedale ‘’ Miulli’’ di Acquaviva delle Fonti ( Bari) di aver esaurito il budget 2023 per le utenze extraregionali. E a pagarne le conseguenze, come accaduto lo scorso anno, sono i cittadini di Matera e provincia, che devono fare i conti con due ospedali depotenziati e con forti carenze di organici ( Matera e Policoro) e con i tempi lunghi delle liste di attesa. Angelino dimentica, e non è il solo, che tanto sconquasso ha precise responsabilità nelle giunte di centrosinistra e centrodestra che hanno accentrato la sanità di Basilicata in una azienda sanitaria regionale in quel di Potenza, con l’Aor San Carlo che continua a drenare risorse al territorio. E del resto né da Matera e né da Policoro la gente percorre 120 chilometri per farsi curare. Lo fa negli ospedali vicini e meglio attrezzati e il ‘’Miulli’’ lo è di gran lunga. Stessa storia dal Lagonegrese o dal Melfese. La richiesta di dimissioni dell’assessore o gli appelli al presidente della Regione lasciano il tempo che trovano. Occorre invertire la rotta restituendo autonomia e risorse agli ospedali della Basilicata, rispettando le specificità e a Matera ,con il depotenziamento, è stato sottratto anche il bacino murgiano che ha contributo per anni a contenere la migrazione sanitaria. Su questo aspetto, quello della autonomia, che avevamo con la Asl 4, c’è solo silenzio da maggioranza, opposizione e rappresentanti degli enti locali…Riprenderanno a parlare nella campagna elettorale per le regionali. E su questo siamo certi.

Quanto al budget del Miulli occorre che le regioni Puglia e Basilicata trovino una intesa sulla copertura finanziaria, con approvazione del Ministero della Salute, come riportato nel servizio https://giornalemio.it/salute-e-benessere/ospedale-miulli-supera-tetto-di-spesa-per-matera-altro-disagio-e-la-basilicata-che-fa/ E una quota, visto l’interesse soprattutto del Materano, può essere preso dall’azienda ospedaliera unica regionale… La sanità materana ha bisogno di autonomia finanziaria e gestionale. Tema da campagna elettorale. Rappresentanti materani tocca a voi se ne avete voglia…Il nodo è lì.

Il comunicato di Giovanni Angelino, presidente di “Matera nel cuore”.
“Sanità lucana in ginocchio e il colpo di grazia arriva dall’ospedale Miulli di Acquaviva delle fonti. Assessore regionale Fanelli si dimetta”
La Sanità lucana è ormai in ginocchio da tempo ma questa non è certamente una novità. A dare il colpo di grazia al sistema sanitario regionale è la decisione dell’Ecclesiastico dell’ospedale Miulli di Acquaviva con cui annuncia la sospensione dell’attività di cura della salute per i cittadini lucani, uno stop che riguarda prestazioni di ricovero, day service e specialistica ambulatoriale e il provvedimento è retroattivo, nel senso che vale anche per le visite già prenotate. I tagli alla sanità pubblica provocano queste conseguenze drammatiche ma quando in Basilicata l’assessore alla Salute Francesco Fanelli dichiara che c’è un impegno di 9,6 milioni di euro per il 2023 per l’abbattimento delle liste di attesa, anche attraverso l’utilizzo di prestazioni erogate dal “privato accreditato” mentre le strutture accreditate da mesi attendono di incassare le somme per prestazioni già erogate è evidente che siamo di fronte solamente a dichiarazioni da campagna elettorale anticipata. Purtroppo con la decisione del Miulli di fermare le prestazioni sanitarie per i cittadini lucani le liste di attesa, già insostenibili oggi, sono destinate ad allungarsi ancora di più. Se la Sanità è ridotta in queste condizioni e l’ospedale di Matera è uno di quelli più penalizzati, chi potrebbe risollevarla se non un politico che ha a cuore le sorti del nostro territorio. Ecco perché ribadisco la necessità di puntare su un candidato presidente del Materano per le prossime elezioni regionali. I cittadini non possono attendere mesi per una visita urgente, i cittadini hanno il diritto di essere curati, è un diritto sacrosanto sancito dalla Costituzione Italiana. Ma in Basilicata si rischia un collasso senza precedenti per la Sanità lucana se non ci saranno provvedimenti immediati per far ripartire almeno la migrazione sanitaria verso la Puglia ed in particolare verso l’ospedale Miulli di Acquaviva delle fonti. Per quanto riguarda la Regione Basilicata sono costretto ancora una volta a denunciare la situazione disastrosa in cui versa l’ospedale di Matera, presidio che va assolutamente potenziato. Ma dalla Regione Basilicata sono arrivati tanti annunci e nessun atto concreto, salvo qualche assunzione nei reparti amministrativi.

Tutti sanno invece che servono medici e strumenti adeguati per operare e garantire una buona sanità ai cittadini. In realtà come spesso accade le buone notizie hanno riguardato solo l’ospedale San Carlo di Potenza, confermando nei fatti quella politica che tende a tutelare solo gli interessi del capoluogo di regione. A Bardi e compagni voglio ricordare che se la Basilicata è conosciuta nel mondo il merito è soprattutto di quanto è accaduto negli ultimi anni a Matera e quindi occorre garantire una buona sanità anche sul nostro territorio. Se Fanelli non è in grado di dare risposte ai cittadini materani sul tema della Sanità faccia un passo indietro e si dimetta.

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