Abbiamo riassunto nel titolo quanto abbiamo sentito in sala,tra simpatizzanti e curiosi, che hanno partecipato alla conferenza stampa ”allargata” alla cittadinanza per presentare l’intesa tra il candidato sindaco di Matera per il centrodestra Antonio Nicoletti e Francesco Saverio Acito, già sindaco di Matera per due mandati, che lavorerà di buon grado con l’attuale direttore generale della Fondazione Matera-Basilicata 2019 rinunciando al percorso avviato con Matera capitale e Udc. Per farla breve e, raccogliendo una delle tante battute ironiche dell’ingegner Francesco Saverio, la sfida in altezza tra i due può essere una forza per far vincere la coalizione. Quello che manca al giovane candidato, che sta lavorando di buzzo buono al programma e alle liste (compresa la sua) ma che ha svolto il ruolo di manager come direttore generale all’Apt prima e alla Fondazione Matera – Basilicata 2019 oggi, può essere compensato quanto a esperienza di gestione amministrativa,(nonostante le difficoltà siano aumentate) dall’ottuagenario Acito che ha detto (un’altra ironica battuta delle sue) di essere disposto anche a fare l’usciere… Sarebbe sprecato ed esperienza, intuizione, scelte contano eccome, se rapportato a quanto visto nel recente passato nella gestione della città. E allora carne al fuoco tanta e occorre avere le idee chiare su cosa si voglia fare con chi e come? Le volontà ci sono. Antonio Nicoletti ne farebbe una a costo zero, visto che i soldi ci sono e sono stati spesi. Riguarda la Casa delle tecnologie emergenti, della quale la città continua a sapere ben poco aldilà della ricorrente domanda sulle spese correnti riportate periodicamente nell’albo pretorio on line del Comune.
, ” Sono state comprate tante attrezzature innovative che potrebbero cambiare la vita della città, abbattendo i costi dei servizi- dice Nicoletti. Ma occorrono professionalità per gestirle a servizio della città e non solo e questo va fatto prima della scadenza dei progetti” . Bella scommessa. Ma c’è un appuntamento di respiro ”mediterraneo ed europeo”, che riguarda l’appuntamento del 2026 per Matera capitale mediterranea della cultura e del dialogo. ” E’ una bella scommessa- aggiunge Nicoletti- che stiamo portando con la Fondazione, il Comune e la Regione. Si lavora a progetti e a individuazione delle risorse. E’ una opportunità da non perdere, auspicando che gli effetti dei conflitti in corso cessino e che si possa gettare ponti di dialogo. Continuo a lavorare in Fondazione, come direttore generale.Non ci sono incompatibilità. Se dovessi essere eletto sindaco di Matera mi dimetterò”. Nicoletti tira dritto con un compagno di viaggio dinamico come Saverio Acito che ha fatto notare come ”due sia meglio di uno” e ha incuriosito l’uditorio e il tavolo della ”’politica” con l’annuncio di avere un’amante…E’ Matera naturalmente. Buon lavoro a entrambi. Matera ha bisogno di stabilità, coerenza e di fatti.
E sostegno al percorso e alla nuova alleanza è venuto dalla coordinatrice regionale di Forza Italia, Maria Elisabetta Alberti Casellati, dal coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Piergiorgio Quarto, dal segretario regionale della Lega, Pasquale Pepe e dal facente funzioni segretario regionale facente funzioni dell’ UDC, Carmela Iannella. Ulteriore sostegno è venuto da altri rappresentanti politici presenti in sala, che potrebbero presentare delle liste a sostegno di Antonio Nicoletti, come Pasquale Di Lorenzo per la lista “Io Sud” e Francesco Lisurici per Noi Moderati.
