… c’è attesa per quello che deciderà di fare Azione, dopo la dura presa di posizione di Carlo Calenda e l’invito al partito della Schlein a fare una scelta https://giornalemio.it/politica/calenda-a-matera-cara-schlein-mandate-a-quel-paese-quel-cialtrone-di-conte/. Domani mattina a Potenza l’annuncio. Dovrebbe esserci trattative notturne per un rilancio o una definitiva chiusura del campo progressista, come era stato definito l’ex campo largo, che in Basilicata non è mai decollato.
Tanti gli scenari possibili. Ma con una certezza: il candidato di Basilicata Comune, Angelo Chiorazzo, che aveva fatto un passo di lato, resta al suo posto e va avanti. Del resto il Pd locale con il supporto dell’ex ministro della Sanità, Roberto Speranza, eletto per due mandati fuori dalla Basilicata, ne ha sostenuto la candidatura a presidente fino alla fine, destando apprezzamenti ma anche perplessità.
Comunque Chiorazzo va avanti, magari con un patto ”programmatico” con il partito democratico e con la scelta di una ”candidatura” civica, auspicando che non sia un rappresentante dell’Azienda ospedaliera regionale San Carlo, visto come è finita – dopo tre giorni- la candidature del buon Lacerenza, che adesso potrà dedicarsi ai suoi pazienti. Su questo piano anche Azione potrebbe convergere, ma a patto che sia un candidato dotato di esperienza e capacità amministrative…
L’ex governatore Marcello Pittella, ricordiamo, e come ha ripetuto lo stesso leader di Azione Carlo Calenda, aveva subìto il veto dei Cinque Stelle. E gli altri? Psi, Verdi- Sinistra Italiana, Europa + e via elencando? In una notte, una domenica, si può fare poco. Appello,allora, al buon senso, visto che manca meno di una settimana alla presentazione delle liste. C’è chi si è fatto avanti per una autocandidatura, come Pietro Lacorazza (Pd) e altri come l’ex presidente della giunta regionale Tonio Boccia che rilancia la candidatura di Angelo Chiorazzo. Ore nebulose che impongono di non sbagliare ancora. I Cinque stelle, a leggere le dichiarazione di Giuseppe Conte (https://giornalemio.it/politica/conte-in-basilicata-tiro-al-piccione-sul-candidato-noi-mai-con-famiglie-che-governano-da-40-anni/), sarebbero intenzionati a correre da soli e con buona pace di quanti, assiepati al centro della politica, si fidano poco delle candidature prese dalla società civile(in generale) che non hanno esperienza amministrativa.
Ha fatto altre scelte Italia Viva che, con un ”accordo programmatico” sosterrà la coalizione di centrodestra guidata dal riconfermato presidente Vito Bardi. E allora, Angelo Chiorazzo a parte, chi si candida alla guida del campo progressista o altra definizione, da camposanto a campa cavallo? Continuano a girare, a vuoto, i nomi del presidente della provincia di Matera e dell’Upi Piero Marrese, della giornalista lucana Carmen Lasorella e della sorpresa dell’ultima ora. Ci vorrebbe un Salvatore…che metta le ‘ali’ a una situazione finita nel pantano dei veti e dell’inconcludenza e con una Basilicata dell’ex centro sinistra finita alla berlina su scala nazionale. Resta, piaccia o no, una situazione che non sarebbe piaciuta ad Antonio Luongo,ex segretario del Pd, abituato a lavorare con concretezza e per tempo, quando c’erano – però- altri numeri e con un quadro politico di riferimento meno evanescente e litigioso di oggi. Domani è un altro giorno. E chissà.. che non venga fuori la ”Potenza” delle responsabilità. Ma prima le indicazioni dal tavolo o dai tavoli romani.
