“Mentre il governo regionale annuncia il parere favorevole all’attivazione, a decorrere dall’anno accademico 2021/2022, del corso di laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia presso l’Università degli studi della Basilicata, c’è una grande incompiuta del mondo universitario che attende di conoscere il suo destino: lo “Studentato” UNIBAS di Matera.”
E’ quanto ricordano in una nota i consiglieri regionali del M5S Carmela Carlucci, Gianni Leggieri e Gianni Perrino, i quali aggiungono:
“Si sono sprecati gli annunci da quell’ormai lontano 2007, anno in cui la Regione Basilicata approvava il progetto definitivo relativo ai “lavori di recupero e di ristrutturazione del 2° Padiglione dell’ex Ospedale Civile di Matera per la realizzazione di residenze per studenti universitari” (Studentato UNIBAS di Matera).
Il 15 novembre 2018, l’Ufficio Stampa della Giunta regionale comunicava l’effettuazione di sopralluogo da parte dell’allora competente assessore regionale, Cifarelli, e della Rettrice dell’UNIBAS, Sole, sul cantiere dello “Studentato”; nel comunicato si legge, rispettivamente: “presto sarà possibile accogliere, in una struttura adeguata, gli studenti provenienti dall’estero, da altre regioni e i pendolari lucani”; “le opere di consolidamento, ristrutturazione e recupero complessivo dell’immobile che ospiterà lo studentato dovrebbero terminare entro la fine del 2019”,
Ormai non si contano più le presunte date per la consegna dei lavori e, passato il fatidico 2019, dell’ultimazione dello studentato nemmeno l’ombra.
Abbiamo già sollecitato l’assessore Merra a dare risposte, ma fino ad ora solo silenzio.
Ribadiamo ancora una volta che il polo universitario di Matera può diventare un importante volano di sviluppo per l’intera regione, capace di intercettare le esigenze di un vastissimo bacino di utenza data la posizione baricentrica della città dei Sassi. È su queste prospettive che bisognerebbe lavorare e, il completamento dello studentato, è sicuramente un punto di partenza ormai non più rinviabile.”
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Il presunto polo materano UNIBAS è semplicemente un avamposto, ai confini del limes, che serve ad intercettare una fetta di popolazione studentesca che mai si iscriverebbe a Potenza. Il parodosso è che gli stessi studenti potentini non “amano” particolarmente la loro università e quindi l’apporto di studenti materani e pugliesi ė indispensabile per mantenere in vita l’Ateneo di Potenza. La Facoltà di Medicina – dietro l’angolo anche l’elevazione del San Carlo alla dignità di Policlinico- ė indispensabile per tentare di uscire dalle sabbie mobili.
I proclami circa il rafforzamento del presunto polo universitario materano così come quelli sul rafforzamento della sanità materana o, ancora, sull’ eliminazione del gap infrastrutturale del materano sono argomenti “sempreverdi” che servono a mantenere sulla graticola una fetta di elettorato qualunque sia il colore politico di chi governa. Il bari…centrismo di Matera non è funzionale alla visione potentinocentrica, in parole povere è un problema non una risorsa!
Doriano Bevilacqua