Le considerazioni finali di Antonio Serravezza, con una foto da santino da campagna elettorale, sulle tante voci di schieramenti e scelte di candidati sindaci, finora in alto mare per le Comunali 2025, ribadiscono una tendenza di strategie legate all’opportunismo che tende a lasciare le cose come stanno. Poca informazione sui programmi (fatta eccezione finora sulle periodiche attività di Progetto Comune o per la presentazione di Luca Prisco con ‘’Mathera’’ Democrazia Materana) e su possibili alleanze che finiscono con il tenere lontani i cittadini e le cittadine sul futuro del governo di via Aldo Moro. Ed è un concetto che favorisce quanti, fatta salva la buona fede di alcuni, vorranno ritornare a occupare uno scranno in giunta (i compensi sono lievitati) o in consiglio. Quel ‘’meno gente va a votare è meglio è ‘’ abbassa quorum e percentuali per farcela, anche perché il ‘’pacchetto di voti’’ certi ormai sta diventando un punto interrogativo. Le famiglie ‘’monolitiche’’, allineate e coperte hanno perso di consistenza e credibilità. E i giovani? Bella domanda. Partecipazione? Poco o nulla, con una deleteria influenza social che è lo specchio dei tempi. Torneranno i soliti noti a sentire Radio Fante e magari con cambi di casacca che presuppongono un ritorno di obiettivi, come è da sempre sui temi del mattone…nonostante Matera (fonte Istat) perda ogni anno numero di residenti. E allora ‘’ditelo con i fiori’’ riprendendo la foto di Serravezza. Quali? Rododendri, mammole e gigli…che, con il loro candore, sono il simbolo di una purezza che in politica è scomparsa. A meno che non vi piaccia sfogliare la margherita. Chi sarà il nuovo sindaco?
