sabato, 21 Giugno , 2025
HomePoliticaLacorazza: dimissioni di Lettieri aprano una profonda riflessione...senza scorciatoie

Lacorazza: dimissioni di Lettieri aprano una profonda riflessione…senza scorciatoie

Piero Lacorazza, è stato tra i primi e più convinti supporter della avventura elettorale personale tentata dal collega consigliere regionale e di partito, per diventare primo cittadino di Matera. Non fece mancare la sua presenza, infatti, al primo comizio di presentazione della coalizione sull’affaccio sui Sassi di Piazzetta Pascoli.  Condividendone l’impostazione trasversale, e l’alleanza con quei pezzi di centro destra che si trova abitualmente di fronte nelle sedute del Consiglio Regionale, ritenendoli evidentemente benevolmente, compagni di strada che sbagliano e da redimere sulla via di un grande centro. E di fronte alla debacle di un tale disegno che ha portato per altro alla scomparsa nella Città dei Sassi del simbolo del proprio partito, nel suo commento alle dimissioni del segretario regionale (l’unico al momento a trarre le dovute conseguenze) che pubblichiamo a seguire, giustifica il proprio sostegno a Cifarelli così: “perché credo che sarebbe stato un buon sindaco per Matera“, proprio come fosse un qualunque passante -dimentico di essere un dirigente proprio di quel partito messo ai margini e annullato in questa competizione elettorale. Eppure “questa sconfitta ci appartiene” scrive, però, poi. Cavolo, uno dice, vuoi vedere che ora scatta un po di autocritica? Macché! Nemmeno lo spazio di una virgola ed ecco l’autoassoluzione. Perchè essa, la sconfitta -scrive- non avrebbe lasciato “vincitori e vinti all’interno del partito in particolare” (da qualche altra parte forse, non si sa dove, ma non lì, nel partito proprio no), ma al massimo, rileva che “forse” avrà lasciato “un peso ulteriore nel dibattito politico”. E questo peso sarà mica costituito dalla sequela di errori inanellati da chi ha messo in piedi e sostenuto questa allegra sarabanda? E no! E’ costituito da quel maledetto “margine risicato che ne ha determinato l’esito”. Perbacco! Quindi, immaginiamo che quel dibattito oneroso dovrà spaccare in quattro quel “pelo” che è mancato al coronamento dell’impresa. Va bene. Ma quando la facciamo questa bella discussione sul “margine risicato“? Subito?  “Ma non credo -scrive- sia il momento di discuterne perché le sconfitte vanno prese per quelle che sono: con più distacco e con più tempo potranno essere valutate con maggiore freddezza le motivazioni e le conseguenze.” Dare tempo al tempo e… “senza scorciatoie”, mi raccomando. Bene. Chi ha tempo se lo goda. Ma perchè? “Perché –rivela Lacorazza-siamo in una fase possibile per costruire un’alternativa al governo delle destre in Regione.” Alleandoci con pezzi della stessa? Geniale! Chapeau! E comunque, come sempre, a parte le nostre considerazioni, ecco a seguire il comunicato integrale del capogruppo regionale del PD Piero Lacorazza dal titolo: “dimissioni di Lettieri aprano una profonda riflessione“.

E’ umanamente comprensibile -scrive- il dispiacere di Giovanni Lettieri con il quale ha accompagnato le sue dimissioni, anche per aver lasciato un partito risanato sul piano finanziario e aver messo impegno nel tentativo di farlo ripartire. A lui, senza ipocrisia, va il mio e il nostro ringraziamento.
Con la stessa franchezza non posso non ribadire che questa scelta andava fatta a seguito delle elezioni regionali per favorire, o provare a farlo, una discussione vera che, come dichiarato più volte, non avrebbe portato automaticamente al congresso e alla elezioni di un nuovo segretario regionale.
La discussione andava aperta dopo le elezioni regionali perché era evidente, già allora, il trascinamento di contraddizioni non risolte dal congresso che aveva eletto Raffaele La Regina, poi sfiduciato.
Contraddizioni che sono cresciute anche nella fase di preparazione alle elezioni regionali.
Ho sostenuto che la disponibilità di Roberto Cifarelli doveva essere portata anche in discussione generale e regionale.
Anche le elezioni perse a Matera sono per una buona parte frutto di questo percorso tortuoso. Non si è mai riunita la direzione regionale del partito, eppure, anche formalmente, la vicenda ha incrociato la dinamica degli assetti della maggioranza a sostegno del Presidente Bardi.
E tuttavia ho sostenuto Roberto Cifarelli perché credo che sarebbe stato un buon sindaco per Matera.
E questa sconfitta ci appartiene, non lasciando vincitori e vinti all’interno del partito in particolare; e forse lasciando un peso ulteriore nel dibattito politico, visto il margine risicato che ne ha determinato l’esito.
Chi perde ha le maggiori responsabilità, ha compiuto scelte. Ma chi ha seguito, seppur a distanza, la campagna elettorale non può non vedere che tra libertà di voto e risentimenti si siano giocate tante, o altre, partite in questa importante tornante elettorale.
Ad Antonio Nicoletti gli auguri di buon lavoro con la consapevolezza che la sua vittoria non risiede, almeno dal mio punto di vista, nella sintonia tra il governo della Regione e il popolo lucano. E non credo che il percorso sia lineare e privo di ulteriori contraddizioni. Ma non credo sia il momento di discuterne perché le sconfitte vanno prese per quelle che sono: con più distacco e con più tempo potranno essere valutate con maggiore freddezza le motivazioni e le conseguenze.
Anche per questo le dimissioni di Giovanni Lettieri spero possano servire ad aprire una riflessione profonda e franca, senza scorciatoie e generalizzazioni, perché siamo in una fase possibile per costruire un’alternativa al governo delle destre in Regione.

Vito Bubbico
Vito Bubbico
Iscritto all'albo dei giornalisti della Basilicata.
RELATED ARTICLES

Rispondi

I più letti