A parlarne era stato il consigliere regionale Roberto Cifarelli con la nota, pubblicata da Vito Bubbico, ” Matera 2019 , non una parentesi ma un motore di cambiamento da riavviare” https://giornalemio.it/politica/matera-2019-non-una-parentesi-ma-un-motore-di-cambiamento-da-riavviare/, e con un invito – fatto proprio dal segretario di circolo di Matera, Luigi Gravela- a organizzare un ‘sit in” in piazza San Rocco. Il luogo dove otto anni prima ii materani in primis, gli irriducibili del comitato organizzatore poi Fondazione, politici e rappresentanti del mondo imprenditoriale. avevano esultato all’annuncio dato dal ministro della Cultura e del Turismo, Dario Franceschini, che Matera era ” capitale europea della cultura 2019”. Tutti a saltare sul carro del successo, alcuni dei quali l’avevano osteggiata, fino al raggiungimento di un obiettivo irripetibile. Quello che è successo , tra silenzi e tanti ”si vedrà”, è storia d’oggi. Dopo lo spegnimento dei riflettori, nonostante l’esortazione dell’ex presidente del Parlamento Europeo, Davide Sassoli, a farsi avanti con progetti per ”continuare”. Non si è fatto nulla. La Regione, azionista di maggioranza della Fondazione, ha imboccato la strada della normalizzazione e dell’accentramento. Il Pd che tra tante volontà. ma anche sofferenze, e colpi bassi periodici spinse per portare avanti quel progetto, si è ritrovato proprio il 17 ottobre, alle 17.58, in piazza San Rocco con quanti- pochi per la verità- hanno voluto protestare e ricordare. All’0mbra, si fa per dire, di un albero di carrube…di ”fascnedd” come si dice in dialetto materano, che ha anche un significato da resa dei conti. E più di qualcuno, per l’immobilismo procurato a ” Matera 2019” che continua a essere un brand dal valore internazionale, meriterebbe una doppia razione di fascnedd…nella pubblica piazza.
Ci ha pensato l’ex presidente della Fondazione Salvatore Adduce, che ha ricordato quanto fatto con il comitato dal 2010 in poi insieme a Paolo Verri e a tanti altri, rincarare la dose del ” J’accuse”. Un Salvatore, per dirla tutta, che voleva le catene ( termine dialettale efficace) per aver puntato il dito contro i malfattori di un tentato omicidio…di un bambino di 8 anni. ” Giusto il sit-in, la protesta -ha detto Adduce- come si sta facendo a Roma davanti all’ambasciata russa per la guerra in Ucraina. Qui parliamo di un tentato omicidio a opera di un gruppo di malfattori che da anni calpesta le terre della Basilicata, che vuole uccidere un bambin di otto anni. E’ Matera 2019. Hanno covato la vendetta dal primo momento contro una città e contro una classe dirigente, che voleva raggiungere un risultato che non era a portata d mano. Hanno covato vendetta -ha aggiunto- aspettando la conclusione di Matera 2019. Malfattori che erano in prima fila, perchè Matera era il gioiello di questa terra e dell’Europa, perchè mostrò all’Unione cosa si poteva fare in luoghi difficili come la Basilicata. Chiuso l’anno da Capitale europea della cultura hanno lasciato morire Matera 2019 e Matera, ma su sulla città non possono far nulla visto che quello che è stato fatto ha accresciuto attenzione e presenze su una realtà e su una esperienza che restano uniche”.
Salvatore si è tolto più di un sasso dalle scarpe, pur auspicando-come hanno detto altri intervenuti- che qualcosa cambi ( il comitato di indirizzo dovrà approvare il nuovo Statuto), ma continuando a vigilare affinchè non si smantelli o si depotenzi quella esperienza. Il Pd, intanto, come ha annunciato Francesco Bianchi, ci tiene alla coerenza e ad altre battaglie come quelle sulle pari opportunità. l’inclusione sul razzismo. Il capogruppo in consiglio comunale, Carmine Alba, proporrà un ordine del giorno per proporre la cittadinanza onoraria alla pallavolista azzurra Paolo Egonu, vittima- e non è la sola- di un episodio di razzismo. E in questo campo c’è tanto da fare quanto a formazione e cultura dell’inclusione. Matera, ricordiamo ha celebrato la scorsa estate il 30 anni del primo scudetto della Pvf, dove hanno militato anche atlete di altri Paesi, che hanno lasciato un ottimo ricordo, stima e amicizia.
