martedì, 29 Aprile , 2025
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MAREMMA MAIALA

Maremma maiala!” sarà stata l’imprecazione più ispirata di Gotor, Migliavacca e del resto della minoranza dem nell’assistere al duetto a distanza andato in scena in TV, domenica scorsa tra i toscanacci Denis & Matteo.

Renzi che chiama da RAI 3, dinanzi all’Annunziata e Verdini che risponde da SkyTG24, dinanzi a Latella…..addirittura cantando che… quella “lontananza” (virtuale) faceva rima con la “maggioranza” (quella di Matteo altrettanto virtuale) sempre più simile al vento…e che per questo “rischia di finire in Migliavacca” (senatore PD), quando Gotor (altro senatore PD) si sveglia e s’incazza”!

Quirinale: Renzi ad assemblea deputati,alle 9,30 con senatoridownload

Imprecazione per altro azzeccata non solo per la toscanità dei due “provocatori”, ma anche perché “MaiAla” sarebbe l’atroce acronimo del potenziale gruppo alla Camera di Denis Verdini che verrebbe fuori dalla fusione tra il Movimento Autonomo degli Italiani all’Estero e l’Ala, Alleanza liberalpopolare per le autonomie, ossia il gruppo dello stesso Verdini al Senato.

Della serie la realtà è molto più bizzarra della fantasia.

Ed hanno davvero di che imprecare gli esponenti della vecchia “ditta” di bersaniana memoria, considerato che il Denis ha spiegato che il suo apporto “costituente” (e quello dei suoi amici transfughi da Forza Italia) sarà indispensabile al PD sia ora che per il futuro (riforma giustizia, etc.).

Insomma, lui con i suoi, più gli alfaniani e quant’altro si aggregherà al carro del costituendo Partito della nazione, stanno per fare come quei ricci che si gonfiano, si gonfiano, fino a cacciarli fuori. Minoranza avvisata…..

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E non provino ad intimorirlo perché il sempre Verdini,  alle bordate dei leghisti e 5 Stelle, o -come ha detto lui stesso a Repubblica- ai: “molti che nel Pd mi descrivono come se fossi Satana….”, come risponde? Se ricevo attacchi e insulti me ne frego…”.

Sempre lui che, in una saletta riservata di un noto ristorante del centro romano, davanti ai commensali più fedeli –parlando dei senatori da adescare- sembra abbia detto: “Tutti mi chiedono cosa ci guadagnano a venire con me. Gli rispondo che sono il taxi. Vuoi rimanere al potere? Solo io ti conduco in dieci minuti da Berlusconi a Matteo“.

Una pratica -questa dell’ex commerciante di carni- già ampiamente collaudata con la categoria (sempre più ricca) dei transfughi, quando li portava in dote ad Arcore. Ora, in fondo. è cambiato solo “l’utilizzatore finale”.

Voltagabbana d’Italia, unitevi!… Suvvia che si parte…..

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Maledetti toscani”, immaginiamo verrà ancora da dire (sempre ai bistrattati componenti della minoranza Dem), prendendolo in prestito da Curzio Malaparte che non a caso li ha definiti: “il solo, fra tutti i popoli, italiani e stranieri, che abbia con l’inferno continui e familiari rapporti”.

Appare luciferina, infatti, anche l’uscita in tandem di domenica pomeriggio in TV, non proprio del tutto casuale.

Almeno a giudicare da quanto riferito da Affaritaliani.it secondo cui l’uscita sarebbe stata concordata tra i due toscanacci per piazzare un uno-due definitivo (Renzi a dire che “chi vota le riforme aiuta l’Italia” e Verdini a sottolineare “senza di noi non c’è maggioranza al Senato“) alla minoranza dem.

Per dire ancora una volta: noi siamo noi e voi non siete un cavolo!

La direzione di marcia è quella che porta dritti  alla trasformazione del Partito Democratico in Partito della Nazione (un partito centrista, una Dc 2.0 non di stretta ispirazione cattolica, che isoli la sinistra radicale da un lato e un Centrodestra egemonizzato da Salvini dall’altro).

E non è da ascrivere alla fantapolitica l’ipotesi che tutto ciò sia favorito dallo stesso ex cavaliere che mal digerisce l’ipotesi di una leadership del leader della Lega sul centro-destra, oltre che essere sollecitato insistentemente in tal senso dal partito “Mediaset” (Letta, Confalonieri e prole) ai quali la stabilità di questo progetto centrista piace molto.

E’ probabile che alla “fantapolitica” ascriva una tal ipotesi il pensiero dubbioso-consolatorio di Gotor & C , anche se qualche sospetto li deve prende ogni tanto, magari con l’incubo ricorrente del trio “Renzi, Lotti e Verdini” che intonano in coro il ritornello della canzone di Odardo Spadaro: «Il cappello di paglia di Firenze / è proprio adatto per tutte le evenienze / Per parlarsi, per amarsi, per baciarsi impunemente /sotto il naso della gente. Perciò la serie delle confidenze / finisce col bacione di Firenze».

verdini e lotti

Vito Bubbico
Vito Bubbico
Iscritto all'albo dei giornalisti della Basilicata.
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1 commento

  1. Le coppie celebri… Denis&Voltagabbana. Roba da ” Vernacoliere”
    E né possiamo dire di essere la frutta…hanno rubato anche i succhi
    della democrazia.

    Si va in piazza de’ Miracoli…Franco

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