POMARICO – La campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale pomaricano è cominciata. Finalmente lo scontro diretto fra il sindaco uscente, Francesco Mancini, che cerca addirittura il terzo mandato consecutivo, e l’attuale consigliera di opposizione, Angela Salerno, diventa campagna elettorale ufficializzata; seppure, insomma, da mesi – se non da anni – il batti e ribatti fra i due era l’unica certezza della vita politica pomaricana.
Mancini è pronto a riportare nelle urne pomaricane il suo grande consenso, dimostrato anche alle ultime regionali, dove è stato uno dei candidati più suffragati in assoluto. Mentre Salerno vorrebbe capitalizzare, come si dice, almeno la parte di scontento che fisiologicamente il piccolo paese della collina materana avrà il coraggio di trasmutare in voto puntato al cambio di amministrazione comunale.
Il tema centrale è facile da individuare.
Dalla sua Salerno ha il rallentamento dell’avvio dei lavori per la frana del 2019. Che comunque sono previsti. Non a caso nelle prossime ore una piccola parte del gruppo di persone colpite dalla frana è pronta ad alzare la voce.
Dalla sua Mancini ha quasi due anni di mancato finanziamento da parte della Regione Basilicata del contributo per l’autonoma-sistemazione.
Salerno dice e dirà che il primo cittadino non ha fatto abbastanza sull’argomento, affrontando superficialmente il problema, magari avanzando semplicemente azioni elettorali; mentre Mancini può rispondere che il suo dovere l’ha fatto, che tutto quanto poteva fare l’ha fatto, che l’Amministrazione regionale dello stesso colore di Salerno ha preso lungamente in giro la comunità pomaricana.
Non è necessario aspettare Godot. Basta attendere Aristeo. Ma chi era costui?
NUNZIO FESTA
BREVE NOTA BIOGRAFICA
Nunzio Festa è nato a Matera, ha vissuto in Lucania, a Pomarico, poi in Lunigiana e Liguria, adesso vive in Romagna.
Giornalista, poeta, scrittore.
Collabora con LiguriaDay, L’Eco della Lunigiana, Città della Spezia, La Voce Apuana e d’altri spazi cartacei e telematici, tra i quali Books and other sorrows di Francesca Mazzucato, RadioA, RadioPoetanza e il Bollettino del Centro Lunigianese di Studi Danteschi; tra le altre cose, ha pubblicato articoli, poesie e racconti su diverse giornali, riviste e in varie antologie fra le quali: Focus-In, Liberazione, Mondo Basilicata, Civiltà Appennino, Liberalia, Il Quotidiano del Sud, Il Resto.
Per i Quaderni del Bardo ha pubblicato “Matera dei margini. Capitale Europea della Cultura 2019” e “Lucania senza santi. Poesia e narrativa dalla Basilicata”, oltre agli e-book su Scotellaro, Infantino e Mazzarone e sulle origini lucane di Lucio Antonio Vivaldi; più la raccolta poetica “Spariamo ai mandanti”, contenenti note di lettura d’Alessandra Peluso, Giovanna Giolla e Daìta Martinez e la raccolta poetica “Anatomia dello strazzo. D’inciampi e altri sospiri”, prefazione di Francesco Forlani, postfazione di Gisella Blanco e nota di Chiara Evangelista.
Ha dato alle stampe per Historica Edizioni “Matera. Vite scavate nella roccia” e “Matera Capitale. Vite scavate nella roccia”; come il saggio pubblicato prima per Malatempora e poi per Terra d’Ulivi “Basilicata. Lucania: terra dei boschi bruciati. Guida critica.”. Più i romanzi brevi, per esempio, “Farina di sole” (Senzapatria) e “Frutta, verdura e anime bollite” (Besa), con prefazione di Marino Magliani e “Il crepuscolo degli idioti (Besa).
Per le edizioni Il Foglio letterario, i racconti “Sempre dipingo e mi dipingo” e l’antologia poetica “Biamonti. La felicità dei margini. Dalla Lunigiana più grande del mondo”.
Per Arduino Sacco Editore “L’amore ai tempi dell’alta velocità”.
Per LietoColle, “Dieci brevissime apparizioni (brevi prose poetiche)”.
Tra le altre cose, la poesia per Altrimedia Edizioni del libro “Quello che non vedo” (con note critiche di Franco Arminio, Plinio Perilli, Francesco Forlani, Ivan Fedeli, Giuseppe Panella e Massimo Consoli) e il saggio breve “Dalla terra di Pomarico alla Rivoluzione. Vita di Niccola Fiorentino”.
Per Edizioni Efesto, “Chiarimenti della gioia”, libro di poesie con illustrazioni di Pietro Gurrado, note critiche di Gisella Blanco e Davide Pugnana.
Per WritersEditor, la biografia romanzata “Le strade della lingua. Vita e mente di Nunzio Gregorio Corso”.
Per le Edizioni Ensemble, il libro di poesie “L’impianto stellare dei paesi solari”, con prefazione di Gisella Blanco, postfazione di Davide Pugnana e fotografie di Maria Montano.
Per Bertoni Editore, il libro di poesie “Semplificazioni dai transiti sotto la coda di Trieste”.
Per Tarka Edizioni, il saggio narrativo “Ai piedi del mondo. Lunigiana e Basilicata sulle corde degli Appennini”.
Per BookTribu, il romanzo breve “Io devo andare, io devo restare”.