giovedì, 3 Ottobre , 2024
HomePoliticaSanità e Stellantis...occhio allo ''Smembramento'' previsto da Fondazione Agnelli

Sanità e Stellantis…occhio allo ”Smembramento” previsto da Fondazione Agnelli

Tre ”S”, sanità pubblica, prospettive dello stabilimento Stellantis e dell’indotto alla luce del calo demografico, dell’emigrazione e del taglio dei servizi (altra ”S”) che sta caretterizzando presente e futuro della Basilicata. E il segretario regionale della Cgil di Basilicata e della provincia di Matera, Fernando Mega, ha avuto modo di parlarne e senza peli sulla lingua nella prima giornata Giornate del Lavoro che si concluderanno sabato 9 settembre a Potenza, alla presenza del segretario nazionale Maurizio Landini e del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

E Mega ha ricordato quello studio premonitore della Fondazione Agnelli sulle macroregioni, che prevedeva lo smembramento della Basilicata. A confermarlo statistiche, fatti e l’assenza di politiche locali e nazionali per arrestare una tendenza, che fa allargare le braccia. E si è cominciato parlando di diritto alla Cura, di carenze di organici, di contratti, di programmazione, verifiche e di quanto l’autonomia differenziata potrebbe incidere su una situazione difficile. Soluzioni? Piuttosto suggerimento auspici, appelli a inversioni di tendenza che non si vedono e nemmeno si vedranno, nonostante gli annunci, le promesse e l’approssimarsi della campagna elettorale. Del resto i tagli periodici alla Sanità degli ultimi tre lustro, o giù di li, l’applicazione di Decreti ministeriali e di accentramenti di gestione regionali ( la Basilicata) nè l’esempio lampante, accanto a decisioni non prioritarie come l’avvio della facoltà di medicina a numero chiuso…nel deserto o quasi, hanno finito con il ridimensionare quel diritto alla cura sancito dalla Costituzione. E nè il Pnrr cambierà le cose.

A parlarne, in piazza San Giovanni, nel dibattito , coordinato dal giornalista Giuseppe De Filippi, vice direttore Tg5, il segretario generale Cgil Matera, Fernando Mega, la segretaria nazionale Cgil, Daniela Barbaresi, la segretaria generale Fp Cgil, Serena Sorrentino, il direttore generale Agenas,Domenico Mantoan e, a distanza. il Presidente Fondazione GIMBE, Nino Cartabellotta. Un dibattito preceduto dall’intervento di Mega” Siamo in una situazione di grande difficoltà, sia per la Sanità che per Stellantis -ha detto il segretario della Cgil. Le Giornate del Lavoro, giunte alla undicesima edizione sono diventate un punto centrale nel dibattito socio economico e politico della Basilicata. Abbiamo messo al centro della discussione,a Matera e a Potenza, i problemi di punta e cronici della nostra regione, che sono la Sanità pubblica, pur nei limiti nazionali del settore, ma con i disservizi, le carenze che sappiamo più gravi al Sud e in Basilicata e questo anche in relazione con le prospettive dell’autonomia differenziata e di tutto quanto ne deriverebbe.E già ora siamo una situazione di grande difficoltà. L’altra questione, che affronteremo domani a Potenza con il segretario della Cgil Maurizio Landini e con il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso riguarda Stellantis, dell’automotive, della transizione ecologia e delle migliaia di posti di lavoro che stiamo perdendo, alla luce di accordi sindacali che non garantiscono nulla, di mascherate trasferte di personale verso altri stabilimenti dove c’è la cassa integrazione in attesa di avviare linee di produzione per un nuovo modello. E quindi è una situazione molto complicata.

Negli ultimi dieci anni – osserva Mega- c’è stata una camminata nel deserto. Ci hanno sempre accusato di aver avuto approcci ideologici su questo tema e le cose denunciate dall’ex segretario della Fiom Cgil, Maurizio Landini, si sono purtroppo avverrate. La situazione è esplosa, negli stabilimenti centro meridionali della ex Fiat, mi riferisco a Melfi, Cassino e Pomigliano D’Arco, senza dimenticare le acciaierie della ex Ilva di Taranto, con il ricorso agli ammortizzatori sociali e incentivi all’esodo che riguardano anche i giovani.Siamo alla desertificazione graduale e la Basilicata ha registrato, negli ultimi dieci anni, il 16 per cento in meno nella fascia 18-35 anni” Mega ha ricordato in proposito lo studio che 30 anni fa precedette l’investimento della Sata a Melfi.

”Ci fu uno studio socio economico della Fondazione Agnelli nella quale si diceva- ricorda Mega- che le prospettive a 30 anni della Basilicata , e io muovevo i primi passi nel sindacato, andavano verso lo smembramento sul piano socio economico e demografico. E quanto sta accadendo con la perdita di popolazione, taglio di servizi e funzioni lo stanno confermando. Qui piuttosto si festeggia su tutto , compresa l’area di crisi complessa. E’ un problema di classe dirigente inadeguata a comprendere e ad afrontare in concreto i problemi del territorio. La Regione- conclude- finora non si è confrontata con noi,a nè sulla Stellantis e nè sulla Sanità, con una becera intepretazione dei rapporti con i livelli sociali intermedi , per loro è una perdita di tempo. Siamo intervenuti anche sul altri temi istituzionali, come l’Academy per le imprese culturali e creative, sulla Stellantis per la quale le preoccupazioni restano e sulla stessa Sanità con 19 direttori sanitari e generali cambiati sul territorio. Temi sui quali la Cgil ha avuto un comportamento e una posizione coerente nei confronti dei governi che si sono succeduti alla guida della Basilicata. E continueremo a impegnarci alla stessa maniera: i problemi, purtroppo, sono tuttì lì. Anzi si aggravano” Più chiaro di cosi…Servono competenze o miracoli. Qualcuno l’avrà chiesto nei giorni scorsi alla Protettrice della Basilicata, la Madonna nera di Viggiano.

RELATED ARTICLES

Rispondi

I più letti