venerdì, 4 Ottobre , 2024
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Sanità lucana da curare. Ansb non molla e Regione insiste su ‘’intesa’’ per Facoltà di Medicina…

Non c’è peggior sordo di chi non voglia ascoltare. E così mentre la questione delle liste di attesa nella Sanità pubblica, era e resta una emergenza nazionale, visto che le risorse finanziarie scarseggiano e quelle umane pure, anche perché le nostre professionalità sono ‘’allettate’’ dal settore privato e anche da Paesi stranieri, in Basilicata si insiste su le ‘’prospettive’’ della facoltà di Medicina ed eventuali specializzazioni, con Unibas e San Carlo. Una strategia che non paga (le priorità della Sanità lucana sono altre) non essendoci, ed è così dall’inizio della istituzione della facoltà a numero chiuso, una struttura sanitaria di lunga e provata esperienza – leggasi Policlinico, come accade da decenni o secoli a Bologna, Padova, Roma, Milano, Napoli, Padova ecc- che possa chiudere il cerchio. E del resto la migrazione sanitaria dalle province di Potenza e Matera ne sono la conferma, visto che ad oggi non si ha alcuna notizia dalla Regione su ‘’come e se’’ sia stata risolta la questione delle spettanze con le strutture pubbliche e private extraregionali, che hanno sospeso dal 1 luglio scorso le ‘’prestazioni’’ avendo superato il tetto di spesa. Sanità lucana da curare, penalizzata da un accentramento gestionale in quel di Potenza, che ha procurato i disagi che sappiamo. L’analisi del presidente onorario dell’ Associazione Nuova Sanità e Benessere, Leonardo Pinto, insiste sulla necessità di cambiar rotta. Servono buon senso, lungimiranza e i ferri del chirurgo per evitare che la Sanità lucana vada in gangrena…

*ANSB: LA SANITA’ PUBBLICA LUCANA È PIU’ MALATA DEI MALATI CHE DOVREBBE CURARE*

La metafora rende bene l’idea.
Il gruppo di lavoro dell’ANSB (Associazione Nuova Sanità e Benessere), costituito dalla Presidente Prof.ssa Felicia Rasulo, dal V.P. Dott.Giuseppe Savino, dalla Dott.ssa Anna FERRARA, dalla Prof.ssa Vittoria Leone, da Maria Rinaldi e dall’Avv.Leonardo Pinto, con la consulenza della Dott.ssa Maria Cristina Martini, primaria in quiescenza di medicina interna/pneumologia dell’Ospedale di Villa D’Agri, ha fatto la radiografia alla sanità pubblica lucana.

*Sono emerse criticità organizzative e funzionali delle aziende sanitarie malamente eterodirette dalla politica.*

*Le responsabilità di tale situazione sono certamente del centrosinistra che ha “regnato” in Basilicata, ininterrottamente, dal 1970 al 2019, cioè per cinquant’anni, favorendo la sua sostituzione con un centrodestra inadeguato ad occuparsi della sanità pubblica.*

*Il quadro emerso è desolante: aggressioni di medici e infermieri nei pronto soccorso, sguarniti di posti di polizia, da parte di cittadini costretti ad aspettare anche 10-15 ore prima di essere visitati; mancata copertura dei posti vacanti dei medici e infermieri andati in pensione; le guardie mediche che non assolvono alle loro funzioni per evitare “intasamenti” ai pronto soccorsi; medici di famiglia utilizzati anche per la guardia medica; piante organiche aziendali di medici e infermieri che non garantiscono la continuità dei servizi; disorganizzazione, carenze funzionali e strutturali dei PPI (punto di primo intervento) e dei PTS (Punto Territoriale di Soccorso 118); reparti e servizi ospedalieri a rischio di chiusura; lunghe liste di attesa per visite specialistiche.*
A tutto questo si aggiungono le pretese di medici di scegliersi le sedi dove prestare servizio, assecondate dalla politica; cosa assolutamente non consentita ai dipendenti pubblici, i quali sono tenuti a prestare la loro attività lavorativa laddove è necessario.

*È stato altresì rilevato con grande stupore che, attualmente, per sopperire alla carenza di medici si fa ricorso ai c.d. medici “gettonisti”, della cui spesa nessuno ha il coraggio di parlare per evidenti ragioni di pudore.*
*Un medico gettonista guadagna circa 900 euro al giorno; è il grande affare che si consuma quotidianamente nella sanità pubblica.*
I *nfatti, il relativo contratto di collaborazione professionale prevede un compenso di euro 800-900 circa per turno. Inoltre, secondo il Segretario Nazionale Anaao-Assomed, chi si reca al pronto soccorso il più delle volte viene visitato da medici privi di specializzazione e percorso professionale adeguati.*

*Per la ANSB, la centralità della sanità pubblica è rappresentata dal malato e non dai medici, dagli infermieri e né dal personale tecnico e amministrativo.*
Gli Ospedali sono stati pensati per curare i malati, ma non per far lavorare medici e infermieri; così la scuola è stata pensata per istruire e formare e non per far lavorare gli insegnanti; pure i Tribunali sono stati pensati per amministrare la giustizia per il mantenimento della pace sociale, ma non per far lavorare magistrati, avvocati e cc.

*Si tratta di principi, sebbene elementari, che sfuggono ai politici. Come sfugge altra questione importante: la salute umana non ha colore politico e va tutelata, secondo l’art.32 della Costituzione, a prescindere dal sesso, dalla razza, dal credo politico e religioso, dall’età, dalla nazionalità, dalle condizioni sociali ed economiche dei cittadini. Da ciò consegue che l’ANSB, che non persegue interessi corporativi, in ossequio alle sue finalità statutarie, si confronterà e collaborerà con chiunque sia disponibile a livello politico e istituzione a farsi carico delle gravi criticità che affliggono la sanità pubblica lucana.*

Alle ultime elezioni regionali la nomenclatura del PD (Speranza, Boccia, Bubbico, Santarsiero, Gianni Lettieri, De Filippo, Gianni Lettieri, Cifarelli & C., giova ripeterlo), anziché allearsi con la società civile per affrontare e risolvere anche le problematiche della sanità pubblica, con una grande levata di ingegno, si è alleata con Chiorazzo, fondatore della cooperativa Auxilium, che svolge -in regime di concorrenza- attività proprie delle aziende sanitarie pubbliche. _*Quindi è stato preferito Angelo Chiorazzo, discepolo di Andreotti, CL, La Cascina, espressione della cooperativa Auxilium, alla società civile che aveva ed ha come unico obiettivo la tutela della salute senza scopo di lucro.*_

*Stante la registrata inaffidabilità del centrosinistra, la ANSB -per il raggiungimento delle sue finalità statutarie- interloquirà e collaborerà con chiunque altro voglia farsi carico delle criticità della sanità pubblica lucana per una puntuale tutela della salute e dell’ambiente.*

Avv.Leonardo Pinto – Presidente Onorario ANSB

Facoltà di medicina intesa Regione Unibas
Latronico: collaborazione tra Regione, Unibas e San Carlo

Su richiesta dell’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, d’intesa con il presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, si è svolto di recente un incontro tra la Regione, l’Università degli studi della Basilicata e l’azienda ospedaliera San Carlo di Potenza. Al centro della riunione le modalità di collaborazione – prevista dal protocollo d’intesa siglato a dicembre 2023 – per lo svolgimento delle funzioni didattiche-formative e di ricerca e le funzioni di assistenza.
All’incontro hanno partecipato oltre all’assessore, il Rettore dell’Unibas Ignazio Marcello Mancini, Fabrizio Caccavale, responsabile del corso di laurea in Medicina, Giuseppe Spera, Direttore generale dell’Aor San Carlo e Raffaele Rinaldi, Dirigente dell’Ufficio Risorse Umane del Servizio sanitario regionale. “La discussione nel dettaglio – spiega Latronico – è stata incentrata sullo stato di attuazione dell’Accordo di Programma che ha istituito il corso di Laurea in Medicina e Chirurgia segnando il rilancio del Piano dodicennale Regione/Università 2013–2024, e del conseguente valore aggiunto rappresentato dalla sottoscrizione del Protocollo di Intesa tra Regione e Unibas per disciplinare la collaborazione tra i due enti, per lo svolgimento delle attività integrate di didattica, ricerca ed assistenza sempre nell’interesse congiunto finalizzato alla tutela della salute della collettività, alla migliore formazione, allo sviluppo della ricerca biomedica e sanitaria.
Massima attenzione – aggiunge l’assessore – sarà data al rilancio del rapporto di collaborazione con Unibas, in particolare per il progetto di attivazione delle prime scuole di specializzazione, fondamentale per il reclutamento e la fidelizzazione al Ssr di specializzandi formati in Atenei di altre Regioni e all’attivazione di forme di collaborazione reciproca, interAtenei, per dare giusta accelerazione al potenziamento dei corsi di laurea triennali dei profili professionali sanitari.
La giunta Bardi – conclude Latronico – ha come obiettivo il rilancio del sistema Salute in Basilicata, un cambio di paradigma che possa consentire al mondo della formazione e ricerca ed a quello dell’assistenza sanitaria di entrare in simbiosi con le ovvie possibili positive ricadute sul servizio offerto alla popolazione lucana”.

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