Il risultato che è emerso dalle urne della città dei sassi non ha riservato sorprese rispetto a quanto era prevedibile (scriviamo con i risultati del Ministero relativi a 55 seggi su 62).
Nessun candidato e gruppo di liste che supera il 50% e così, sebbene la città non abbia ancora la sua nuova amministrazione per cui servirà un supplemento di lavoro di due settimane, almeno è stato scongiurato il pericolo “anatra zoppa” (maggioranza consiliare di un colore e sindaco di altro colore al ballottaggio) come a Potenza.
Nessuna sorpresa nemmeno per quanto riguarda i rinviati ai tempi supplementari : Adduce e De Ruggieri! Anche questo ampiamente previsto.
E nessuna sorpresa nemmeno sull’appeal dei candidati sindaco rispetto alle proprie liste! Infatti, mentre tutti gli altri cinque competitor (esattamente come 5 anni fa quando erano pure in sei a contendersi la poltrona di Sindaco) hanno conseguito un risultato personale superiore (in voti e percentuali) rispetto alle liste che li sostenevano, solo il Sindaco uscente –al contrario- ha registrato un consenso personale inferiore a quello del totale delle proprie liste. Segno che il voto disgiunto è stato penalizzante solo per lui.
Anche questo un “déjà vu” come 5 anni fa quando per Adduce ci fu ancora una tale forbice che lo costrinse al ballottaggio nonostante le proprie liste avessero superate al primo turno il 50% dei voti per poi spuntarla al fotofinish quindici giorni dopo con Tosto che aveva conseguito al primo turno solo il 26,23%.
Di diverso per Adduce c’è che la volta scorsa aveva conseguito il 48,46% e poi al ballottaggio vinse con il 50,31% mentre ora parte dal 40,28% per cui il recupero dovrà essere molto più sostanzioso per il raggiungimento della metà più uno. Impresa che appare più ardua tenuto conto che le liste a proprio sostegno questa volta si sono fermate al 46,50%.
Di diverso c’è anche che il competitor attuale nel ballottaggio, De Ruggieri, parte da una base molto più ampia (35,84%) rispetto a quello dell’avversario di 5 anni fa, con una distanza per nulla impossibile da rimontare.
Insomma, per il Sindaco uscente sembrerebbe che “la vittoria Matera 2019” non abbia prodotto quell’effetto traino che forse ci si aspettava. A meno che questo non sia stato annullato da qualche manina subdola pseudo amica che Adduce ha detto di sostenerlo ma solo all’apparenza e che ora bisogna capire fino a che punto porterà il proprio gioco.
Una cosa è certa: se l’altra volta la partita per Adduce fu difficile questa volta si presenta molto più ardua. Non impossibile, ma questo non dipende però da lui, piuttosto da chi ha già pianificato i propri interessi ritagliandosi un ruolo di ago della bilancia, magari stando comodamente indisturbato un piede di qua e uno di la.
Il ballottaggio è sempre un’altra storia? Certo.
Con i circa 700 candidati fuori gioco e non più motivati dalla elezione che avranno, prevedibilmente, un pò di difficoltà a mobilitare parenti ed amici. Con le carte che si rimescolano e i riposizionamenti prima drasticamente esclusi che potranno concretizzarsi a favore dell’uno o dell’altro contendente. Staremo a vedere quanta coerenza rimarrà per strada in queste due settimane. E se persino qualche altro assessore regionale spunterà alla bisogna dal cilindro. Non dovremo aspettare molto.
Al momento non è possibile fare un primo punto sul peso delle liste e sui candidati eletti nella città! Lo rinviamo ad altro momento.
In merito al PD rileviamo che ad Irsina il PD ufficiale è stato battuto da quello ufficioso di Amenta e Achille Spada(tutto ok?)! Ed è stato battuto anche a Salandra con il buon Geppino! In genere, in tutta la penisola (alle regionali) il PD a trazione renziana registra risultati modesti.
Che sia colpa di questo voler essere tutto e niente allo stesso tempo?
Chissà cosa ne pensano i teorici del “partito plastilina”.
E’ significativo a livello nazionale come, appena finiti gli effetti speciali dei fuochi d’artificio renziani, riemerga la considerazione dell’elettorato per l’M5S e persino (purtroppo) per l’altro Matteo (tranne che a Matera fortunatamente).

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