giovedì, 15 Maggio , 2025
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Pd perplesso: E l’osservatorio sulle liste di attesa ?

“Ai lucani non servono annunci’’ scrivono in una nota i consiglieri regionali del Pd Piero Lacorazza, Roberto Cifarelli e Piero Marrese, dopo il decreto del Governo sull’abbattimento (tutto da vedere, in assenza di risorse finanziarie e di organici certi) delle liste di attesa e con il coinvolgimento di privati. Ed è qui il punto. Il rilancio della Sanità pubblica, strombazzato senza Speranza come abbiamo visto in seguito dopo le crepe evidenziate dall’emergenza Covid, di fatto non c’è, salvo a livello di enunciati. Il divario tra Nord( ma le contraddizioni sono anche lì e soprattutto in quelle regioni che hanno spinto per l’autonomia differenziata) e Sud resta. E in Basilicata la situazione è peggiore, a causa di un modello gestionale ‘’accentratore’’ che ha depotenziato il sistema sanitario territoriale, accresciuto il deficit e favorito la migrazione sanitaria. La situazione del Materano, che si rivolge quotidianamente, alla rete ospedaliera pugliese ne è una conferma. Dal 1 maggio il ‘’Miulli’’ di Acquaviva delle Fonti ( Bari), ospedale privato di riferimento per i materani, ha sospeso le prestazioni ‘’extraregionali’’ per aver esaurito il budget annuale. Situazione sospesa in assenza di risorse. Arriveranno dal Governo centrale?

Sanità, Consiglieri Pd: “Ai lucani non servono annunci”

Dichiarazione dei consiglieri regionali Piero Lacorazza, Roberto Cifarelli e Piero Marrese che sottolineano: “Ai Lucani servono risposte concrete”

“Non possiamo che apprezzare l’ottimismo ed il sorriso dell’assessore regionale alle Salute, Cosimo Latronico, a seguito dell’approvazione del decreto ‘Meloni’ per l’abbattimento delle liste d’attesa, pur in assenza di risorse aggiuntive. Ma l’ottimismo si scontra con una realtà ed una ragione che prendono il sopravvento poiché dopo cinque anni di governo Bardi e di maggioranza di centrodestra alla guida della Regione Basilicata la situazione è fuori controllo: non abbiamo un Piano sanitario, crescono la mobilità passiva – le lucani e i lucani che si vanno a curare fuori – e il ripiano del deficit è affidato a manovre contabili ancora non chiarite che sottraggono soldi allo sviluppo e alla transizione ecologica (compensazioni per le attività estrattive)”.

Sono le affermazioni dei consiglieri regionali del Partito democratico Lacorazza, Cifarelli e Marrese.

“L’ultima relazione sui LEA (Livelli di Essenziali di Assistenza) ci consegnano avanzamenti positivi, grazie all’impegno e al sacrificio del personale sanitario – continuano i Consiglieri – ma anche criticità allarmanti che derivano proprio dalla mancanza di scelte e di pianificazione: si rinuncia sempre più alle cure e il 118 Emergenza urgenza rischia di ridurre il livello di sicurezza dei cittadini mentre, fuori dalla legge 21/99, si spostano postazioni a ‘casa propria’, come la vicenda segnalata dello spostamento dall’area industriale della Val d’Agri nel centro abitato di Viggiano. E’ crescente – sottolineano Lacorazza, Cifarelli e Marrese – la tensione in aree territoriali perché in alcuni casi manca l’elisoccorso h24 e addirittura langue, come nel caso di Lagonegro, la prospettiva concreta dell’ospedale unico. Su questo ultimo aspetto – ricorda Lacorazza – ho chiesto che l’assessore Latronico sia audito in seconda Commissione consiliare per avere certezza delle risorse stanziate e dei tempi di progettazione e di realizzazione dell’ospedale”.

“L’assenza di un Piano – fanno rilevare i Cosiglieri regionali del Pd – amplifica scelte o non scelte che alimentano ancor di più frustrazioni tra le popolazioni locali come il caso, ancor non definito sul piano aziendale, ma sul quale stiamo riservando attenzione rispetto al monitoraggio del tavolo tecnico, delle guardie mediche cardiologiche per gli ospedali di Lagonegro, Melfi e Villa d’Agri o nei tempi biblici che si stanno impiegando per la nomina del direttore scientifico all’Ircss – Crob a Rionero. Per non parlare, poi – aggiungono – delle deficienze e dei ritardi della Regione in materia di procedure per l’accreditamento dei Servizi socio-sanitari, tanto da effettuare inutili bandi di gara e vedersi imporre il commissariamento per l’approvazione dei manuali”.

“Infine ricordiamo all’assessore Latronico – concludono i Consiglieri – che, sulle liste di attesa, il Consiglio regionale si è già pronunciato, votando la istituzione dell’Osservatorio regionale (art. 4 Legge regionale n.11 del 2018) e l’indirizzo per attuare il d.lgs 124/98 per ridurre i tempi delle liste di attesa per le erogazioni delle prestazioni”.

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