venerdì, 18 Luglio , 2025
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La frana delle regionali in Basilicata

POTENZA – La frana delle elezioni. La frana e le elezioni. La frana nelle elezioni. La campagna elettorale è iniziata prima della conferma dell’attuale governatore Vito Bardi alla rielezione per il centrodestra e, ovviamente visti i tempi in genere dell’altra parte, anche in buon anticipo sulla scelta del candidato di centrosinistra; insomma Bardi è una certezza. Come è certo il veto del leader pentastellato Conte alle possibilità – specie dopo la vittoria inattesa, imprevista e fortunosa dati i numeri di scarto alle regionali sarde – di investire del ruolo di antiMeloni-Salvini il potente uomo delle coop, Angelo Chiorazzo oppure l’ex ministro della Sanità (già dem) e primo vero portaborse di Gianni Pittella, Roberto Speranza.

In tutto ciò, però, almeno esiste una sicurezza di quelle davvero sicure. “In Basilicata – ha spiegato di recente il Conte – è stato indicato unilateralmente un candidato. Io ho sempre detto che si converge prima sui temi, sui progetti, e dopo si trova l’interprete migliore”. Quello, per esempio, che potrebbe già ricordare al lanciatissimo uomo della seconda volta consecutiva per Fdl, Lega, Fi, Noi moderati ed Udc che rallentare il più possibile la firma e quindi l’attuazione del Regolamento regionale recante “Disciplina dell’accesso al fondo per gli aiuti alle famiglie e alle persone sgomberate a seguito di dichiarata inagibilità dell’unità immobiliare di residenza anagrafica e dimora abituale, ai sensi del comma 4 dell’articolo 2 della legge regionale 4 agosto 2023, n. 28 (Istituzione del fondo per gli aiuti alle famiglie e alle persone sgomberate al seguito di dichiarata inagibilità dell’unità immobiliare di residenza anagrafica e dimora aibutale)” è un atto politicamente immorale. Chè non è possibile continuare a giocare, con annunci e bugie, sulla pelle di persone che da circa un anno e mezzo attendono aiuti economici dalla Regione Basilicata per fare fronte al pagamento degli affitti in abitazioni che stanno sostituendo la casa buttata giù o resa inagibile dalla frane lucane e dalla loro conseguenze.

L’esempio potremmo prenderlo dalle donne e uomini che da mesi oramai a Pomarico, per colpa dell’evento franoso del 2019, hanno bisogno di sapere e ottenere davvero i soldi che servono a gestire la normalità che vivevano prima dell’accadimento. Oppure almeno parte delle somme necessarie. Ma è del tutto evidente che ancora centrosinistra e cinquestelle e centri vari ancora non hanno capito come gestire dal punto di vista elettoralistico la questione. E pure loro rimandano. L’ultimo uscita, per dire, risale al 24 gennaio. Quando il buon Perrino, consigliere regionale di minoranza del 5S, si diceva addirittura soddisfatto della situazione. Prima del silenzio imbarazzante, Gianni Perrino, plaudiva a se stesso, alla sua azione ed a tutto il consiglio. Prima, appunto, dell’atroce silenzio.

Nell’ultima seduta di Consiglio regionale – si apprendeva dalla sua buona nota – si è proceduto all’approvazione dell’ultima legge di stabilità regionale di questa XI tribolata legislatura. Una manovra finanziaria del tutto tecnica, senza particolari provvedimenti e senza una chiara visione di quella che sarà la Basilicata del futuro prossimo”. Nonostante il carattere tecnico dell’impianto normativo – sottolineava il Perrino – come M5s siamo riusciti a raggiungere un ottimo risultato con l’implementazione del ‘Fondo per gli aiuti alle famiglie e alle persone sgomberate a seguito di dichiarata inagibilità dell’unità immobiliare di residenza anagrafica e dimora abituale’ previsto dalla Legge regionale n.28/2023 con un milione di euro per l’esercizio 2024. Si tratta di un importante contributo che va incontro alle richieste di una vasta platea di cittadini che sta affrontando il disagio di essere fuori dalla propria abitazione. Nel corso di questi anni – ricordava Gianni Perrino – sono state tantissime le situazioni di emergenza che la Regione ha dovuto affrontare attraverso provvedimenti ad hoc. Pensiamo alle palazzine Ater di via La Marmora a Irsina, agli sfollati di Pomarico, alle situazioni di disagio di Maratea e Matera”. Appunto. Come M5s Basilicata – diceva il Perrino – siamo doppiamente soddisfatti perché si dà attuazione ad una legge a nostra firma, da noi fortemente voluta per dare alla regione uno strumento utile ad affrontare in maniera lineare e sistematica questo tipo di emergenze. Ringraziamo l’assessora Sileo e tutti i colleghi che hanno approvato il provvedimento, con l’augurio che i contributi possano essere erogati in tempi rapidi e senza procedure farraginose dal punto di vista amministrativo”.

Bravi tutti. Grazie a tutti. Ma dove sono i soldi?

NUNZIO FESTA

Nunzio Festa
Nunzio Festa

BREVE NOTA BIOGRAFICA

Nunzio Festa è nato a Matera, ha vissuto in Lucania, a Pomarico, poi in Lunigiana e Liguria, adesso vive in Romagna.

Giornalista, poeta, scrittore.

Collabora con LiguriaDay, L'Eco della Lunigiana, Città della Spezia, La Voce Apuana e d'altri spazi cartacei e telematici, tra i quali Books and other sorrows di Francesca Mazzucato, RadioA, RadioPoetanza e il Bollettino del Centro Lunigianese di Studi Danteschi; tra le altre cose, ha pubblicato articoli, poesie e racconti su diverse giornali, riviste e in varie antologie fra le quali: Focus-In, Liberazione, Mondo Basilicata, Civiltà Appennino, Liberalia, Il Quotidiano del Sud, Il Resto.

Per i Quaderni del Bardo ha pubblicato “Matera dei margini. Capitale Europea della Cultura 2019” e “Lucania senza santi. Poesia e narrativa dalla Basilicata”, oltre agli e-book su Scotellaro, Infantino e Mazzarone e sulle origini lucane di Lucio Antonio Vivaldi; più la raccolta poetica “Spariamo ai mandanti”, contenenti note di lettura d'Alessandra Peluso, Giovanna Giolla e Daìta Martinez e la raccolta poetica “Anatomia dello strazzo. D'inciampi e altri sospiri”, prefazione di Francesco Forlani, postfazione di Gisella Blanco e nota di Chiara Evangelista.

Ha dato alle stampe per Historica Edizioni “Matera. Vite scavate nella roccia” e “Matera Capitale. Vite scavate nella roccia”; come il saggio pubblicato prima per Malatempora e poi per Terra d'Ulivi “Basilicata. Lucania: terra dei boschi bruciati. Guida critica.”. Più i romanzi brevi, per esempio, “Farina di sole” (Senzapatria) e “Frutta, verdura e anime bollite” (Besa), con prefazione di Marino Magliani e “Il crepuscolo degli idioti (Besa).

Per le edizioni Il Foglio letterario, i racconti “Sempre dipingo e mi dipingo” e l'antologia poetica “Biamonti. La felicità dei margini. Dalla Lunigiana più grande del mondo”.

Per Arduino Sacco Editore “L'amore ai tempi dell'alta velocità”.

Per LietoColle, “Dieci brevissime apparizioni (brevi prose poetiche)”.

Tra le altre cose, la poesia per Altrimedia Edizioni del libro “Quello che non vedo” (con note critiche di Franco Arminio, Plinio Perilli, Francesco Forlani, Ivan Fedeli, Giuseppe Panella e Massimo Consoli) e il saggio breve “Dalla terra di Pomarico alla Rivoluzione. Vita di Niccola Fiorentino”.

Per Edizioni Efesto, “Chiarimenti della gioia”, libro di poesie con illustrazioni di Pietro Gurrado, note critiche di Gisella Blanco e Davide Pugnana.

Per WritersEditor, la biografia romanzata “Le strade della lingua. Vita e mente di Nunzio Gregorio Corso”.

Per le Edizioni Ensemble, il libro di poesie “L'impianto stellare dei paesi solari”, con prefazione di Gisella Blanco, postfazione di Davide Pugnana e fotografie di Maria Montano.

Per Bertoni Editore, il libro di poesie “Semplificazioni dai transiti sotto la coda di Trieste”.

Per Tarka Edizioni, il saggio narrativo “Ai piedi del mondo. Lunigiana e Basilicata sulle corde degli Appennini”.

Per BookTribu, il romanzo breve “Io devo andare, io devo restare”.

nunziofesta81@gmail.com.

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