lunedì, 23 Giugno , 2025
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Un volo di pace…per gli 80 anni del 21 settembre 1943

A farlo è una candida colomba che emerge da un elmetto dell’esercito tedesco, con l’emblema nazista delle SS. Un simbolo efficace di Resistenza, speranza contro repressione, dittatura, persecuzione,creato dal grafico Mauro Bubbico, per l’ 80° anniversario dell’insurrezione di Matera contro le truppe di occupazione naziste. Un evento promosso e organizzato dall’Anpi, annunciato in occasione del 25 aprile dall’ Associazione partigiani territoriale e con il coinvolgimento di Anpi nazionale , degli Enti Locali e della scuola. Un programma intenso, fatto di incontri, riflessioni, momenti solenni nel segno di un tema più ampio e di stretta attualità ” L’ottantesimo della Resistenza, il lungo cammino della Costituzione” . E certo perchè i rischi di veder ridotti gli spazi di libertà sono continui, tra negazionismo della storia, forzature e svolte autoritarie, autonomia differenziata compresa, subdoli o palesi interventi per ridurre gli spazi di espressione, come accade per quanti non si allineano al ”pensiero unico”. E allora confrontarsi, rileggere la storia,anche quella delle pagine buie dove occorre dire – e senza ipocrisie – le cose come sono andate,in quale contesto e perché? Senza dimenticare chi ha vinto e chi ha perso la guerra e la Carta dei ‘’Padri Costituenti’’ su questo è chiara…Così si rafforzano democrazia, partecipazione e Costituzione. Non entriamo sui vari appuntamenti del’intenso programma, che alleghiamo di seguito, e sul quale ritorneremo in altra occasione. Ma ricordiamo quel 21 settembre 1943, con 26 vittime (18 civili e 8 militari) trucidati nella ex caserma della Milizia fascista di via Lucana, o negli scontri a fuoco per strada alla ex Società elettrica, in via Cappelluti-Altomare accanto alla Camera delle Corporazioni, in negozi e attività artigianali del centro.Contano i fatti aldilà di interpretazioni e ricostruzioni di quella giornata, che annoverò Matera -prima nel Mezzogiorno- a liberarsi della presenza nazifascista. E vanno menzionati quanti, spesso in solitudine, hanno tenuta accesa la fiamma di quella giornata, con ricerche, studi, mostre, rappresentazioni teatrali, incontri con i giovani come fece la cittadina onoraria Elisa Springer,o aprendo un museo come quello della Resistenza e del Comunismo o come hanno fatto gli iscritti all’Anpi, partigiani di oggi per una Italia Libera. Ora tocca alle istituzioni, alla scuola, ai giovani raccogliere quella eredità per liberare e non solo in Italia altre colombe della Libertà.

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