mercoledì, 16 Luglio , 2025
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Non si sblocca rapporto con il Miulli? Senza soldi(ministeriali) è normale…

C’è una regola fissa che regola l’attività degli Enti Pubblici: i soldi. Se non ci sono si fanno solo annunci e si lasciano le cose come stanno in attesa di tempi migliori. Ed è quanto sta avvenendo per il rapporto che la Regione Basilicata ha avviato ma non risolto, altrimenti lo avrebbero già comunicato con l’ospedale privato ‘’Miulli’’ di Acquaviva delle Fonte (Bari) punto di riferimento naturale per gli utenti del Materano. Dal 1 luglio tutto sospeso. E la nota dei giorni scorsi della Regione sul confronto avviato con strutture pugliesi e campane ( un fallimento l’attuale gestione centralizzata c visto che anche dal Potentino vanno fuori regione) non ha portato a risultati. La verità è che senza soldi la Regione Basilicata non può far nulla,dopo che nel maggio scorso ha avuto l’autorizzazione dal governo centrale a metterci una pezza, con la nomina a commissario del presidente Vito Bardi).

I soldi devono arrivare dal governo Meloni che a sua volta deve trovare le risorse per quel progetto sull’abbattimento delle liste di attesa. Ricordate? Lo aveva annunciato alla vigilia delle elezioni Europee il ministro Roberto Schillaci. Stiamo aspettando. Ma non ci facciamo illusionI. A Giovanni Angelino,che punta il dito contro i presidenti della giunta e del consiglio regionale di Basilicata, di puntare quel dito fino a Roma e sulle logiche privatistiche, che dalla Lombardia alla Basilicata, impediscono il rilancio della Sanità pubblica. E ben guardare, lo ripetiamo volentieri, la riforma accentratrice della sanità di Basilicata è stata avviata da governi di centrosinistra e consolidata con quelli di centro destra. Ci vorrebbero un mea culpa e lo smantellamento di quella riforma, che ha depotenziato la sanità materana e quella della ‘’provincia’’ di Potenza.

LA NOTA DI ANGELINO
Nessuna novità per ripristino prestazioni sanitarie a residenti Basilicata nell’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, Angelino (Matera nel cuore): “Bardi e Pittella due facce della stessa medaglia, vergogna”

Come è noto dall’1 luglio scorso l’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti ha interrotto le prestazioni sanitarie a residenti della Basilicata fino al 31 dicembre 2024. La sospensione riguarda ricoveri programmati; Day Surgery; Day Hospital; Day Service e Ambulatoriale. Stop anche alle prenotazioni di prestazioni, incluse visite oncologiche e di radioterapia e agli esami strumentali diagnostici (TAC, RM, Endoscopie). Quando si apprende una notizia del genere non possiamo altro che indignarci perché di fronte al diritto sacrosanto di potersi curare ancora una volta prevalgono altri interessi, in questo caso economici. Il Miulli di Acquaviva delle Fonti non ha ricevuto i fondi stabiliti dalla Regione Basilicata e quando i fondi si esauriscono lo stop alle prestazioni sanitarie diventa inevitabile. E’ già accaduto negli anni scorsi ma quest’anno i disagi si avvertono ancora di più perché la sospensione è arrivata in netto anticipo. Il 21 giugno scorso dopo aver appreso la notizia la Regione Basilicata attraverso una nota del Direttore generale per la salute e le politiche della persona della Regione Basilicata, Massimo Mancini si annunciava l’imminente convocazione di un tavolo tecnico tra la Direzione generale per la salute e le politiche della persona della Regione Basilicata e la Direzione sanitaria dell’ospedale generale regionale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti per “addivenire ad una soluzione che consenta ai lucani di ricevere le giuste cure sanitarie anche fuori regione”. E’ trascorso un mese da questo annuncio ma il tavolo tecnico non è mai stato convocato. Mi chiedo: ma il presidente della Giunta regionale Vito Bardi e il presidente del Consiglio regionale Marcello Pittella non avevano promesso di essere i garanti di tutti i cittadini lucani? Finora abbiamo assistito alla solita corsa alle poltrone per la formazione della nuova giunta regionale ma nessuno si è preoccupato di risolvere questa vera emergenza sanitaria che riguarda in particolare i cittadini di Matera e provincia, i principali utenti lucani del Miulli di Acquaviva delle Fonti. Mi viene da pensare che Bardi e Pittella sono due facce della stessa medaglia. Predicare bene e razzolare male è diventata un’abitudine per i politici e anche in Basilicata la musica non cambia. Si passa da sinistra a destra solo per assicurarsi un tornaconto personale ma tutto tace per quanto riguarda la Sanità lucana. Vergogna.

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