sabato, 8 Febbraio , 2025
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Asm fissa in 426 unità il fabbisogno degli organici. Ora tocca alla Regione finanziare

Che la Regione Basilicata abbia approvato il piano triennale 2024-2026 del fabbisogno di personale per l’Azienda sanitaria di Matera è senz’altro un dato positivo, ma ce ne passa per sapere quando e su quali priorità si potrà passare alle assunzioni. Il nodo è qui,aldilà della frase ricorrente del contenimento della spesa, che pure va rispettato. Ma occorre tenere conto anche dell’autonomia gestionale della Asm che continua, stranamente, subendo gli artifici di un bilancio regionale con non poche perplessità, che la segnala con un deficit in rosso….Un dato paradossale, passato da 2,3 a 3,2 milioni di euro, pur erogando pochi servizi e con una migrazione sanitaria oggettiva. Andiamo cauti e non ci facciamo troppe illusioni sulle priorità che la Regione contribuirà ad attribuire ad Aor San Carlo e Asp Potenza. La Asm subisce tutti gli effetti negativi di questa ‘’forzata’’ centralità gestionale, non apprezzata- e i dati del Rapporto Gimbe ne sono una conferma- dai cittadini lucani che, non potendosi curare in loco, come è giusto che sia, preferiscono da Matera, Policoro, Melfi, Lagonegro e dalla stessa Potenza andare fuori. Per Matera la penalizzazione è doppia visto che l’accentramento di spesa e gestione ha visto ridurre nei fatti le capacità di attrazione verso l’area pugliese, con la quale c’è un rapporto naturale di interazione. Siamo come San Tommaso. Segnaliamo, per la cronaca, le iniziative avviate dal Circolo La Scaletta, con il coordinamento sanità, per un confronto costruttivo e la considerazione del Fials con il commissario Asm Maurizio Friolo. Ma dipenderà tutto da quello che concederanno di fare al referente dell’Azienda sanitaria materana. Domani inaugurerà, alla presenza di amministratori locale e regionali, la riapertura, dopo una pausa che durava dal 2020, il Centro di prenotazione unica presso la guardia medica di piazza Firenze, al rione Villa Longo. Evento che fa registrare il commento negativo del Un servizio che riparte, ma con la palla al piede delle liste di attesa che necessitano di assunzioni del personale e di investimenti in attrezzature. E ritorniamo alle priorità che la Regione concederà…Quando, quante e in quali settore? Tra volontà e coperta troppo corta. Ma stavolta va tirata da questa parte, visto quanto accaduto nell’ultimo quinquennio e con le eredità accentratrici del passato.

COMUNICATO STAMPA
ASM: APPROVATO IL PIANO TRIENNALE DEL FABBISOGNO DI PERSONALE 2024-2026
La Giunta Regionale di Basilicata con DGR n. 16 del 16.01.2024 ha approvato il Piano Triennale del Fabbisogno di personale 2024 – 2026 dell’ASM, adottato con DDG n. 1111 del 28/12/2023.
Il suddetto Piano, predisposto in conformità con i vincoli finanziari definiti dalla Regione per il contenimento della spesa per il personale, nel rigoroso rispetto del relativo tetto massimo di spesa, nasce dal confronto tra la Direzione Strategica e i Direttori dei Dipartimenti e delle UOC aziendali e tiene conto delle esigenze delle singole strutture operative in cui si articola l’Azienda, in coerenza con gli assetti strutturali e funzionali previsti nell’attuale Atto Aziendale.
Nello specifico il Piano triennale del fabbisogno di personale dell’ASM per il triennio 2024 – 2026 prevede complessivamente l’assunzione di 426 unità di personale, di cui, tra gli altri, 124 dirigenti medici, 77 infermieri, 41 operatori socio sanitari. In particolare, per il 2024 il numero di personale che si prevede di assumere è pari a 253 unità, di cui, tra gli altri, 91 dirigenti medici, 45 infermieri e 25 operatori socio sanitari.

L’approvazione del PTFP – dichiara il Commissario dell’ASM Dr. Friolo – cui seguirà l’attuazione di una fitta politica assunzionale, costituisce il primo fondamentale tassello nella realizzazione delle strategie di rilancio della sanità materana, che vedono questa Direzione impegnata in prima linea e con il massimo impegno per far fronte alle principali criticità in essere, quali, prime tra tutte, il costante aumento della fuga sanitaria extraregionale e l’espansione oltre misura dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie.

COMUNICATO STAMPA

INAUGURAZIONE DEL NUOVO SPORTELLO CUP DI PIAZZA FIRENZE A MATERA, CIFARELLI PD: SI EVITINO BUFFONATE

Apprendo dalla stampa che venerdì 19 gennaio, alle ore 11, il Commissario straordinario dell’Azienda sanitaria locale di Matera, Maurizio Friolo, inaugurerà la riapertura dello sportello CUP (Centro unico prenotazioni) del Punto sanità in Piazza Firenze a Matera e che a tale evento saranno presenti l’Assessore regionale alla Salute e politiche della persona, Francesco Fanelli e il sindaco di Matera, Domenico Bennardi.

Non si comprende cosa ci sia da inaugurare, dichiara il Consigliere regionale del PD Roberto Cifarelli, dal momento che viene riaperto un Punto Sanità chiuso da marzo 2020 di cui non si comprendono ancora le ragioni di tanto ritardo per una semplice riapertura.

Tuttavia, aggiunge il dirigente del PD, chiedo all’assessore regionale Francesco Fanelli di evitare marchette elettorali di questa natura così come chiedo al nuovo direttore dell’ASM di Matera di mantenere il profilo sobrio finora dimostrato.
Il punto sanità di piazza Firenze a Matera non può e non deve essere motivo di foto e falsi sorrisi dell’Assessore regionale alla Salute che insieme al Presidente Bardi e all’ex direttrice Pulvirenti sono i veri responsabili della diminuzione dei servizi sanitari in Provincia di Matera, costringendo all’emigrazione sanitaria tantissimi cittadini e creato buchi finanziari ancora da ripianare.

L’INIZIATIVA DEL CIRCOLO LA SCALETTA

Coordinamento Sanità incontra il commissario Asm Maurizio Friolo

Riportare l’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera a svolgere pienamente le funzioni che gli sono attribuite dalla legge e che da anni non riesce più a svolgere. E’ questa la richiesta principale che è stata rivolta, nel corso di un incontro, al Commissario straordinario dell’Asm, Maurizio Friolo, dal Coordinamento Sanità, composto da dodici tra associazioni e ordini professionali della provincia di Matera.

Alla riunione che si è svolta nella sede del Circolo La Scaletta, hanno partecipato i rappresentanti di Ordine degli Architetti, CNA, Avis, AIPD, Altroconsumo, Centro Servizi Volontariato, Associazione provinciale diabetici, Lions Horst, Lions Città dei Sassi, Fondazione Zetema e Casa di Ortega oltre ad alcuni medici e cittadini attenti ai problemi della sanità.

Al Commissario Friolo è stato consegnato un documento in cui sono elencate le principali criticità del sistema sanitario regionale ma anche delle possibili soluzioni per affrontare l’emergenza che si è determinata in virtù della carenza di medici e di personale sanitario oltre che per la riduzione dei trasferimenti statali.

Friolo ha illustrato il suo piano di interventi prioritari per rispondere alle esigenze della comunità e per ripristinare le condizioni organizzative necessarie al funzionamento del sistema sanitario in provincia di Matera, a partire dai tentativi di colmare la carenza di organici con iniziative che hanno lo scopo di attrarre professionalità per costruire la rinascita della sanità del Materano. Friolo ha inoltre assicurato la sua disponibilità ad un nuovo confronto, nel mese di marzo, per commentare, insieme ai rappresentanti del Coordinamento, i dati Agenas sulle performance sanitarie delle strutture lucane.


“Riuscire finalmente ad avere un confronto con il responsabile dell’Asm dopo anni di chiusura a qualsiasi tipo di dialogo – ha sottolineato il presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi – è già un elemento significativo del cambiamento di rotta rispetto agli atteggiamenti incomprensibili del recente passato. Le gocce di speranza che le parole di Friolo sono riuscite ad instillare rappresentano un buon viatico per il futuro, fermo restando che il Coordinamento continuerà a vigilare sul percorso intrapreso per il rilancio della sanità del Materano”.

Nel giudicare positivamente l’iniziativa di emanare un bando per richiamare in servizio gli specialisti in quiescenza che potrebbero costituire una risorsa importante per l’erogazione delle prestazioni sanitarie dell’ospedale di Matera, una misura che era stata caldeggiata anche dal Circolo La Scaletta in uno dei report sulla sanità presentato nei mesi scorsi, il presidente, Paolo Emilio Stasi ha ribadito: “La necessità che si portino avanti azioni incisive per garantire i servizi sanitari del Madonna delle Grazie come Dipartimento di emergenza e accettazione (Dea) di primo livello che negli ultimi anni è riuscito ad operare solo grazie al sacrificio di medici ed infermieri sottoposti a turni di lavoro massacranti. E’ fondamentale, in questa fase così delicata, che tutti diano un contributo alla rinascita dell’ospedale di Matera. L’auspicio è che anche i medici e gli operatori sanitari che sentono un legame di appartenenza con il territorio e che attualmente operano in altre strutture possano valutare la possibilità di impegnarsi in questa opera di ricostruzione di un presidio che può tornare a svolgere una funzione importante e rappresentare un’opportunità di crescita umana e professionale”.

Sanità, Confsal e Fials Matera sollecitano atto aziendale all’Asm

Il segretario Confsal Matera, Marco Bigherati e il segretario Fials Matera, Gianni Sciannarella, sollecitano l’atto aziendale e confermano il buon operato del Commissario Asm, Friolo e dell’assessore regionale alla Salute, Fanelli.

Di seguito la nota integrale.

La Asm si può rilanciare partendo dai professionisti presenti, modificando l’atto aziendale in base alle esigenze degli operatori.

Il Commissario Straordinario Friolo è già proiettato in questa direzione, consapevole del fatto che occorre disegnare l’organizzazione e le articolazioni di governo dell’Asm anche con gli Enti locali, la Regione, le rappresentanze dei cittadini, purtroppo fermi da almeno 5 anni.

Noi di Confsal e Fials riteniamo fondamentale rivedere questo processo perché costituisce lo strumento giuridico mediante il quale l’azienda determina la propria organizzazione ed il proprio funzionamento, delineando gli ambiti della propria autonomia imprenditoriale ed organizzativa, nel rispetto dei principi e dei criteri emanati dalla Regione.

Tutto gira intorno all’atto aziendale perchè attraverso questo strumento si possono valutare, ad esempio, la razionalizzazione del numero delle strutture attivabili così da evitare duplicazioni di discipline nei medesimi ambiti assistenziali, sovrapposizione di funzioni e/o frammentazioni dell’offerta.

Si potrà inoltre valutare una presa in carico globale della persona con i suoi bisogni di salute legati all’attività della fragilità e della cronicità, valutare prossimità e accessibilità dei servizi, ma anche la misurazione e valutazione delle prestazioni, della performance delle singole strutture organizzative e degli outcome, la sicurezza delle cure fino all’integrazione tra ospedale e territorio.

Questo nuovo atto aziedale inevitabilmente potrebbe determinare effetti positivi e negativi con la nascita di nuovi dipartimenti e chiusura di altri.

L’Asm deve correre ai ripari anche attraverso scelte fortemente criticate dall’opinione pubblica come l’avviso di manifestazione di interesse per far rientrare in servizio personale medico in quiescenza.

Critiche condivisibili perché ovviamente anche Confsal Matera e Fials Matera chiedono l’assunzione di giovani medici che possano portare nuove idee e nuove tecniche, ma allo stesso tempo vogliamo spezzare una lancia a favore del Commissario Asm Friolo visto che le criticità che si trova ad affrontare sono nate nel passato e oggi emergono prepotentemente a 3 mesi dalle elezioni regionali.

La carenza dei medici è nota in tutto il sistema sanitario nazionale e la scelta dei vertici Asm di adottare questo provvedimento è essenziale per evitare nuove e dolorose chiusure.

La nostra sanità ha perso appeal e i medici più giovani hanno preferito il settore privato mentre l’Asm nei tre anni scorsi è stata a guardare senza mettere in campo azioni ed incentivi utili a trattenere i professionisti.

Il periodo Covid ha scoperchiato il vaso di Pandora facendo emergere tutte le criticità che fino ad allora erano state celate grazie al sacrificio e abnegazione dei professionisti. Poi i meidci hann preferito raggiungere le aziende private pugliesi che hanno offerto condizioni economiche e lavorative migliori, per questo invitiamo il nuovo management ad invertire tale tendenza con politiche aziendali nuove che incentivano al ritorno dei medici più giovani.

Ricordiamo che negli ultimi anni abbiamo perso circa 10 medici radiologi, ortopedici e almeno 15 medici di Pronto soccorso, svuotato anche per destinarli nella sanità territoriale.

Il nuovo management sta lavorando in una direzione diversa, cercando di risolvere i problemi ereditati.

All’Asm non mancano solo medici, probema che riguarda il territorio nazionale (tra le cause c’è anche il numero chiuso alle facoltà di Medicina), ma mancano soprattutto dirigenti amministrativi e collaboratori amministrativi che svolgono un lavoro oscuro dietro le quinte, fondamentale per far muovere tutta la macchina aziendale.

Le priorità del Commissario sono anche concentrate sui fondi del PNRR per la realizzazione delle case di comunità, ospedali di comunità e dei COT e a breve vedremo realizzare questi progetti che potenzieranno il territorio del Materano così come previsto dal DM 77.

Bene anche il PTF 2024-2026, per la prima volta è stato fatto il piano triennale dei fabbisogni nei tempi previsti dalla normativa, un buon piano ma ancora carente per assunzioni di Oss, tecnici di radiologia e di laboratorio.

Confsal e Fials da sempre denunciano carenze, è evidente che il nuovo Commissario Friolo non ha la bacchetta magica ma sta lavorando nella giusta direzione, come ad esempio far ripartire le attività operatorie rinforzando il personale e attivando sistemi incentivanti.

Abbiamo più volte esternato le nostre idee e le proposte di rilancio, crediamo fortemente che per far ripartire la sanità si debba necessariamente procedere urgentemente ad una riorganizzazione di tutti i reparti e servizi per adottare modelli organizzativi e gestionali dei nuovi reparti impostati sul Modello Assistenziale ad Intensità di Cura, importante inoltre attuare e finanziare modelli di welfare aziendale per andare incontro alle esigenze dei lavoratori.

Tutto questo costa poco e si può fare nell’immediato, dobbiamo ripartire un po’ alla volta senza guardare al libri dei sogni impossibili. Abbiamo una sanità da rifondare ma con il lavoro e l’aiuto di tutti ce la possiamo fare. Servono le critiche ma solo se sono costruttive e servono anche proposte, abbiamo diverse idee e vorremmo offrire il nostro contributo per rilanciare la nostra sanità.

In questo momento storico non va trascurato anche l’impegno dell’Assessore regionale alla Salute Francesco Fanelli per le sfide accolte dal PNRR: in meno di 2 anni dalla sua nomina ha favorito diverse assunzioni del personale del comparto.

Il nostro messaggio rivolto a tutti è questo: è giusto criticare ma è doveroso offrire proposte e soluzioni utili a risolvere o tamponare i problemi.

Invitiamo tutti agli incontri che saranno organizzati a breve nelle piazze del Materano.

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