Non guarda in faccia a nessuno Franco Vespe , dice come la pensa, spinto da una voglia di fare politica e di esserci (ma non è detto che non compaia alle Comunali…) e giudica interessante quel poco che si muove tra i giovani, ma chiede loro di essere autonomi, anche sbagliando, ma rompendo – come scrive in coda alla riflessione della nota che segue- parlando di un mondo migliore a Matera e in Basilicata. ‘’…lo si potrà avere solo rompendo le catene di quella feudale solidarietà verticale che spaccia diritti per favori, magari elargiti dai don Rodrigo di turno. Occorrerà passare dal feudalesimo all’età dei Comuni; ovvero promuovere quella solidarietà orizzontale e cooperante di cui ha tanto bisogno la società materana e lucana’’. Se non siamo al ‘’J’accuse’ del familismo amorale descritto dal sociologo Edward Banfield negli anni Cinquanta,che dalla provincia di Potenza si è allargato a macchia d’olio in tutta la regione, ci siamo dentro…Per farla breve una palla al piede portata dai soliti noti, in ogni stagione della politica e sotto ogni bandiera. Oggi ammainata. A meno che il maghetto Herry Potter, come scrive Vespe, il Roberto anti capitan Tentenna e i 100 giovani delle primarie aperte non saranno così tenaci da spezzare le catene dei favori. Basterà il flex?
LE RIFLESSIONI DI FRANCO VESPE
I giochi sono fatti per il centrodestra (CDx). Il regionale ha deciso di candidare Harry Potter, alias Antonio Nicoletti, a sindaco di Matera. un uomo allevato nelle fasce della Scaletta e di Zetema con un curriculum di rilevante spessore professionale. Studi con esperienze maturate all’estero, pieno di incarichi di respiro interregionale, conferiti da enti istituzionali e strumentali di comuni e Regione. Emerge chiaro che Harry abbia saputo navigare con una certa perizia e disinvoltura fra gli interstizi delle varie amministrazioni locali. Quella del CDx è sicuramente una scelta azzeccata anche se politicamente il suo candidato non si è mai sentito e mai ha partecipato al dibattito politico della nostra città . Da questo punto di vista questa campagna elettorale lo metterà alla prova e…. se son fiori fioriranno. E’ di poche ore fa la notizia che Acito, non riuscendo a fare una propria lista, si sia alla fine accodato al CDX. Di questi tempi non è facile costituire liste civiche specialmente se vengono ampiamente anticipate narcisisticamente, quanto imprudentemente, da auto-proclamandi candidati sindaci.
Ne sa qualcosa Luca Prisco, candidato della prima ora. Ha dovuto mollare perché anche lui non in grado di tenere su una propria lista. Così il suo menage con VOLT è finito con il volar di stracci. Volt ha abbandonato per gettarsi fra le braccia di Roberto. Tutti devono prender lezione da Giovanni che ha lavorato subito a capofitto per comporre la lista di Matera nel Cuore. Ma torniamo al CDx. L’accoppiata Nicoletti- Acito, sembra, al netto delle parabole percorse, davvero attrezzata per poter dare un buon governo alla nostra città. Tuttavia la devono smettere di proclamare che il “loro sacrificio” serve ai giovani. Agli “attempati” piace parlare di giovani, pur di impedire che i giovani parlino! E poi che debolezza fare conferenze stampa dove al tavolo, l’unico rappresentante di partito di Matera è Quarto! Ma ci sono gli altri partiti qui a Matera? Poi abbiamo la novità delle primarie più pazze che si siano mai celebrate. Roberto il vincitore, per forzare il suo partito a candidarlo, è riuscito a metter su quella straordinaria e geniale rappresentazione, trovando la sponda in quel manipolo di giovani materani (per carità non chiamateli più “Giovani Marmotte”!) cresciuti ed educati nei valori e per il servizio che prestano nel terzo settore.
Roberto è l’unico uomo forte del PD rimasto a Matera e, per forzare la mano al suo partito, si è voluto contare promuovendo una festa della partecipazione. E’ come se lo scrivente avesse sfidato i contendenti a scacchi per decidere chi fosse il Candidato Sindaco. Sarebbe fra l’altro certamente un test più rigoroso ed obiettivo! Ma non divaghiamo. Il suo partito tuttavia non si è fatto sfidare su questo terreno, preferendo infognarsi in un inconcludente tavolo del Centro-Sinistra. Su quel tavolo si è fatta così tanta oziosa melina da perdere tanti pezzi preziosi fra i quali spicca Basilicata Casa Comune che aveva creduto più di tutti nell’impresa di mettere insieme i diavoli e le acque sante del campo largo.
Un tavolo che dopo le copiose emorragie subite, ora aveva deciso di scommettere sulla candidatura dell’ineffabile Santochirico (che si è dimesso ndr come annunciato nella conferenza stampa https://giornalemio.it/politica/aspettando-godot-lettieri-il-candidato-santochirico-interrompe-la-passione-del-centrosinistra/ )Uomo del quale abbiamo avuto modo di conoscere la ferrea militanza e la tenacia tipica di quelli che, quando occorre trattare, ha fondoschiena di marmo ed inelegante, quanto spietato cinismo nel proporsi ad oltranza. Alla fine da buon “Principe”, ha avuto il pregio di non alzarsi mai dal tavolo e cinicamente l’ha spuntata. Di costui altre virtù nascoste non si ha modo di scorgerle! Ma non divaghiamo. Torniamo alle primarie. E’ questo il fenomeno che merita un’analisi più attenta.
Il fatto che i 100 giovani stiano cavalcando come mosche cocchiere la tigre Shere Khan illudendosi di governarla è fuori discussione. Ma la vera domanda è un’altra: sono stati usati ? La risposta è semplice. Certamente se hanno voluto essere usati consapevolmente vuol dire che non si sono affatto fatti usare! In altre parole semplicemente volevano cavalcare Shere Khan senza la presunzione di volerla guidare ma con l’intento di condividerne il cammino e concorrere a definirne la rotta ! In un confronto con un loro validissimo rappresentante, Fabio Alba, sono stato informato di questo loro solido principio di realtà dettato anche dalla loro consapevolezza di star per diventare essi stessi adulti “giovani” pronti a diventare classe dirigente e, per questo, desiderosi di entrare nel gioco. Rimane in chi scrive la riserva mentale nei loro confronti di aver creato un contenitore qualunquista nel quale tutto e tutti, con idee anche diversissime, possano confluire, pur di esaltare il proprio narcisismo autoreferenziale, a discapito del proprio retaggio ideale. Ammesso e non concesso che quest’ultimo sia ritenuto utile oggi possederlo! Hanno promesso che questa loro azione non finisce qui ma continuerà in futuro. Gli credo. Avranno per quel che riguarda lo scrivente, un contributo significativo perché questa loro azione continui. Un’azione che tuttavia non deve deragliare.
I giovani devono poter pensare ad un mondo nuovo e più giusto e devono poter spendere intelligenza e loro fresche energie per poterlo realizzare, come il Marcuse del ‘68 profetizzava. Questo mondo migliore qui a Matera, come nella nostra regione, lo si potrà avere solo rompendo le catene di quella feudale solidarietà verticale che spaccia diritti per favori, magari elargiti dai don Rodrigo di turno. Occorrerà passare dal feudalesimo all’età dei Comuni; ovvero promuovere quella solidarietà orizzontale e cooperante di cui ha tanto bisogno la società materana e lucana. Provenendo dal mondo del terzo settore, i nostri giovani sanno certamente ciò di cui sto parlando e sanno che saranno chiamati a misurarsi proprio su questo terreno “rivoluzionario”. Intanto Shere Khan sta correndo. Mamma mia come corre!
Matera 17 Aprile 2025 Francesco Vespe
