E’ il commento , come riporta il comunicato giratoci da Giuseppe Coniglio, che viene dagli agricoltori di Puglia e Basilicata dopo la manifestazione di piazza a Roma promossa da Michele Serra e che ha visto la partecipazioni di partiti, associazioni, cittadini, seriamente preoccupati per la corsa al riarmo dell’Unione Europea e sulla minaccia dei dazi che viene dagli Stati Uniti nell’ambito di una politica ”ricattatoria” portata avanti dall’Amministrazione guidata dal presidente Donald Trump. E dal ”tavolo” un invito a non rassegnarsi. Il settore agricolo va difeso senza tentennamenti, accomodamenti da parte dell’Europa e del nostro Governo.
PER UN’ EUROPA POLITICA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA.
La manifestazione del 15 u.s.di Roma a cui hanno partecipato decina di migliaia di donne uomini,giovani e meno giovani chiamati dall’ intellettuale di sinistra Michele Serra è stata la riprova di quanto sia sentito il bisogno di partecipazione ad eventi che ripropongono temi fondamentali per le attuali e future generazioni: pace,democrazia,libertà e Giustizia;insomma non rassegnarsi ai tentativi messi in atto dalla destra e dagli emergenti governi tecnocratici ed oligarchici il cui disegno è quello di subordinare sempre di più al potere economico quello politico e da cui far discendere modelli sovranisti tesi a limitare “pesi e contrappesi”che sono l’ assenza delle democrazie liberali occidentali.Le prime avvisaglie le abbiamo nel nostro Paese con la Meloni :sistema presidenziale,attacco alla magistratura,attacco allo stato sociale rilegando scuola,sanità,servizi ed altro ad appendici della società.La stessa negazione del ruolo degli organismi nazionali,Europei ed internazionali a formali organismi ,che secondo i nuovi governanti americani sono da intralcio al corso della storia,rappresentano una prova provata ,delle tendenze nazionalistiche
per l’ affermazione dell legge del più forte;in un mondo sempre più pluripolare ,ma sempre più globalizzato diviene sempre più facile indebolire continenti e aree geopolitiche già deboli se non si rafforzano in strutture politiche organiche sovranazionali in luogo di entità sovraniste.
Ne deriva che la scelta del riarmo e della difesa militare così come posta dalla Commissione Europea appare insensata se priva di un SOLIDO PROGETTO DI EUROPA POLITICAMENTE UNITA.
Tanto più che il riarmo richiede un notevole impegno di 800miliardi di debiti a spese delle politiche sociali indebolite dalla crisi economica e dalla Spesa pubblica che ha superato i 3000 miliardi.
Scelta che esporrà ulteriormente l’ Europa-i Paesi europei- al ricatto americano per l’ acquisto di armi :al momento fornitore di circa il 90 per cento degli armamenti.
Si prenda atto che in questa fase l’ unica scelta possibile per quel che resta dell’ Europa e’ quella di fare autocritica e risalire la china con una precisa proposta: prima di tutto la pace chiamando intorno ad un Tavolo Russia,Stati Uniti ,Cina ,India e Paesi del Medio oriente che al pari dell’ Ucraina subiscono le conseguenze di conflitti che sono solo di ordine economico e non già religiosi o di difesa dei modelli statuali.La Sinistra italiana ed europea in questa ottica potrebbe avere un ruolo propositivo ,insieme alle forze europeiste,nella giusta direzione per la riaffermazione dei diritti di libertà e di uguaglianza dei popoli.
È falso che la guerra prepara la pace;vero invece è che con la pace si previene la guerra.
Noi di Tavolo Verde Puglia e Basilicata diciamo :la terra e non la guerra.
