mercoledì, 26 Marzo , 2025
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Pinto: Elezioni, tanta deleteria e arrogante miopia politica

Mai fasciarsi la testa prima di avercerla rotta, ma in Basilicata è stato pienamente attuato dopo le scelte e diktat romani tra i leader del Pd Elly Schlein e del M5s Giuseppe Conte, con opportunisti e teste di legno locali, che hanno scelto l’oculista dell’Azienda ospedaliera ‘’regionale’’ San Carlo Domenico Lacerenza per la candidatura a presidente alla guida del ‘’campo progressista. Leonardo Pinto, lucano arrabbiato che da sempre preferisce stare con i lupi e non con gli sciacalli, come si firma punta il dito sulle scelte sciagurate effettuate finora. Risultato scontato, visto che è in crescita il partito degli scontenti o di quelli che non andranno a votare “perché sono tutti uguali’’ e che ‘’ Da Roma hanno scelto per noi”. Prove di disgregazione regionale. Alla faccia di chi scuote i campanili. Ma quello di Roma delle sagrestie della politica dei diktat suona campane a morto, per la democrazia e per questa regione priva di autonomia decisionale da una parte e dall’altra.

LA MONTAGNA HA PARTORITO IL CANDIDATO PRESIDENTE, UN BRAVO OCULISTA PER CURARE LA MIOPIA POLITICA DI SPERANZA & C.

La farsa politica -tragicomica- andata in onda per mesi sotto la regia di Speranza, con la collaborazione di Boccia, Bubbico, De Filippo, Folino, Santarsiero, Cifarelli & C., per sostenere -ad ogni costo- Chiorazzo quale candidato Presidente, ha avuto il suo epilogo con l’individuazione del Dott.Lacerenza, primario oculista presso l’ospedale San Carlo di Potenza, quale sostituto del migliore Angelo Chiorazzo, così definito.

L’ultimo atto si è consumato con il sottofondo musicale del celebre valzer di Alessandro Morelli: Speranze Perdute; musica melodica che accompagna i danzanti verso un finale non proprio gioioso.

Le estenuanti trattative per far accettare, senza riuscirvi, la candidatura di Chiorazzo, da ultimo anche con la partecipazione dci questi (sic!), al di sopra di partiti e movimenti del frantumato campo largo, si è rivelata una buona campagna elettorale in favore di Bardi, il quale ora deve raccogliere i frutti senza fatiche.

Il metodo di tali trattative, anche in considerazione di quanto verificatosi nella direzione regionale del PD, presenti i dirigenti nazionali Baruffi e Taruffi, ha trasferito l’emergenza politica e istituzionale lucana dal centrodestra al centrosinistra. Si è riusciti cioé a fare non solo l’imprevedibile, ma anche l’impossibile.

L’ottimo oculista Lacerenza non riuscirà a curare la ipermetropia politica di Speranza, che si fa eleggere parlamentare in altre regioni perché teme le urne lucane, ministro della sanità che non si è accorto del disastro della sanità pubblica lucana.

L’ottimo Dott.Lacerenza è stato prescelto dopo che Speranza ha ripetutamente affermato convintamente che il suo delfino Chiorazzo fosse il miglior candidato possibile, cosa che ora appare poco elegante anche nei confronti dello stesso nuovo candidato Presidente. Si tratta di una bella scivolata. Forse è il caso che Speranza, come i comuni mortali, si attrezzi per non vivere esclusivamente di politica; solo così potrà avere piena contezza politica della realtà socio-economica lucana per non ripetere l’errore grossolano commesso nel ritenere Chiorazzo il miglior candidato possibile, offendendo i tanti potenziali candidati presidenti in grado di svolgere egregiamente le funzioni di Presidente della Regione, anche più del suo raccomandato. Con la sua impropria quanto inopportuna affermazione ha offeso anche me che -per storia personale e professionale- non mi ritengo affatto secondo a Chiorazzo. Così come non lo sono certamente il Dott.Alberto Iannuzzi, magistrato di lungo corso, Presidente della Corte di Appello; il Dott.Lorenzo Bochicchio, dirigente pubblico, promotore di Basilicata Casa Comune; il Dott.Rocco Paternò, Presidente dell’Ordine dei Medici di Potenza; l’Ing.Pietro De Sarlo, noto economista; e tanti altri.
Speranza, eviti per il futuro simili strafalcioni non graditi dai Lucani.

Avv.Leonardo Pinto – lucano arrabbiato che da sempre preferisce stare con i lupi e non con gli sciacalli

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