lunedì, 4 Dicembre , 2023
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Visitatori anche a ferragosto alla ” Casa del Popolo del terzo millennio”

…Sì, quando, un luogo come la Casa museo di Matera della storia del comunismo e della Resistenza diventa luogo di confronto, di riflessione e di tutela della memoria, che apre e riapre tante pagine di militanza politica e allora l’appellativo di ” Casa del Popolo” ci sta tutto. E sono i visitatori che anche a ferragosto sono andati a visitarlo, aperto su precisa scelta del suo direttore Francesco Calculli, pronto a illustrare quanto è custodito in quel presidio di cultura e politica. Arcicontento e soddisfatto con quanti donano al Museo documenti e testimonianze del passato, meravigliati di trovare a Matera ” già capitale della civiltà contadina” e delle lotte per la terra, le riforme e delle esperienze olivettiane, un museo che annovera un ”patrimonio” documentale, iconografico e non solo della storia della Resistenza e del Comunismo. Per gran parte sono ”compagne ” e ”compagni”, rimasti orfani come tanti dell’affrettato revisionismo che ha portato a smantellare e, a volte, a rinnegare o dimenticare un patrimonio di valori e ideologie che sono tanta parte della nostra Costituzione. E così l’incontro con Francesco Calculli fa ritrovare il gusto e la passione per l’impegno politico, per la militanza e la riconoscenza di quanti hanno dato la vita per la libertà, con quel filo rosso, giunto fino a noi e che il Museo contribuisce a rinforzare. Non deve spezzarsi. Anzi.

Una conferma, ci dice il direttore, è l’arrivo di 3 foto del quadretto con il volantino dell’ultimo comizio di Enrico Berlinguer a Padova, l’11 giugno 1984 spedito in dono da Marina Sonzini. Venerdì mattina, tra i visitatori del museo, c’è stata anche una famiglia di sindacalisti veronesi della GCIL con il loro bambino,che fanno anche parte del direttivo nazionale della Camera del Lavoro.

A ferragosto un’altra coppia di Reggio Emilia,con un passato di militanza comunista, e fieri di aver comprato a Cuba – durante una esperienza di volontariato- una rarissima copia del diario del ”Che” in Bolivia . E oggi alla ricerca di una ”Casa” che non c”è più dopo le delusioni e le esperienze in realtà che pensavano continuatrici di un impegno ideale e fattivo. Ma che a Matera hanno trovato nel Museo una ” Casa del Popolo” del terzo millennio…Per il compagno Francesco Calculli forse è tanto. Ma libri, foto, bandiere, dischi, discorsi e tanti segni e testimonianze, di una storia ”comune”, anzi ”comunista” e di ”’Resistenza” aldilà dei giudizi della Storia e delle contraddizioni che ne sono seguite, sono la conferma che la bandiera della libertà continuerà a sventolare nei cuori e nella memoria di tanti ”amici” del Museo. E Marina Sonzini, curatrice della mostra ” Pasolini 1922-2022” , ha sintetizzato bene questo concetto ” …perchè per la mia generazione la politica era ed è una scelta di campo”. Coerenza e coraggio delle proprie idee. E quello che manca oggi. Un messaggio preciso per quanti sono disorientati sul ”chi?” e ”per cosa votare” il prossimo 25 settembre, dopo la caduta ”strumentale” del governo del ‘tutti insieme(o quasi) incompatibilmente”.


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