Prima della festa della Bruna, campane a distesa per la convocazione del consiglio comunale di Matera, fissata per martedì 30 giugno alle 10.00 presso l’auditorium musicale.
A comunicarlo il neo sindaco Raffaele De Ruggieri che con una nota ufficiale ha messo fine alle attese della cittadinanza e dei 32 consiglieri, nell’ambito dei 20 giorni canonici fissati dalle procedure, e fornito una risposta alla colorita sollecitazione del consigliere di Matera cinque stelle, Antonio Materdomini, che aveva concluso una nota con l’esclamazione: “ Sindaco, se ci sei batti un colpo!’’.
La convocazione consiliare porterà, alla convalida e all’insediamento degli eletti, alla nomina delle commissioni, alla presidenza del consiglio e alle comunicazioni del sindaco che dovrebbero riguardare programmi e giunta.
Nessuna indiscrezione ma la consegna e l’invito a “fare tutti un passo indietro” dovrebbe precludere a scelte ragionate e a una composizione tecnica e politica. Nessuna indicazione al momento sul numero di componenti (sei o otto?) e sulla scelta dei candidati ‘’professionalmente preparati’’. Tutti esterni o una soluzione composita, che soddisfi le aspirazioni di una coalizione eterogenea fatta di tante anime ed esperienze diverse. Raffaello De Ruggieri continua a lavorare in silenzio rispettando la massima del ‘’tempo al tempo’’ consapevole che occorre “fare le cose per bene” per partire con il piede giusto.
E del resto occorre fare sintesi sulle cose da fare, guardando a priorità e progetti, senza fughe in avanti per tenere unita la sua maggioranza, che lo ha portato alla vittoria il 14 giugno scorso contro Salvatore Adduce e per non ripetere errori che altri prima di lui, alla guida di coalizione più o meno similari ma in contesti diversi, hanno commesso.
Un ruolo non di poco conto è quello del gruppo consigliare composto da 20 rappresentanti che dovranno designare un capogruppo o un direttorio per supportare l’attività di sindaco e giunta e confrontarsi con i 12 consiglieri di opposizione del Pd e M5S.
In attesa di definizione è anche lo staff che dovrà affiancarne l’attività: dal ‘’capo di gabinetto’’ ai ai quadri dirigenti, come la scelta del nuovo segretario generale, dopo la decisione -per sua volontà- del dottor Antonio Fasanella di andar via a conclusione naturale della consiliatura.
Quanto agli organici il monitoraggio di funzioni, obiettivi e bisogni dovrebbe portare a un diverso assetto organizzativo e al potenziamento (comandi, convenzioni e se il governo concederà le stesse opportunità concesse al Comune di Milano per l’Expo) con modalità e tempi diversi dei ruoli nevralgici della macchina comunale, che sconta i limiti e lo stress del mancato avvicendamento generazionale e le mancate scelte del passato.
Il resto dovranno farlo, limiti di età permettendo, formazione e innovazione e scelte ‘’coraggiose’’ come quella di puntare sull’apporto di risorse giovani ed esterne- con la formula dello stage di volontari- senza alcun costo per l’Amministrazione, cominciando dalle segreterie assessorili ed evitando la pratica deleteria di ‘’pescare’’ queste figure attingendo dal carente organico dell’Ente.
Ma c’è attesa anche sulla griglia dei problemi che giunta, commissioni e consiglio dovranno affrontare.
E’ il caso del bilancio di previsione, per gran parte ereditato e definito, ma con la necessità di fare i conti – un dato costante- con la contrazione dei trasferimenti e della necessità di trovare risorse o fare cassa per far fronte alle problematiche legate alla chiusura della discarica per rifiuti solidi urbani di borgo La Martella e al conferimento delle produzioni quotidiane presso la struttura di Melfi.
Poi i servizi, le opere pubbliche e Matera 2019, con una Fondazione ‘’Matera-Basilicata 2019’’ che dovrebbe innescare le marce più alte. Ma prima con una tappa in officina, anzi dal notaio, per una possibile modifica statutaria –come chiesto da De Ruggieri in campagna elettorale- per evitare che sindaco e presidente siano la stessa persona.
Ma questo è un altro capitolo che Regione e Comune dovranno aprire e definire quanto prima.