L’Associazione di Promozione Sociale “Fatti Non Foste” di Montescaglioso (MT) ha organizzato, presso la propria sede, un incontro con i soci. Il tema affrontato ha riguardato l’Autonomia Differenziata; all’incontro ha preso parte, in qualità di relatore, il sen. Filippo Bubbico. Notevole e qualificato il curriculum vitae del politico ed architetto montese: presidente della Regione Basilicata dal 2000 al 2005; presidente del Consiglio regionale della Basilicata dal 2005 al 2006; Sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo Economico nel governo Prodi II; senatore della Repubblica per le legislature XV, XVI e XVII, nel corso delle quali ha ricoperto vari incarichi parlamentari. E’ stato, inoltre, viceministro dell’Interno dal 2013 al 2017 nei governi Letta e Renzi. Tra i suoi incarichi politici anche quello di sindaco di Montescaglioso (MT) nel 1980. L’incontro è stato aperto dal saluto del presidente del sodalizio montese, il dr. Angelo Andriulli, che ha introdotto la tematica e ringraziato Bubbico per la presenza e adesione all’iniziativa.
Il politico montese ha ricordato le varie tappe legislative che, di fatto, hanno preceduto la prossima promulgazione della legge sull’Autonomia Differenziata. Preziosa la sua testimonianza, vissuta in prima persona, relativa alle varie discussioni. Nel corso dell’incontro è stato sottolineato l’impatto sociale che la legge avrà sul vivere e comportamento sociale. Bubbico si è soffermato su due considerazioni: la modifica al titolo V della Costituzione è stata proposta e voluta dal governo Amato all’inizio degli anni 2000, nel tentativo, risultato poi vano, di contrastare la spinta secessionistica della Lega, partito politico a quel tempo dominante la scena politica in varie regioni italiane. A tal proposito rimane ancora da comprendere la scelta autonomistica operata da una Regione dalla forte tradizione politica di sinistra come la Emilia-Romagna; a tale richiesta si sono accodate altre Regioni centro-meridionali, Basilicata inclusa. Tra le regioni meridionali solo l’attuale Governatore della Regione Calabria, di recente, ha espresso forte perplessità sulle ricadute economiche che una tale legge determinerà nelle regioni meridionali. Un altro aspetto evidenziato ha riguardato la proposta politica avanzata dalla Lega per reazione, quasi epidermica, all’endemico fallimento delle politiche assistenzialistiche poste in essere dall’Unità d’Italia ai nostri giorni. La scarsa efficienza della Pubblica Amministrazione nel Centro-Sud della Nazione Italia ha comportato sperperi economici, lentezze nei processi decisionali e incancrenirsi dei problemi alla ricerca di soluzione. L’Autonomia Differenziata potrebbe costituire un’occasione da non trascurare, qualora la classe politica dirigente abbandonasse i toni demagogici e la visione a corto raggio, per assurgere al ruolo di classe dirigente che prenda in mano le prospettive future del paese. L’intero apparato amministrativo deve acquisire rapidità di decisione ed efficienza disinteressata, senza indulgere a compromissioni e collusioni. Bubbico, nella sua relazione, ha evidenziato e ribadito che la colpa della situazione pietosa nella quale versa l’amministrazione statale nelle aree meridionali è da addebitare alla propria classe politica e cittadini; tale situazione porterà a difficili conseguenze. Nel corso dell’incontro, da parte del pubblico, è giunta la diretta testimonianza di episodi di parassitismo, inefficienza e prevalenza del “particulare” avvenuti nella pubblica amministrazione delle regioni settentrionali, con relativo sentimento di profonda amarezza sulle prospettive future della nostra nazione.
Nel corso della relazione l’ex governatore lucano ha evidenziato che i risultati macroeconomici e sociali della Regione Basilicata sono stati frutto di amministrazione eticamente chiara, che ha avuto quale obiettivo l’interesse generale e l’adozione di criteri di meritocrazia, a dimostrazione che rettitudine e lungimiranza politica riescono ad orientare gli eventi verso il meglio. Nell’occasione Filippo Bubbico ha citato, inevitabilmente, i punti di forza del suo governo della Basilicata. Tra le opere realizzate ha menzionato l’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera; il computer in ogni famiglia; le royalties contrattate con le industrie estrattive di petrolio; i programmi di screening oncologici; la compartecipazione della Regione Puglia alle spese per l’approvvigionamento idrico. Allo stesso tempo ha fatto riferimento anche ad alcuni progetti che hanno incontrato ostacoli: un progetto incentrato su Maratea (PZ) come centrale per i pagamenti statali di 3 regioni (Basilicata, Campania e Calabria) che avrebbe condotto all’occupazione di diverse professionalità; la chiusura di alcuni Ospedali di piccole dimensioni (come quello di Tinchi, distante solo 15’ da quello di Policoro) con potenziamento di quest’ultimo; l’accorpamento della stazione dei Carabinieri di Scanzano Jonico (MT) con quello di Policoro (MT) che avrebbe assicurato maggiore efficienza nel controllo del territorio. Nelle conclusioni ha lamentato il profondo deterioramento del tessuto sociale regionale, da imputare ad una classe politica rivelatasi “inetta e incompetente”, estranea alla Regione ed imposta dalle autorità centrali. Ha ancora evidenziato come ci sia un vuoto di discussione sulle varie scelte politiche, causato, essenzialmente, dal venir meno degli spazi nei quali tale discussione poteva essere posta in atto, come le sedi di partito e gli oratori ecclesiastici. Queste sedi dove si formava la coscienza civica dei cittadini sono assenti e sostituite dalla massificazione di massa dell’informazione mediatica e di chi ne controlla i meccanismi. La formazione delle coscienze è ormai appannaggio dei social, che non consentono contrapposizione di idee. Ha, infine, segnalato come elemento di speranza il mondo dell’associazionismo e l’associazione “Fatti Non Foste” in particolare, alla quale ha raccomandato di aprirsi, ancora di più, alla società civile. All’intervento del senatore Bubbico sono seguiti i commenti e gli interrogativi che i soci hanno voluto porgli, esprimendo l’augurio che la sua lunga e meritoria attività politica possano ancora servire ad illustrare alcuni nodi della politica italiana. “Fatti Non Foste” gli riconosce l’ampio bagaglio di conoscenza politica e la capacità di aver governato la Regione Basilicata in modo valido, tanto da aver lasciato un segno duraturo nella memoria dei cittadini lucani. Auspica, inoltre, una costante presenza di Filippo Bubbico nell’Associazione, al fine di rendere più motivata la vita a Montescaglioso.
Iscritto dal 28.02.2001 all’Ordine dei Giornalisti di Basilicata, El. Pubblicisti; Dr. Magistrale in Nuove Tecnologie per la Storia e i Beni Culturali (Facoltà di Lettere e Filosofia) c/o l’Università degli Studi della Basilicata; docente di italiano, Storia, Geografia e Ed. Civica nella Scuola Secondaria di I e II grado. Dal 1998 al 2011 corrispondente giornalistico per due quotidiani a diffusione regionale; ho, inoltre, svolto attività di Ufficio Stampa per il Comune di Montescaglioso (MT). Autore dei romanzi, editi da Youcanprint Spa: “Che caldo quella notte…” (2017); “La via del suo destino”(2022).