mercoledì, 14 Maggio , 2025
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Una pizza, una birra e poi…il programma del M5S per la Basilicata

Una pizza, una birra e poi, un programma ancora da varare…… Potrebbe essere questa la chiosa musical-leggera della lunga giornata di “ritiro” del gotha del M5S di Basilicata svoltasi domenica scorsa a Matera nella storica pizzeria San Pardo, sita nell’omonimo quartiere popolare della Città dei Sassi.

Una giornata di lavoro per tirare le fila delle tante proposte che Antonio Mattia ha raccolto nel suo tour che ha toccato la quasi totalità dei comuni della regione e/o che sono pervenuti via mail da chi ha raccolto l’invito ad avanzare le proprie proposte in merito alle questioni che possono/devono diventare oggetto della proposta definitiva del programma di governo in Via Anzio targato cinque stelle.

I lavori divisi in una prima fase intorno a tanti tavoli tematici e poi, in serata, una assemblea riepilogativa e conclusiva.

Tanti attivisti, amministratori, i candidati alle prossime regionali, i parlamentari. Tutti insieme in uno sforzo anche simbolico di unità intorno al loro candidato alla carica di Presidente della prossima Giunta Regionale, o governatore che dir si voglia.

Perchè al di là del programma che è stato affinato in questa occasione e che verrà reso noto, immaginiamo, non appena sarà ultimato in ogni virgola, quello che è appare all’occhio dell’osservatore è lo spirito di squadra, la compattezza di intenti e un entusiasmo per la politica che al momento è davvero merce rara reperire sugli altri banchetti che si apprestando ad affrontarsi nell’imminente agone regionale.

E’ tutto oro ciò che luce? Non sta a noi dirlo e saranno gli eventi futuri a parlare. Una cosa è certa il M5S forte della sua metodica (che può piacere o meno) ha già da tempo risolto la scelta del candidato a Presidente e degli stessi candidati alla carica di consigliere regionale, mentre gli altri ancora brancolano nel buio sia in merito ai nomi che ai contenuti.

Certo per quanto ci riguarda troviamo sempre singolare che si scelga prima “chi” e poi il “che cosa”, nel mentre la logica vorrebbe che si facesse all’incontrario. Ma tant’è. Ed anche il M5S -che si palesa come il nuovo che avanza- non si sottrae a questa anomalia della logica, prima che della politica odierna.

Ma c’è da dire che qui si è di fronte ad una nuova classe politica che si sta formando sul campo e che sconta tutti i limiti di ritrovarsi di fronte ad una crescita elettorale esponenziale, con una necessità di quadri da formare sul campo e quindi soggetti ad errori. Consapevolezza che abbiamo ritrovato in un Vito Petrocelli che nel suo intervento sottolinea quanto  sia importante, per la credibilità, promettere solo ciò che è davvero fattibile (TAP docet), o nelle chiacchierate informali a margine con qualche candidato o attivista in merito alle difficoltà oggettive anche in merito alla propria inesperienza.

Ed anche sull’attuale scottante tema del brutale e volgare (per i termini usati) attacco alla stampa Di Di Maio e Di Battista, che abbiamo sollevato con ogni interlocutore della serata (presentandoci come “puttana”) che non conoscevamo e ci venivano presentati (compreso il candidato governatore) abbiamo registrato un generale sincero (a noi così e parso) disagio per questa generalizzazione operata a livello nazionale. E nemmeno uno ha ammesso di condividere una tale fare di tutta l’erba un fascio, ritenendolo spesso un errore se non un autogoal, sebbene rimanga  ferma la convinzione che una parte della stampa li avversi in modo preconcetto.

Ma quantunque ciò corrisponda al vero è evidente che non è ammissibile uno sparare nel mucchio, usando toni minacciosi all’indirizzo di una intera categoria chiamata a rispondere ad una funzione così  essenziale in una democrazia e, per altro, in un momento di forte crisi del settore e composta da migliaia di lavoratori precari e mal pagati.

C’è da augurarsi che questa comunità politica intrisa di tanta passione, nata e cresciuta sull’onda di un rifiuto generalizzato allo status quo del vecchio ceto politico, che raccoglie l’insoddisfazione da ogni angolo della società in un mix che (proprio per questo) ancora tarda a diventare progetto politico meglio definito, approdi ad un orizzonte che lo renda intellegibile anche a chi lo guarda non prevenuto.

Un orizzonte ed un profilo politico culturale ben definito che manca ancora (lo pensiamo noi ed in parte condivisa come necessità anche da tanti degli interlocutori della serata) la cui ambiguità tornerà utile ancora fino a quando non apparirà sulla scena una vera forza politica di sinistra che interpreti quello che sta alla base dell’insoddisfazione che attraversa non solo l’Italia, ma l’Europa intera ed oltre: ovvero la messa in discussione dell’attuale assetto capitalistico-finanziario.

(E’ nel suo esclusivo interesse oggi -infatti- che è cucito l’abito delle regole che ci soffoca i popoli e i governi che (inutilmente ed impotenti) si succedono,  impedendo quello sviluppo e benessere che poi dovrebbe essere il fine ultimo della politica e dell’economia e non il contrario, come ora accade adesso.)

Ma guardando all’Italia e alla Basilicata possono dormire sonni tranquilli perchè una sinistra credibile e popolare è ancora un miraggio.

Per cui questo magma in evoluzione che è il M5S è presumibile che avrà tempo per “crescere” (nonostante potrebbe essere costretto a farlo sotto lo stress non indifferente della tenaglia dell’essere di lotta e di governo anche qui in Basilicata) ed incanalarsi.

 

 

 

Vito Bubbico
Vito Bubbico
Iscritto all'albo dei giornalisti della Basilicata.
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2 Commenti

  1. Il titolo è fuorviante, volutamente…..chissà!
    Prima i lavori preparatori che si sono svolti in una intensa mattinata di confronto e proposte a cura di 8 gruppi di lavoro che hanno lavorato su macro tematiche ed a seguire nel pomeriggio si sono tirate le somme per cominciare a delineare il programma da presentare ai cittadini per l’auspicato Governo del Cambiamento della Regione Basilicata a guida MoVimento 5 Stelle. Poi serata, aperta a tutti, con frugale pizza e birra” alla romana” con un occhio all’autofinanziamento.
    Tutto in linea con i principi e le regole del M5S.
    Sono consapevole che questa Regione non è abituata alle persone oneste ” nelle stanze dei bottoni”, ma è arrivato il momento per il CAMBIAMENTO anche per la nostra Regione !

    • E’ la sua polemica fuorviante…il titolo è meramente frutto del contesto in cui l’evento è avvenuto. Niente altro, mi creda.

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