Qualcuno al telefono risponde, altri lo fanno con un ”sms” che sono in riunione da ieri ma si guardano bene dal richiamare, altri che stanno al mare, altri ancora valutano se presentare la candidatura a sindaco o apparentarsi e, infine, quelli che hanno passato la mano prendendosela con la inaffidabilità di quanti prima ci stanno e poi mollano tutto, per andare dove conviene di più.
E’ il quadro o il polso delle trattative politiche prima della presentazione delle liste e dei candidati sindaci, presso il Comune di Matera, per sabato 22 agosto.
Riflessione a tutto tondo nel centro sinistra tradizionale, con il Pd che in una nota si è espresso per l’ing. Giovanni Schiuma, già vicesindaco della prima fase della giunta De Ruggieri, quando non c’era il partito democratico.
Per lui, dopo la anticipazione di Luca Braia (Italia Viva) per la lista Matera 2029, si attende una conferma ufficiale.
In riflessione, invece, la componente di Insieme che sta riflettendo pur avendo espresso- è risaputo- altra posizione e indicazione. Un nodo che potrebbe essere sciolto quando e se ci saranno le condizioni per farlo. Radio Corso ”auspica” una unità del centro sinistra per giocarsela ad armi pari con gli altri candidati sindaci. Ma non è facile. Mediatori al lavoro…se vorranno scendere in campo.
Per Schiuma dovrebbe schierarsi anche la lista Alleanza per l’italia, dove è candidato l’ex assessore all’ambiente Giuseppe Tragni.
E poi la civica ”Amore per Matera”(?) del sindaco Raffaello De Ruggieri, con la candidata sindaco Marianna Dimona e altre due, tre civiche- e magari improntate al futuro sull’onda open di Matera 2019- da quanto se ne sa di diversa ispirazione e sostegno.
Quanti si aspettavano la discesa in campo di Coalizione Civica, animata da persone volenterose come Giuseppe Miolla, ci hanno messo una croce sopra dopo il passo indietro di Michele Plati.
E di rinvio ad altra esperienza, quando ci saranno le condizioni per strutturare il partito, si deve dire anche per la Federazione democratica cristiana che ha come segretario provinciale l’ex sindaco di Matera Francesco Saverio Acito, il primo a tirar fuori 30 anni fa lo slogan di ”Matera città internazionale”.Situazione non praticabile se preferite, per un progetto di coalizione di centro .Ma quando non ci sono le condizioni salta tutto e ognuno per la sua strada, meglio al mare o accasarsi altrove con una lista propria di pochi volenterosi.
Pausa di riflessione anche per Antonio Cappiello, con il Bue di Matera al centro che ha lavorato e non poco per un centro alternativo e forte. Allo studio diverse possibilità da valutare: andare da soli, ma con un confronto che sarebbe impari rispetto alla potenza di fuoco di altre coalizioni, o apparentarsi valutando diversi aspetti. Si tratta di attendere le prossime ore.
Tutto confermato, come riportato in altri servizi, per il centro destra con il candidato sindaco Rocco Sassone che ha aggiunto una sesta lista ”Matera patrimonio comune” di Rosa Mastrosimone,
per l’ area guidata da Domenico Bennardi (M5S) con altre quattro liste (Europa Verde, Psi, Volt e Matera 3.0 ”Uniti con Bennardi sindaco” e di
Pasquale Doria (Comunità materana Pasquale Doria sindaco, Matera civica, Matera Libera e Comunità materana).
Siamo a quattro candidati sindaci. Salvo sorprese dell’ultima ora. Ore preziose, da non sprecare, per definire le liste o rinforzarle.
Tra un mese la parola agli elettori, che saranno raggiunti in maniera scientifica: via social, in strada o con sorriso di circostanza, tra richiami all’ordine – per quanti sono legati mani e piede- a questo o a quella corrente di partito o inviti a non spaccare amicizie e famiglie. Mica facile. Ma è così. Prima Matera, almeno sulla carta. Poi i conteggi e le previsioni per arrivare agli scranni di via Aldo Moro fino all’ultimo voto controllabile…
