Se fosse attuata una parte di quanto indicato nella mozione del consigliere regionale materano, Giovanni Vizziello, medico, e conoscitore delle diverse dinamiche che possono portare a una possibile risposta per il diritto alla cura nella Sanità pubblica, saremmo davanti a una inversione di rotta. Ma al momento, e lo diciamo con obiettività, siamo al livello di annunci, di incontri tra Regione e aziende sanitarie locali, conferenze dei sindaci che non vanno al cuore del problema. La Basilicata, aldilà della crisi nazionale del settore,caratterizzata da tagli finanziari e da uno strabismo palese verso la sanità privata, e dalla carenza di organici, deve fare i conti con una gestione aziendale ospedaliera regionale che – di fatto – ha accumuluato debiti, annullato l’autonomia decisionale di presidi come quello di Matera che aveva una utenza comprensoriale ed extraregionale che contribuiva ad abbattere la migrazione sanitaria. Il nodo è qui e questo ha finito con il ridurre l’appeal, la capacità di attrazione dei nostri ospedali da Matera a Policoro a Potenza.Serve una riforma organizzativa e maggiore autonomia decisionale sul territorio. La gestione centralizzata ha evidenziato tanti limiti. Prendiamone atto, a cominciare dai consiglieri di minoranza.
Liste d’attesa sanità, conferenza stampa di Vizziello
Illustrata anche una mozione a prima firma Vizziello, sottoscritta dai consiglieri di minoranza
Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa sulle “azioni di contrasto al fenomeno delle liste d’attesa nella sanità, vera e propria barriera per l’accesso dei cittadini ai servizi sanitari regionali” convocata dal capogruppo di Bcc Giovanni Vizziello. Hanno partecipato i consiglieri di minoranza Araneo (M5s), Bochicchio (Avs-Psi-LBp), Lacorazza e Cifarelli (Pd), Marrese (Bd), Chiorazzo (Bcc). Presenti anche i rappresentanti dei sindacati, Maria Pia Scarano per la FP CGIL, Antonio Guglielmi, Segretario regionale UIL e Pierangelo Galasso per la FP CISL.
Vizziello ha anche illustrato la mozione “Misure dirette a favorire lo snellimento dei tempi di erogazione delle prestazioni sanitarie”, sottoscritta da tutti i consiglieri del fronte della sinistra.
“Quello dell’abbattimento delle liste d’attesa – ha dichiarato Vizziello – è un problema che riguarda tutto il territorio nazionale con qualche criticità in più in Basilicata legata soprattutto al fatto che il reddito medio familiare è notevolmente inferiore alla media nazionale. La Costituzione italiana, all’art.32 tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e garantisce le cure agli indigenti. Il fenomeno delle liste d’attesa innesca una serie di meccanismi viziosi, fra questi l’emarginazione dall’accesso alle prestazioni pubbliche per quella fetta di popolazione che non è in grado di trovare un’alternativa e ricorrere a prestazioni private, portandola alla rinuncia alle cure e a ritardi nelle diagnosi di patologie anche gravi”.
“Il fenomeno in Italia – ha proseguito l’esponente di Bcc – tocca circa 4,5 mln di persone, in Basilicata circa 40-50 mila persone hanno rinunciato a curarsi. Il mancato abbattimento delle liste d’attesa provoca anche un altro fenomeno che va contenuto, ed è quello dell’emigrazione sanitaria il quale, a sua volta, determina un aggravio di spesa per il sistema sanitario regionale che nel 2023 ha generato 100 mln di disavanzo. Questo è uno dei grandi problemi della sanità nella nostra regione, che va assolutamente combattuto. Ci sono strumenti legislativi nazionali, come la Legge Schillaci del 2024, che mettono a disposizione dei fondi i quali vanno opportunamente intercettati con una nuova organizzazione del sistema sanitario che ci auguriamo venga messa in atto e, in particolare, per contribuire all’abbattimento delle liste d’attesa”.
La capogruppo del M5s, Alessia Araneo, ha sottolineato che “la Legge Schillaci offre un indirizzo e mette a disposizione un canale per iniziare ad abbattere le liste d’attesa. Tuttavia – ha sottolineato l’esponente del M5s – occorre mettere l’accento sul Servizio sanitario pubblico che deve stabilire come rimediare a questo problema. In primo luogo è necessario rafforzare il servizio sanitario pubblico e successivamente istituire forme di partenariato con il sistema privato e le strutture accreditate. Il Piano sanitario regionale è pertanto indispensabile per migliorare la gestione delle strutture ospedaliere alle quali, in assenza del Piano stesso, manca l’atto aziendale”.
Per il consigliere regionale del Pd, Roberto Cifarelli “La Legge Schillaci non mette a disposizione i fondi necessari mentre la proposta del Pd va nella direzione di raggiungere progressivamente una percentuale di finanziamento della spesa sanitaria nazionale pari al 7,5 per cento del PIL. Ciò non toglie – ha sostenuto il Consigliere – che bisogna applicare lo strumento a disposizione. Occorre varare il Piano sanitario regionale per avere visione e una adeguata organizzazione della sanità in Basilicata, partendo dell’attualizzazione del quadro demografico regionale. Per questo c’è il sostegno alla mozione di Vizziello che rappresenta un primo passo in questa direzione”.
Il presidente di Bd Piero Marrese ha espresso “l’utilità di costruire proposte serie ed efficaci sulla sanità, tema strategico per la Basilicata che riguarda la vita dei cittadini lucani. La mozione sull’abbattimento delle liste d’attesa è uno di questi tasselli ma è urgente elaborare il Piano sanitario regionale per affrontare tutte le criticità. Per raggiungere questo obiettivo è stato chiesto un Consiglio regionale ad hoc. La sanità lucana ha bisogno di potenziare le risorse umane, tecniche, scientifiche e tecnologiche delle strutture ospedaliere per rispondere ai bisogni e alle esigenze dei cittadini”.
Il consigliere Antonio Bochicchio ha ribadito “l’assoluta priorità di potenziare la sanità pubblica. La minoranza si è assunta il compito di stimolare l’azione del Governo regionale con proposte e iniziative che vanno nel senso di trovare le migliori soluzioni ai tanti problemi della sanità in Basilicata”. Infine, anche l’esponente del Psi ha posto l’accento sulla necessità di approvare il nuovo Piano sanitario regionale.
Il capogruppo del Pd, Piero Lacorazza, ha affermato di “essere preoccupato dal contesto nazionale. Sta crescendo una bolla di investimenti infrastrutturali sul PNNR mentre il Patto di stabilità riduce la spesa corrente. In questa difficile situazione è stata anche avviata l’autonomia differenziata che potrebbe aumentare le difficoltà delle Regioni del Sud a vantaggio di quelle del Nord. Inoltre, in Basilicata non vengono rispettati i Livelli essenziali di assistenza a causa dell’emigrazione sanitaria dei lucani che pesa per 130 mln di sul bilancio regionale, in virtù di prestazioni erogate in altre regioni ai nostri cittadini. Il Piano sanitario regionale deve mettere al centro diverse riflessioni a partire dall’innalzamento della qualità della Medicina territoriale”.
Infine, Angelo Chiorazzo, intervenuto al termine della conferenza stampa, ha sottolineato “l’importanza del monitoraggio ex ante dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie, argomento già oggetto di una interrogazione presentata nei giorni scorsi da Bcc, evidenziando come una delle principali innovazioni della legge Schillaci sia proprio la Piattaforma nazionale di monitoraggio delle liste d’attesa. Non si possono governare situazioni delle quali non si ha contezza e nei tempi biblici con cui si effettuano nella nostra regione visite mediche ed esami di laboratorio che richiedono innanzitutto comportamenti improntati alla trasparenza da parte di chi è istituzionalmente preposto alla tutela di un diritto primario come quello alla salute.”
Potenza, 26 settembre 2024
