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Bilancio sanità Basilicata in rosso e per il preventivo 2024 peggio…

…Siamo sotto di altri 10 milioni di euro ( nel 2023 il bilancio consolidato era stato di 47 milioni di euro, sanato con le royalties del petrolio) per l’anno in corso, in attesa che arrivino ”incerte’ risorse ministeriali. E’ quanto emerso nella audizione che la seconda commissione consiliare della Regione Basilicata, presieduta da Roberto Cifarelli, con dirigenti del Dipartimento e delle Aziende sanitarie locali ( Aor, Asp e Asp) e Crob di Rionero. Un quadro poco rassicurante per i cittadini della Basilicata, costretti alla migrazione sanitaria a causa di una gestione centralizzata che continua a essere non efficiente e sopratuttto deludente. La situazione del Materano, e non solo, ne è la conferma. E nè c’è da attendersi miracoli dagli accordi con regioni limitrofe, come la Puglia, visti gli interrogativi segnalati su quel documento https://giornalemio.it/salute-e-benessere/migrazione-sanitaria-non-si-ferma-accordi-di-confine-con-la-puglia-ma-non-basta/. E non venite a raccontarci della svolta con il Pnrr…o dei ritorni della dispendiosa facolta di medicina a numero chiuso, che non era e non è la priorità della sanità regionale. Nei prossimi giorni audizione con l’assessore alla Sanità Cosimo Latronico. Non ci attendiamo novità

IL COMUNICATO DELLA REGIONE, LIMITATO ALLE AUDIZIONI DEL CASO

A seguire, l’organismo consiliare ha svolto una serie di audizioni in materia sanitaria. In particolare è stato ascoltato il direttore generale per il dipartimento Salute e Politiche della persona, Domenico Tripaldi, in merito agli atti amministrativi riguardanti il Bilancio Consolidato consuntivo del Servizio Sanitario regionale (SSR) anno 2023 e il Bilancio consolidato preventivo economico del SSR anno 2024.

“Il Bilancio Consolidato 2023 del Servizio Sanitario regionale – ha precisato Tripaldi – si chiude con una perdita di esercizio di 46 milioni e 578 mila euro. La perdita è stata ripianata attraverso l’intervento delle compagnie petrolifere, utilizzando una parte delle compensazioni ambientali che sono servite a finanziare una serie di attività delle aziende sanitarie (46 milioni e 578 mila euro si utilizzeranno per la perdita 2023 e circa 3 mln e mezzo andranno sul 2024). Il 3 dicembre prossimo è stato convocato un tavolo per esaminare il bilancio consolidato preventivo 2024. I primi dati presentano uno sbilancio di circa 10 mln di euro rispetto allo scorso anno. Previsto un incremento del Fondo sanitario nazionale ma ancora non si conosce la cifra definitiva e solo in base a dati certi si potrà fare una previsione per la perdita di esercizio 2024”. Alla discussione hanno partecipato oltre al presidente Cifarelli, i consiglieri Lacorazza e Napoli. Tra i temi affrontati quello del trasferimento integrale del Fondo sanitario regionale alle quattro Aziende sanitarie della Basilicata, il monitoraggio contabile e sanitario delle aziende e i sistemi di copertura finanziaria, la mobilità attiva e passiva, i costi dei farmaci e dei dispositivi medici.

Successivamente, si sono susseguite le audizioni in merito agli atti amministrativi relativi ai bilanci di previsione 2024 e triennale 2024-2026 dell’Asm, dell’Asp, dell’IRCCS CROB di Rionero in Vulture e dell’Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza. Sono stati ascoltati rispettivamente il direttore generale Maurizio Friolo, il direttore generale Antonello Maraldo, in sostituzione del dg De Fino dell’IRCCS CROB, la direttrice amministrativa Maria Mariani e il direttore generale Giuseppe Spera. Si è sviluppata una lunga e articolata discussione alla quale hanno partecipato i consiglieri Cifarelli, Napoli, Lacorazza, Tataranno, Bochicchio e Verri. Tra le tante questioni affrontate quella degli investimenti in nuove tecnologie, della medicina territoriale, della carenza dei medici e del ricorso alle cooperative, delle liste di attesa e della spesa farmaceutica.

Al termine dei lavori sono state programmate le audizioni dell’assessore alla Salute e alle Politiche della persona, Cosimo Latronico e, su richiesta del consigliere Napoli, l’audizione del direttore generale dell’IRCCS CROB di Rionero in Vulture, Maurizio De Fino.

Erano presenti ai lavori oltre al presidente della seconda Commissione consiliare, Cifarelli (Pd), i consiglieri Picerno (FI), Bochicchio (Avs-Psi-LBp), Napoli (FdI), Morea (Azione), Polese (Ol), Verri (M5s), Fanelli (Lega), Lacorazza (Pd), Marrese (Bd).


IL COMMENTO DEL CONSIGLIERE CIFARELLI

COMUNICATO STAMPA

Audizioni dei direttori generali delle aziende sanitarie lucane in seconda commissione consiliare, il Presidente Roberto Cifarelli: i bilanci preventivi delle aziende sanitarie del 2024 in cronico deficit

Le audizioni dei direttori generali delle aziende sanitarie lucane in seconda commissione consiliare del Consiglio regionale per discutere dei bilanci preventivi del 2024 è stata l’occasione per appurare il debito consolidato del 2023 e quanto previsto per l’anno in corso. E’ quanto dichiara il Presidente della Seconda commissione, Roberto Cifarelli.
Da quanto riferito sia dal Direttore Generale Tripaldi che dai DG delle Aziende intervenuti, il deficit 2024 delle aziende Sanitarie lucane si aggira intorno ai 36 milioni di euro. Il dato mette in evidenza una situazione economica finanziaria della sanità lucana sostanzialmente in deficit cronico.
Ricordiamo, sottolinea il Presidente della Seconda commissione, che l’anno scorso furono necessari circa 50 milioni di euro per ripianare il debito delle aziende sanitarie, fondi distratti destinati dal sistema delle imprese per il rilancio delle attività produttive lucane e che invece sono stati utilizzati per ripianare il buco di bilancio delle aziende sanitarie.
“La questione del decifit di bilancio ormai cronico delle aziende sanitarie lucane fa il paio con una organizzazione dei servizi sanitari che, nonostante lo sforzo delle singole direzioni strategiche delle aziende, non viene percepita dai cittadini lucani come adeguata, al punto che si preferisce sempre di più curarsi fuori regione. Il patrimonio umano rappresentato dai medici, dirigenti sanitari, infermieri e le altre professioni sanitarie è il punto vero di ripartenza se vogliamo invertire il paradigma di una sanità lucana involuta e troppo spesso screditata”.
Se l’anno scorso Bardi ha ripianato il buco in sanità togliendo risorse al sistema delle imprese e quindi allo sviluppo ed al lavoro, quest’anno da dove saranno recuperate le somme per ripianare i bilanci in perdita delle aziende sanitarie lucane?
E’ sempre più urgente la necessità di un nuovo piano sanitario regionale che possa strutturalmente affrontare il tema dell’offerta e della qualità della sanità lucana in un quadro di rinnovata unità regionale, indispensabile per la tutela della salute dei cittadini lucani, conclude Roberto Cifarelli.
Potenza, 22 novembre 2024

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