E se la Regione Basilicata, campagna elettorale a parte, ha trovato 10 milioni di euro per contribuire ad abbattere le liste di attesa ( sul quando? e come ? è da conoscere) dopo il sovrapporsi di proteste e della sentenza del Tribunale di Matera, che ha imposto alla Asm, di garantire in tempi brevi un esame necessario per una cittadina, priva di mezzi finanziari, significa che quella è la strada giusta per smuovere ma non risolvere la situazione. Del resto il tempo perso tra ordini del giorno, inutili conferenze di sindaci, patti per la sanità, petizioni e via elencando, conferma che occorre puntare su una programmazione e su una riorganizzazione dei servizi, che passa per la rimozione di disegni accentratori – come l’Azienda ospedaliera regionale- che hanno svuotato di fatto di funzioni e risorse realtà come quella di Matera, Policoro, il Crob e altri presidi per tenere in piedi strutture autoreferenziali che, di fatto, non sono utilizzate dai cittadini della Basilicata, che devono potersi curare dove è più comodo e opportuno. Così si spiega l’emigrazione sanitaria, aldilà degli annunci da campagna elettorale… Il presidente onorario dell’Associazione Nuova Sanità e Benessere, Leonardo Pinto, ribadisce ancora una volta il ruolo di una politica seria e responsabile. Ed è qui il punto..sorrisi Durban’s( la marca di un noto dentifricio) a Potenza come a Matera… dove imperversano foto e selfie’s al cioccolato.
COMUNICATO STAMPA
Il Tribunale di Matera, con provvedimento d’urgenza destinato a “fare storia”, è intervenuto per affermare l’indifferibile diritto alla tutela della salute previsto dall’art,32 della Costituzione che recita: <>.
La vicenda.
E’ stato prescritto da un medico di base un esame di risonanza magnetica con il codice di priorità “B” che ne prevede l’effettuazione entro 10 gg.. L’interessata, dopo aver tentato in tutti i modi -senza riuscirvi- di essere sottoposta con urgenza a tale esame, ha presentato ricorso al Tribunale chiedendo che fosse ordinato all’ASM di provvedervi con sollecitudine.
Il Tribunale, con decreto immediatamente esecutivo, ha disposto in conformità.
Dunque, per la malagestio della sanità pubblica materana, con tutte le sue carenze ed inefficienze, anziché intervenire la politica per farla cessare, come dovrebbe essere, é dovuto intervenire il Giudice per “imporre” l’effettuazione di una prestazione rutinaria.
Il provvedimento del Tribunale, sicuramente salutare, conferma che l’attuale classe politica non è in grado di gestire i servizi pubblici e neppure di esprimere dirigenti per farli funzionare correttamente.
Il caso dell’ASL di Matera è un esempio clamoroso di inefficienze e carenze che si riscontrano in tutti i presidi ospedalieri e sanitari; nonostante ciò, il Direttore Generale, Dott.ssa Sabrina Pulvirenti, è rimasto al suo posto perché il Governo Regionale di centrodestra, anziché tutelare la salute dei cittadini, ha tutelato la posizione del D.G. lasciandolo al suo posto nominandolo anche commissario del CROB.
Per onestà intellettuale va detto che la malasanità pubblica lucana è stata eredita dal centrodestra che, però, l’ha aggravata; per cui il centrosinistra e i precedenti dirigenti non sono esenti da responsabilità.
L’ANSB ha più volte ed inutilmente (per la sordità dei politici) denunciato, con fatti e casi specifici, che la sanità pubblica lucana è più malata dei malati che dovrebbe curare.
DOPO IL PROVVEDIMENTO DEL TRIBUNALE, CHE -per garantire il rispetto di un diritto di rango costituzionale- SI E’ DOVUTO SOSTITUIRE ALL’ORGANO GESTIONALE DELL’ASM, L’ASSESSORE FANELLI E IL DG PULVIRENTI, per evidente responsabilità di quanto accaduto, QUANTO MENO SI DOVREBBERO DIMETTERE IMMEDIATAMENTE DAI RISPETTIVI INCARICHI. MA NON ACCADRA’, PURTROPPO.
I sorrisi Durban’s dell’Assessore regionale alla sanità Fanelli, come quelli della famosa reclame degli anni ’60, se pure simpatici e incoraggianti, non sono politicamente sufficienti per arginare i disastri della sanità pubblica lucana, tra cui le lunghe liste di attesa. Il Governatore Bardi ne prenda atto e tragga le dovute conseguenze.
A nessuno può essere negato, anche in Basilicata, il diritto alla tutela della salute codificato altresì dalla “Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea” con il Titolo IV, art. 35 – Protezione della salute – secondo il quale <> SI TRATTA DI DIRITTO CHE DEV’ESSERE GARANTITO IN VIA ORDINARIA DALLA POLITICA E NON DALLA MAGISTRATURA.
Matera, 19 ottobre 2023
Avv.Leonardo Pinto – Presidente onorario ANSB