…La cartomante della festa della Bruna l’aveva previsto: Tortorelli diventerà presidente del consiglio comunale di Matera alla terza votazione, quando basteranno i voti della maggioranza che ha eletto sindaco Raffaele De Ruggieri.
Infatti, nelle due votazioni che si sono svolte, nella prima riunione del Consiglio comunale di Matera eletto lo scorso 14 giugno dopo il ballottaggio, non è stato raggiunto il quorum per l’elezione del presidente dell’assemblea: una terza votazione è prevista per la prossima seduta, il 6 luglio.
La riunione del Consiglio – presieduta dalla consigliera “anziana”, Annunziata Antezza (Pd), la più votata e giunta con oltre mezz’ora di ritardo all’Auditorium- si è aperta con la convalida dei consiglieri, che da 40 sono passati a 32.
La maggioranza ha votato, in maniera compatta, per AngeloTortorelli alla presidenza del Consiglio, che ha ottenuto 21 voti, quindi non raggiungendo il quorum dei 2/3 necessario per l’elezione nelle prime due votazioni.
Il consigliere del M5S, Antonio Materdomini, ha dichiarato di aver votato scheda bianca. L’ex sindaco, Salvatore Adduce (Pd), invece, aveva annunciato che i rappresentanti della coalizione di centrosinistra che lo ha sostenuto durante la campagna elettorale non avrebbero partecipato al voto “per rispettare l’autonomia della maggioranza. “Abbiamo comunque apprezzato la proposta fatta nei giorni scorsi dal sindaco sulla possibilità di una mia elezione – ha aggiunto Adduce – a presidente del Consiglio, che però non si è concretizzata“.
La carta del cavaliere errante dei Tarocchi che indicava una possibile investitura di Salvatore Adduce, sindaco uscente, nella massima carica consiliare era passata al trotto… nei giorni scorsi ed è stata subito archiviata perché non c’erano volontà e condizioni per portarla avanti. Del resto hanno pesato gli aspri scontri sul piano personale della campagna elettorale, la eterogeneità delle singole coalizioni, i veti delle presenze trasversali che hanno i piedi da una parte e la bandiera dall’altra in vista di riposizionamenti futuri.
Un atto di disponibilità avanzato dall’avvocato Raffaele De Ruggieri per dare discontinuità alle scelte del passato, quando i partiti vincitori ricoprivano tutte le cariche di prestigio, lasciando alle opposizioni le presidenze delle commissione bilancio e urbanistica. E’ su questa ‘’avance’’ che si sono innestate dichiarazioni e prese di posizioni per mettere a nudo strategie, pecche, responsabilità vecchie e nuove. L’ex sindaco Salvatore Adduce ha citato numeri e disposizioni della legge del maggioritario, con una dichiarazione di non voler interferire nella autonomia delle scelte della maggioranza con conseguente coalizione di centrosinistra di non partecipazione al voto, beccandosi alcune ingenerosi epiteti dal pubblico come: ”Vergogna e Andate a zappare!’’
Una posizione interpretata come un gesto di irresponsabilità, evidenziata dall’intervento del consigliere Michele Lamacchia (Psi), esponente di centrosinistra ma della coalizione di maggioranza Di Ruggieri, che ha giudicato ‘’pretestuosa’’ la decisione della minoranza di non partecipare al voto e questo per quanto accaduto in passato, con la lunga transizione che portò alla nomina definitiva del presidente del consiglio Brunella Massenzio dopo una fase iniziale guidata da Nunzia Antezza. ‘’Un comportamento il vostro –ha detto Lamacchia, che ha ripetuto più volte di non voler alimentare polemiche – che depone male per il futuro’’.
Poi le lunghe operazioni di voto a scrutinio segreto e l’avvio della seconda votazione, anticipata da una dichiarazione di voto del consigliere Michele Casino (Forza Matera) che, dopo aver invitato tutti a lavorare per la città, si è rivolto a Salvatore Adduce dicendogli di ‘’non perdere tempo e a non farne perdere alla città …annunciando di voler rinunciare al gettone di presenza’’.
Fuoco alle polveri e il ‘’senatore’’ Salvatore Adduce ha risposto da par suo, ricordando numeri e procedure che portano al voto per la presidenza del consiglio e chiedendo alla maggioranza ‘’perché non abbia fatto chiarezza‘’ con una richiesta esplicita a votare per Angelo Tortorelli. Un intervento ‘’forte’’ che ha portato ancora una volta il pubblico di fede deruggieriana a rumoreggiare e lo stesso Adduce a chiedere di abbassare i toni da ‘’clima da stadio’’.
E si è fatta sentire anche la consigliera anziana Nunzia Antezza, che ha paventato l’ipotesi – con il perdurare delle intemperanze- di far sgomberare l’aula.
A scaldare il clima ci ha pensato il consigliere Pd, Giovanni Scarola, che ha osservato come la ‘’proposta del sindaco De Ruggieri avanzata ad Adduce non sia stata sostenuta dalla sua maggioranza. Un brutto inizio di legislatura –ha commentato- perché così il sindaco sarà ostaggio della maggioranza’’ ricordando l’esperienza dell’ex sindaco Emilio Nicola Buccico.
Finita? Macchè! Dopo il secondo e inutile scrutinio, punto e daccapo.
Tocca al consigliere Angelo Bianco, avvocato ed esponente di “Matera Si muove”, della coalizione di De Ruggieri, proporre- dopo che la presidente Nunzia Antezza ha letto i risultati e annunciato l’aggiornamento dei lavori ad altra data- di convocare il consiglio al 6 luglio, non prima di aver puntualizzato sulle difficoltà della passata amministrazione nella elezione della presidenza consiliare.
Controreplica, preceduta dai rumors della sala, affidata all’ex sindaco Salvatore Adduce, che ha invitato ad attivare un ‘’corso accelerato di rispetto democratico…’’ Da qui lo snocciolamento delle date che portarono la sua maggioranza ad annunciare da subito la giunta e successivamente la presidenza del consiglio.’’ Il sindaco –ha detto Adduce – sarebbe dovuto venire già qui presentando la sua giunta…Non mi pare che ci siamo’’.
L’ultima replica al consigliere Toto Augusto (Forza Matera) che ha ricordato come la prima giunta Adduce ebbe vita breve, tanto da procedere a un rimpasto. Applausi…e poi a casa a mezzogiorno in punto.
Restano gli applausi, di tutti all’insegna del buon lavoro, ribaditi comunque nei diversi interventi, che erano seguiti.
In seguito c’è stato al giuramento del sindaco, Raffaello De Ruggieri, visibilmente commosso, il quale ha ringraziato i consiglieri e gli altri candidati alla carica di primo cittadino con cui si è sfidato nelle recenti consultazioni. “Senza partecipazione – ha evidenziato il sindaco – non si governa: dobbiamo acquisire una più convincente realtà di governo. Invitiamo la comunità a partecipare: tutti dobbiamo essere sindaco di questa città“.
Un invito a cambiare musica e spartito, come la prima seduta consiliare all’auditorium musicale ‘’Roberto Gervasio” imponeva. Se ne riparlerà nella tradizionale sala consiliare ‘’Pier Paolo Pasolini’’ dedicata al regista de ‘’Il Vangelo secondo Matteo’’ : dal Calvario alla Resurrezione con il nuovo presidente del consiglio e con gli ‘’apostoli’’ della giunta De Ruggieri
AVEVAMO APPENA PUBBLICATO QUESTO ARTICOLO CHE CI E’ GIUNTO IL SEGUENTE COMUNICATO STAMPA A FIRMA DEI CONSIGLIERI DI MINORANZA DEL CENTRO SINISTRA :
“Nella seduta di insediamento del nuovo Consiglio Comunale di Matera l’avv. De Ruggieri non è riuscito a compiere l’unico atto che appartiene alle esclusive prerogative del Sindaco, nominare la Giunta Comunale. Abbiamo ricordato che 5 anni fa proprio nella seduta di insediamento annunciammo la nomina della Giunta dando alla città il governo cittadino, rompendo i vecchi schemi legati a lunghe e defatiganti trattative anche a costo di qualche difficoltà politica. Mettemmo al primo posto l’interesse e il bene della città. Al contrario dopo due mesi di roboanti annunci di improbabili rivoluzioni e dopo oltre due settimane dal voto, Matera non ha il suo governo che affronti le questioni e mandi avanti le attività e i tanti progetti che sono in cantiere e che abbiamo lasciato come ricca eredità alla nuova amministrazione.
Non era difficile prevedere tutto questo considerata la composita compagnia che ha portato De Ruggieri a diventare sindaco di Matera.
Quanto al Presidente del Consiglio Comunale, la maggioranza era consapevole che per eleggerlo alla prima votazione era necessario ricercare una pur minima convergenza con la minoranza. L’avv. De Ruggieri ha provato a rompere gli schemi tradizionali proponendo di affidare ad un nostro rappresentante la guida dell’assemblea, ma la sua maggioranza gli ha dato subito lo stop. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Se la coalizione che ha vinto le elezioni presentandosi come portatrice di grandi novità rimane sin dal primo momento imbrigliata nei riti della vecchia politica la città rischia di pagare prezzi esorbitanti. Gli unici a goderne saranno i signori camuffati di civismo che hanno voluto interrompere a tutti i costi l’opera realizzata negli ultimi anni.
Tuttavia, ci aspettiamo che proprio il nuovo Sindaco assuma con coraggio e saggezza la guida della città senza sottostare alle pressioni di singoli e gruppi che rischiano di compromettere il cammino che da alcuni anni la città ha intrapreso e che le ha consentito di divenire un modello nel Mezzogiorno e in Italia. De Ruggieri se lo può permettere anche per la sua lunghissima esperienza politica e civile”.
I consiglieri comunali del centrosinistra