…che una piccola esperienza politica l’ha avuta nel 2015 con il comitato Matera 2020, partecipando alle elezioni primarie insieme a Raffaello De Ruggieri (1992 voti),Maria Rita Iaculli ( 1317) , Venanzia Rizzi ( 897), Massimiliano Amenta (158) e il nostro Antonio Serravezza con 95. Da allora ha appeso al chiodo ogni velleità di far politica. Ma sull’argomento ci ritorna e continua a lanciare appelli e ad allargare le braccia perchè, gratta gratta, si è fatto avanti finora ufficialmente soltanto Luca Prisco, l’imprenditore turistico noto per l’organizzazione del presepe vivente nei Sassi. E gli altri? Nel centrodestra la designazione consolidata per Piergiorgio Quarto, ma con la richiesta mai ritirata di Nicola Casino ( Forza Italia) delle elezioni primarie, e nel centrosinistra l’opportunità tutta da vedere di elezioni primarie con un paio di candidature nell’aria di Roberto Cifarelli, Vincenzo Santochirico e probabilmente di esponenti del M5S, Basilicata Casa Comune se si deciderà di passare dalle parole ai fatti. Poi la marea di liste e movimenti civici con Azione e Iv pronte a catalizzare alleanze anche con pezzi e uomini di centrodestra e centrosinistra. Serravezza traccia un identikit del nuovo sindaco, che abbia competenze e capacità di ascolto… E che possibilmente sia uno scalatore supportato da gregari che sappiano guidare la cordata. Ci vorrebbe Heidi a intonare il canto alpino dello jodel della campagna elettorale.
Serravezza ricorda e chiede un sindaco scalatore
È curioso, non mi sono mai interessato di politica, ma più ci avviciniamo alla data delle prossime votazioni amministrative e più mi sento già candidato a sindaco. Voi vi farete due risate ma è proprio così. Qualsiasi persona che incontro in città mi chiede perché non mi candido come sindaco. Beh, ogni volta, rispondo con una risata. La gente pensa che fare il sindaco sia essere solo delle brave persone, professionali che abbia esperienza internazionale. Ricordiamoci che siamo arrivati a questa scadenza elettorale dopo un comissariamento. E’ evidente la delicatezza di una interruzione traumatica del mandato ricevuto dai cittadini. Serve quindi la consapevolezza che si parte in salita. Qui ci vuole un buon scalatore e sappiamo che per raggiungere una vetta ci vogliono anche degli ottimi gregari. La parola d’ordine è apertura. A Matera c’è da sempre una qualificata attività delle professioni, del mondo dell’impresa. Sarebbe possibile, all’interno di queste categorie, individuare delle figure che si possano impegnare nel governo della città.
Da un punto di vista del futuro che possa essere utile ai cittadini, alle persone. Nello specifico serve alle esigenze, ai bisogni, alle necessità e persino alle urgenze della comunità materana. I temi centrali sono strettamente legati alla conoscenza del territorio e delle sue specificità, ma ovviamente restano centrali le tematiche a carattere generale quali l’ambiente, riconversione ecologica, qualità dei servizi, scuola e sanità. La chiave interpretativa e’: riuscire a costruire un nucleo di idee e di azioni che interpretino il sentimento diffuso della società materana. Le caratteristiche di un buon sindaco devono essere:” serietà, capacità di ascolto e visione. Ne aggiungerei una quarta, competenza.
Matera si merita un buon sindaco con capacità di ascolto, disposizione al gioco di squadra e passione da vender, per motivare chi gli sta intorno. Tre dimensioni della leadership, che non è solo autorevolezza ed attitudine decisionale ma anche etica coerenza tra il dire e il fare.
N.B La foto di apertura del servizio è tratta dalla pagina social del Cai
