sabato, 21 Giugno , 2025
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Sanità in Basilicata all’eutanasia. Troppi silenzi e interessi. Svegliaaa!

Continuiamo a ripeterlo e a scriverlo da tempo. Non c’è di che stupirsi se a pagare sono i cittadini, con la sanità pubblica di Basilicata allo sfascio, fatta eccezione per lo strabismo riservato all’Azienda ospedaliera regionale San Carlo, perno di un disegno accentratore devastante cominciato con i governi di centrosinistra e proseguito con il centrodestra. E con il paradosso, come sta accadendo in questi giorni, che non si possono ricevere prestazioni in ‘’convenzione’’, precisiamo, con le 51 realtà private che non ha ricevuto indennizzi dalle Regione per il 2022 e che non sanno come ci si dovrà comportare per il 2023. L’Associazione nuova sanità e benessere (Ansb) ritorna su questi temi, ricordando -in una nota- che ‘’Sanità pubblica, istruzione e giustizia pubblica sono ‘insostituibili’ in uno stato sociale veramente tale’’. E questo dopo avere ascoltato durante i governi Conte e Draghi, con Roberto Speranza ministro della Salute, che la Sanità pubblica andava rilanciata dopo che la pandemia da covid 19 aveva messo a nudo carenze, ritardi e disfunzioni di quel settore. La realtà è un’altra. L’assistenza sanitaria pubblica è peggiorata, e in Basilicata non è possibile curarsi nemmeno fuori regione, con l’Azienda sanitaria di Matera che -paradossalmente- chiude in passivo. Finora, aldilà delle richieste di dimissioni verso il direttore generale che ricopre anche l’incarico di commissario nel depotenziato Crob di Rionero, non si è andati a fondo delle responsabilità e delle irresponsabilità, dei silenzi trasversali di tanto sfascio. E nè concorsi, annunci di progetti e nè Pnrr sembrano soluzioni dietro l’angolo. Tutto questo mentre avanza in Parlamento il disegno di legge di autonomia differenziata, portato avanti da regioni di centrodestra come Lombardia e Veneto e di centrosinistra come l’Emilia Romagna. Paradossi. Ma da noi uno strano silenzio su bilanci e livelli essenziali di assistenza. Anb chiede che quanti, con mediocrità guidano il carro dei monatti (un ripasso alla produzione manzoniana non guasta) della sanità lucana si fermino, prima che quel carro di disgrazie finisca nella fossa comune dei ‘’mea culpa’’ del senno di poi. Ma servono volontà precise. I consigli provinciali, comunali (uno è stato chiesto anche a Matera dal M5s) e le conferenze dei sindaci portano al solito e inconcludente ordine del giorno…che lascia le cose come stanno. Matera c’è n’è uno approvato a febbraio 2022, a seguito della commissione speciale presieduta da Pasquale Doria, sulle forzature progettuali eseguite a Murgia Timone, che chiede al sindaco di procedere… Ma finora silenzio. Come per la Sanità materana.

La nota di ANSB

SANITÀ PUBBLICA, ISTRUZIONE PUBBLICA E GIUSTIZIA PUBBLICA SONO INSOSTITUIBILI IN UNO STATO SOCIALE VERAMENTE TALE

Si può non essere d’accordo; basta dirlo; se lo si dice non é delittuoso. Si può anche preferire un altro modello di organizzazione sociale, in linea con il trumpismo; però va detto a chiare lettere.

La degenerazione e il malfunzionamento di servizi pubblici essenziali (sanità, istruzione, giustizia), per favorire la prevalenza del lucro su diritti personalissimi (in primis, il diritto alla vita) non consentono più equivoci; bisogna avere il coraggio di dire da quale parte si sta.

Come ANSB, ogni giorno facciamo scoperte indicibili di malasanità, le cui responsabilità, preciso, non sono solo dell’attuale compagine governativa regionale che l’ha ereditata, la quale però non riesce a fare meglio; anzi fa peggio. Con un’omertà politica trasversale (vera disgrazia sociale lucana) accade che Pittella si permette di criticare l’attuale gestione della sanità pubblica regionale e nessuno gli dice che farebbe bene a tacere non avendo titolo politico per fare simili critiche. Il centrodestra, altro problema serio, non sa neppure difendersi dalle attuali critiche inopportune, quanto spropositate, di esponenti del centrosinistra sulla malasanità regionale.

La politica e i difensori di interessi corporativi (indifendibili) devono capire, prima che sia troppo tardi, che la sanità pubblica lucana ha urgente bisogno di una governance efficiente all’altezza della funzione.

Leonardo Pinto presidente onorario di Ansb

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