Abbiamo ascoltato come il frontman degli oramai famosi “100 giovani materani“, Luca Colucci, nelle numerose interviste, provi a delimitare un perimetro valoriale alla iniziativa lanciata qualche settimana fa con cui si punta a realizzare delle primarie aperte per la individuazione del candidato sindaco per la Città dei Sassi, non prima di essersi confrontati intorno a tavoli tematici. Una iniziativa che nel tempo si sta sempre più cesellando come una zattera di salvataggio su cui provano a salire in tanti provenienti dalle più diverse sponde, con tutto ciò che potenzialmente ne può derivare. In positivo o in negativo, cosa che dipende ovviamente dai punti di vista di ognuno che osserva…ma anche dai punti di partenza di ognuno degli attori protagonisti che s’avanzano e rispetto a dove vogliono (in modo più o meno palese) andare a parare. Della serie “per andare dove dobbiamo andare da che parte bisogna andare?” Il rischio di una strumentalizzazione (da parte di protagonisti di guerre intestine ai partiti di centro sinistra e centrodestra) di questa folata di partecipazione appare evidente. Ma immaginiamo sia stata tenuta in conto e previsti i necessari anticorpi. Anche per evitare di dare ragione alle malelingue che hanno bollato da subito questa iniziativa (sbocciata all’improvviso), come cosa per nulla “genuina“, bensì ideata e sostenuta quale strumento atto a favorire qualcuno che aveva già progettato il proprio percorso per queste amministrative, ma di alquanto difficile accettazione per le vie canoniche da parte della propria parrocchia di appartenenza. Da domani, domenica 23 marzo, come annunciato si comincerà a lavorare “con un metodo nuovo incentrato sulla partecipazione, sulla giustizia sociale, sull’orizzontalità democratica.” Una rete a maglie alquanto ampie in cui per l’appunto ci potrebbe stare tutto quello che una volta si definiva “l’arco costituzionale” e non solo. Viste le correnti rivisitazioni della storia patria che consentono a taluni di stare con disinvoltura sia con chi quella Carta la condivide per davvero, sia con chi prova a demolirla con pervicacia. A seconda della convenienza che può essere diversa da Potenza a Matera. Alzando la sperimentata cortina fumogena delle cose da fare per il bene della città, oltre gli steccati -si dice pomposamente- delle appartenenze (come se fosse cosa negativa avere un’ideale politico). Alimentando quella politica senza etica che dovrebbe far vedere rosso quei giovani che si approcciano ad appropriarsi di questa nobile arte in nome di un cambiamento quanto mai urgente. Saranno i fatti a dire se questi giovani vorranno farsi attori protagonisti o comparse di progetti altrui. Anche a partire dalle candidature per le primarie da effettuarsi il 6 aprile, che dovrebbero pervenire sino a lunedì 24 marzo, per le quali al momento (con un aggiornamento ad horas) sono certe: quella avanzata personalmente (non dal PD) del consigliere regionale Roberto Cifarelli, quella di Adriana Violetto (già consigliera di opposizione a Bennardi, di Azione, partito che fa capo all’attuale presidente del consiglio regionale Marcello Pittella) e quella di Nicola Casino (provenienza Forza Italia, ma a bordo della caravella varata per l’occorrenza Matera 2030). Mentre sarebbe alquanto probabile -ma al momento non confermata- quella Cinzia Scarciolla (di +Europa, consigliera prima di maggioranza e poi di opposizione nell’ultima Giunta pentastellata). In conclusione, ma questi 100 giovani, saranno protagonisti di questa selezione del più idoneo alla carica di primo cittadino con propri candidati, o si acconceranno a ciò che proviene da quei partiti che comunque ci sembra abbiano tanto criticato? Comunque vada, sarà interessante vederne l’esito rispetto alle aspettative. Con l’augurio che questa loro incursione, non rimanga episodica e circoscritta al voto, ma sia l’inizio di un protagonismo permanente nel dibattito politico della città. Ce n’è davvero bisogno in un momento in cui spirano fortissimi venti di guerra e nessuno ritiene necessario parlarne pubblicamente in questa che vorrebbe essere anche Città della Pace e del dialogo tra i popoli.

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