martedì, 24 Giugno , 2025
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L’assit di Giuseppe Conte a Bennardi e a votare la coerenza del M5S anche a Matera

Dopo un supplemento di attesa per l’arrivo dell’ospite d’onore, il Presidente Giuseppe Conte, si è svolto in tarda sera di ieri il comizio di chiusura della lista del M5S di Matera e del suo candidato sindaco Domenico Bennardi. Prima di Conte hanno preso la parola, nell’ordine, il deputato e coordinatore regionale Arnaldo Lomuti, le consigliere regionali Viviana Verri e Alessia Araneo, quindi Domenico Bennardi. E’ stato una manifestazione dell’orgoglio della “diversità” di questo movimento -quello andato in scena- che ha ora trovato una collocazione definitiva nel campo progressista e che proprio in base alla chiarezza e alla determinazione delle proprie posizioni politiche ed etiche ha perso pezzi ma per questo dichiara di essere molto più coeso. Gli interventi di Lomuti, Araneo e Verri hanno smontato i luoghi comuni (“scappati di casa“, “incompetenti“) con cui sono stati etichettati nel tempo, ricordando gli atti messi in campo durante il governo nazionale in favore delle fasce più deboli, l’azione ferma di opposizione in ambito regionale. Quindi sullo stesso spartito, Bennardi che ha elencato ancora una volta tutte le iniziative messe in campo dalla propria amministrazione, nonostante la concomitanza con il covid19, con tutte le opere pubbliche in corso anche grazie ai fondi PNRR che si è riuscito ad intercettare. Fondi PNRR che, come ha ricordato poi Giuseppe Conte, in una sorte di similitudine con la vicenda materana, sono stati la causa della caduta del suo governo così come quella dell’amministrazione della città dei Sassi, avendo alimentato gli appetiti delle consorterie che ne sarebbero rimaste fuori. Bennardi, ha detto Conte: “Ha sbagliato qualcosa? Va bene, è giusto, lo valutate voi. Io non sono nessuno stasera che vengo qui a Matera e neppure ci vivo per dirgli no, ha fatto tutto bene. Ma ci sono dei cantieri in corso, giusto? Sono trecentotrentadue milioni di PNRR, io oggi ho girato da nord a sud, in tanti comuni non hanno neppure presentato un progetto, in tanti comuni non hanno neppure colto l’opportunità di questa occasione storica che l’Europa ci ha dato. E che cosa succede qui? Sta succedendo una cosa che ho già vissuto, quando ho portato i duecentonove miliardi e nessuno ci credeva. E’ lì che io ho segnato la fine del mio governo, perché qui in Italia ci sono dei comitati di affari che se la mangiatoria è inapparecchiata per l’oro non ci stanno. Perché sapevano che con me e con noi quei duecentonove miliardi sarebbero andati tutti a terra per voi, sapevano che i comitati non avrebbero contato, che le gare si sarebbero fatte in un certo modo, che si sarebbero realizzati progetti non a favore di interessi di colossi che comandano sempre l’Italia, ma si sarebbero realizzati asili, scuole, tutto ciò che va a terra che migliora la vostra qualità di vita. Ho segnato la mia fine e il mio destino, ma a me non interessava perché sono uscito sorridente dal palazzo Chigi, perché ero a posto con la mia coscienza. Allora, quello che voglio dire, fate le vostre valutazioni. Ma qui sta succedendo qualcosa del genere, tutti quei canteri avviati che adesso si stanno completando, 20 km di stadio, giusto, 4 milioni e 20 km di stadio, asili, scuole, si stanno completando tutti questi luoghi. Non vogliono consentire adesso a lui di completare tutto questo e di raccogliere i frutti di grande lavoro che c’è stato giorno dopo giorno nel vostro interesse. Vogliono fare come è stato fatto a livello nazionale.  Ma il tempo è galantuomo. Di 209 miliardi, sapete quanti ne hanno attuati a livello nazionale? Soltanto 70. Adesso sono in crisi nera, perché stanno cercando di riprogettare, stanno cercando di ottenere prova di scadenza su scadenza. Quindi attenzione, 32 miliardi su Matera, non sono uno scherzo. Vedo che ci sono progetti presentati, gare, avviate, canteri di via di completamento. Se questa vostra città che è bellissima, questa città che al mondo ci invidia, cambierà volto per il completamento di questi canteri, lo dovete a lui, che non venga nessuno a perdersi merito.)

Conte, poi, dinanzi a quella enorme bandiera della Palestina dispiegata in prima fila da chi ascoltava il comizio, ha attaccato l’atteggiamento del governo che non dimostra un minimo di umanità per queste migliaia di bambini, donne e uomini che vengono massacrati. E non assume nessuna posizione di condanna. A seguire il video dell’intero comizio:

Vito Bubbico
Vito Bubbico
Iscritto all'albo dei giornalisti della Basilicata.
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