Che Nicola Trombetta (ex assessore ai lavori pubblici e già vice sindaco della città di Matera con De Ruggieri sino al 3 gennaio scorso) si sia candidato a sindaco di Matera (appena riportata dall’ANSA) non è una notizia essendo stata preannunciata dall’interessato già agli inizi del 2020, come è possibile leggere nell’articolo del 13 gennaio scorso che riproponiamo a seguire:
Era, dunque, ampiamente prevedibile -dati i precedenti di lungo corso della politica cittadina- che quella non sarebbe rimasta una boutade buttata lì e che avrebbe perseguito questo obiettivo.
Certo è cosa sicuramente non desiderata l’essere costretto a perseguirlo in solitaria, con una lista civica denominata “Liberi” che potrebbe magari assumere quale inno la canzone di Vasco Rossi “Liberi, liberi”….con quel bel testo che sembra essere stato composto proprio per l’occasione.
Ci fosse stato
Un motivo per stare qui
Ti giuro sai
Sarei rimasto sì
Son convinto che se
Fosse stato per me
Adesso forse sarei laureato
E magari se lei
Fosse stata con me
Adesso
Sarei sposato
Se fossi stato
Ma non sono mai stato così
Insomma dai
Adesso sono qui
Vuoi sapere che se
Soddisfatto di me
In fondo in fondo non sono mai stato
Soddisfatto di che
Ma va bene anche se
Qualche volta mi sono sbagliato
Liberi liberi siamo noi
Però liberi da che cosa
Chissà cos’è, chissà cos’è
Finché eravamo giovani
Era tutta un’altra cosa
Chissà perché, chissà perché
Forse eravamo stupidi
Però adesso siamo cosa
Che cosa che, che cosa se
Quella voglia, la voglia di vivere
Quella voglia che c’era allora
Chissà dov’è, chissà dov’è
Che cos’è stato
Cos’è stato a…
E allora eccolo scendere in campo libero da quei lacci e laccioli che evidentemente ha sentito stretti addosso nella esperienza appena consumata da amministratore cittadino e con cui rivendica di aver dato alla città non solo rotonde….
Insomma è giunto finalmente per lui il momento di tentare il grande salto al grado di comandante in capo. Per il resto, la sua convinzione per il futuro di Matera l’aveva lapidariamente espressa sempre a gennaio scorso: «La città non ha bisogno di uomini di cultura con le etichette ma di figli del popolo. Gli incantatori aiutano solo a far passare la serata. Serve, invece, il dialogo con i cittadini ed ascoltare lo loro istanze».
Che sarebbe un vero programma di inversione ad “U” per la città rispetto a quel pomposo (ed evidentemente ritenuto colpevolmente ridondante) titolo di Capitale europea delle cultura. Stacchiamo le etichette (?) dunque, via gli uomini di cultura che non servono ad una mazza e avanzino i genuini figli del popolo.
Perchè, come scrive combattivo sul suo profilo facebook: “C’è chi le battaglie le annuncia e chi le combatte con passione….e non si arrende mai. “Liberiamo” Matera.”
E allora che squillino le trombe (tte) della campagna elettorale…….e poi al popolo, si proprio a lui, l’ardua sentenza!
PS. scusate, chiediamo per un amico a chi l’avesse capito: ma Trombetta vuole liberare Matera da chi, considerato che sono anni e anni che è sempre in mezzo, sopra, sotto, di lato a chi ha governato la città?

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