giovedì, 23 Gennaio , 2025
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Quanti candidati fuori da storia e territorio

Il termine giusto è ‘’facciatosta’’ per quella coerenza e quell’opportunismo che li porta a candidarsi comunque, dopo aver militato ( si fa per dire) sotto questa o quella bandiera nel solco del potere per il potere, promettendo a dritta e a manca, voltandosi dall’altra parte quando si trattava di impegnarsi per la sanità di una città o di un comprensorio, gestita (ahinoi) dall’azienda unica regionale…’’pozzo di San Patrizio’’ che drena risorse preziose e alimenta la migrazione sanitaria. ‘’Faccetoste’’ da ignorare ma non dimenticare mai, per quanti hanno deciso e decidono a Roma, nelle sagrestie della politica degli interessi le sorti della Basilicata. Siamo senza ‘’Speranza’’ nel senso pieno del termine. Lo ricordino gli elettori della nostre regione, astensionisti, compresi quando si parla di territorio, paesaggio, di ‘Heimat’’ come scrive Armando Lostaglio, che cita Piero Chiara, Lucio Tufano, titoli di film di successo e tanta ‘’ignoranza’’ che fa il gioco degli opportunisti. Sapete chi non votare e perché…la Basilicata è senza “Speranza’’

Heimat, Blade Runner e noi tutti

In lingua tedesca il termine «Heimat» indica il paesaggio
come intima parte del territorio, come patria, abitazione, il
posto che ci accoglie e che dovremmo tutelare di più. Perché ogni paesaggio ha una sua importanza, anche quello, comescrive Piero Chiara, che era ritenuto senza storia solo perché nessuno si era mai curato di indagarne il passato…
È un input Politico (lo suggerisce Lucio Tufano) di quelli che di solito trascuriamo per non guardare chi siamo, da dove veniamo.
Le persone che si candidano e si affannano a chiedere consensi oltre il proprio narcisismo, lo tenessero presente, per il futuro.
Mentre vige un’assenza senza più alcuna empatia, come i replicanti narrati in Blade Runner da Philip Dick e mossi sullo schermo da Ridley Scott, assuefatti e comunque obbedienti.
C’è un’ignoranza primitiva, priva di parole, un silenzio mitologico che riempie gli occhi e lascia muti, interdetti. Un silenzio che attraversa le ore e che non chiede di essere capito…
Dovremmo comprendere tutti che nel profondo di ciascuno di noi vige una umanità che non è controvertibile né in vendita all’acquirente di turno, che si spaccia per operatore di sviluppo. Quel silenzio ci occorre per carpire la gioia che collega gli uomini e li affraterna.

(Armando Lostaglio)

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