Il bando per la revisione, in italiano, o se siete esterofili ”remake o maquillage”,sul logo di ” Matera 2019” è stato pubblicato e farà il suo corso, ma le polemiche e le prese di posizioni perchè si faccia marcia indietro non si smorzano. Eppure era tutto deciso, scritto e annunciato da tempo…
Il sindaco, Raffaello De Ruggieri, chiamato in campo da più parti a cominciare dall’intervento di ieri del senatore Tito Di Maggio, non ci sta e invita a volare alto. E in una nota, che fa riferimento a recenti e proficui incontri in terra emiliana invita a lavorare per la città.
“…A volare alto – afferma De Ruggieri- e a non rincorrere coloro che, perduta democraticamente la guida municipale si configurano come dilettanti allo sbaraglio perché protagonisti di scelte statutarie sbagliate. Rimane quindi fermo questo concetto: il sindaco di Matera ha sempre intravisto la indeguatezza della Fondazione come strumento operativo, ha registrato la propria assoluta incompatibilità nel ruolo di presidente e ha doverosamente formalizzato le dimissioni da rappresentante legale della Fondazione che anche nel nuovo Statuto rimane ferma nella dizione Matera-Basilicata 2019, a testimoniare il valore lucano e regionale della ottenuta designazione europea. Il ribollir dei tini di carducciana memoria è destinato a spegnersi – conclude il sindaco – perché, come è noto, rappresentano sterili sussurri fuori stagione”.
Carducci? Se si rispondesse con citazione pascoliane, foscoliane o dantesche il festival letterario per Matera 2019 sarebbere pronto e assicurato. De Ruggieri che è stato a Parma, luogo di verdiana memoria e non solo, ha comunque replicato alle polemiche di questi giorni contrapponendo ai proficui risultati ottenuti in altri contesti.
“Mentre qualcuno -aggiunge il Sindaco –allaccia alleanze nazionali per riaffermare e rafforzare il ruolo della città, altri pestano acqua nel mortaio non avendo utili energie propositive. Sono stato due giorni ospite della comunità parmense, senza alcun onere per il Comune di Matera, allacciando positive relazioni con l’Accademia Barilla, con il gotha dell’editoria italiana (Franco Maria Ricci), con le strutture culturali di Parma promuovendo la costituzione dell’Associazione lucana di Parma. Mentre si opera sui livelli della qualità e dei progetti, come la riproposizione mondiale delle opere dei musicisti lucani (Duni, Trabaci, Mazzone, Gesualdo da Venosa, ecc) la città nuota nella sterile polemica del ritorno inesistente di una egemonia regionale e nel panico per aver smarrito per strada il valore identitario del simbolo di Matera 2019”.
E qui giungono le stoccate a quanti avrebbero ispirato ( e poi condiviso?) lo Statuto definito illegittimo della Fondazione e sostenuto il direttore generale Paolo Verri. De Ruggieri si è tolto qualche sassolino dalla scarpa o siamo appena agli inizi?
” Ciò che stupisce -scrive ancora De Ruggieri- è che il cinismo suicida di tali critiche provenga da coloro che sono stati gli ispiratori dello Statuto illegittimo della Fondazione Matera 2019 e sostenitori pervicaci del suo direttore generale, ispiratore della scelta di sostituire il marchio della manifestazione, che rimane scelta tecnica e non già politica! A costoro – aggiunge il sindaco – voglio comunicare che sin dall’origine, il sindaco di Matera era incompatibile nella carica di presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019 perché, ai sensi dell’art.13 del Decreto legislativo 8 aprile 2013 n. 39 – norme Cantone sull’anticorruzione – la incompatibilità è assoluta e inevadibile. Di qui la necessità di una rivisitazione dello Statuto della Fondazione la cui denominazione rimane Matera-Basilicata 2019”.
Dall’amaro sfogo,senza peli sulla lingua o quasi, all’apertura e a una proposta.
“E’ mia intenzione– conclude il sindaco- proporre al nuovo Consiglio di amministrazione la costituzione di un organismo istituzionale di confronto con l’associazionismo culturale tutto, non solo con una parte di esso. Un Forum delle associazioni che possa fare da interlocutore e da aggregatore di esigenze, assemblea contultiva e operativa per l’accompagnamento dei processi culturali e della progettualità di Matera 2019. La mia proposta è che ad attivare questo luogo di confronto democratico sia l’associazione Matera 2019, che per prima ha saputo proporre, con lungimiranza e coraggio, la candidatura della nostra città a questo prestigioso traguardo”.
Stiamo sereni? Forse in piazza, se non pioverà, il flash mob coinvolgerà un po’ di gente in esercizi di Fondazione o di Rifondazione, magari diretti in pellegrinaggio a piedi (naturalmente) al Santuario di Picciano per rifletterci sù e rasserenare gli animi.
