lunedì, 23 Giugno , 2025
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Il colpevole silenzio del Sindaco Bennardi e del Consiglio Comunale sulla ferrovia a Matera

Apprendiamo da varie fonti, anche ufficiali, che la D.ssa Vera Fiorani, commissario straordinario alle infrastrutture ferroviarie, sarà a Matera per la metà di ottobre. Oggetto della sua visita sarà un sopralluogo sul cantiere da cui dovrà partire il completamento della ferrovia Ferrandina-Matera, che, secondo una antica proposta della Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”, dovrebbe proseguire per Gioia del Colle e, quindi, avere la diramazione per Taranto e Bari. Potrà così raggiungere lo Ionio e l’Adriatico, cioè la punta di Santa Maria di Leuca a sud, il Brennero e il centro Europa a nord. Matera, in tal modo, entrerà in un circuito che è nazionale ed europeo.

Su questo progetto, all’attenzione del Ministero, sono d’accordo Sindacati e Associazioni di categoria. Tutti hanno aderito ad un documento elaborato dalla Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”, dal Consigliere regionale Luca Braia di Italia Viva e dalla senatrice Maria Antezza.

Corre l’obbligo di ricordare che sono disponibili gli stanziamenti necessari e che gli stessi andranno perduti se non saranno utilizzati entro il 2026; corre anche l’obbligo di riconoscere che artefice della assegnazione dei fondi, oltre la senatrice Antezza, è stato anche l’on. Ludovico Vico, non materano (guarda un po?), ma tarantino, che, recentemente scomparso, l’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” ricorda con estrema gratitudine. Matera dovrebbe fare lo stesso.

E’ d’obbligo tuttavia far sapere, ai materani, che, attualmente, con apposita mozione, hanno aderito al progetto e hanno dato il loro sostegno, la Provincia di Matera e la Regione Basilicata. E’ ASSENTE INGIUSTIFICATO, PARADOSSALMENTE, IL COMUNE DI MATERA, più volte sollecitato a pronunziarsi.

Forse che il Comune di Matera non vuole una ferrovia seria, buona per passeggeri ma, soprattutto, per il trasporto merci? E’ forse vero che, a quel che si sente dire, a remare contro è il movimento 5 Stelle? Non vogliamo crederci; ma la città vuole chiarezza.

Purtroppo, ci si trova di fronte ad una vicenda che ha tutti i caratteri di una vicenda pirandelliana. Pari indifferenza e scarsa attenzione al problema, purtroppo, furono registrate anche nella precedente Amministrazione De Ruggieri, che, abbagliata nelle sue mire di “grandeur”, fu tutta concentrata sulle costose “parate” di “Matera bella”.

La Giunta Bennardi, oggi, sembra inseguire gli stessi sogni e, pur fornita, a più riprese, del testo della mozione presentata e approvata dalla Provincia e dalla Regione, non ha trovato né il tempo né il modo di portarla in Consiglio Comunale. Sinceramente è un atteggiamento che, come non si giustificava in De Ruggieri e nel vecchio Consiglio Comunale, nemmeno si giustifica con l’amministrazione Bennardi e l’intero Consiglio che gli è intorno.

E’ giunto il momento che l’ opposizione, forse finora ignara, entri di forza nella questione e induca Giunta e Sindaco ad una responsabile e necessaria presa di posizione. L’opposizione ha i mezzi della interrogazione, della interpellanza e della mozione. Li usi. E ha uomini e donne che studiano di economia e di sviluppo.

Il mese di ottobre è in arrivo; a metà del mese, arriva, come si è detto e letto, il commissario Vera Fiorani.

L’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”, insieme alla onorevole Antezza e al Consigliere regionale Luca Braia, ha invitato, per l’occasione, anche l’on. Bellanova, che sovrintende all’operato di tutti i commissari incaricati delle realizzazioni ferroviarie. Al Sindaco, in quella circostanza, chiederanno qual è la posizione del Comune.

Se vuol essere sincero, il Sindaco deve purtroppo dire che lui non pensa nulla, non sa nulla e non può dir nulla, perché del problema, in Consiglio Comunale, non si è mai discusso, né lui né la Giunta se ne sono mai occupati. Non sarà una bella figura. Anzi sarà una pessima figura per lui e per la città tutta.

Non c’è tempo per discutere la mozione entro la prossima metà di ottobre, a questo punto solo un atto responsabile può salvare il Sindaco e la città da tanto imbarazzante situazione. E’ necessario che egli esca in pubblico, allo scoperto e, senza equivoci, faccia propria la mozione approvata dalla Provincia e dalla Regione, del cui testo è a conoscenza. Lo faccia con i poteri del Consiglio, sentita la Giunta e sentita l’opposizione, che – lo si ribadisce – è bene eserciti, almeno in questo passaggio storico, il proprio ruolo di stimolo e di controllo, se non di governo, quando il governo non c’è. E’ suo dovere.

Alla città di Matera, e quindi anche al Sindaco, dalla Fiorani e dalla Bellanova sarà chiesto, nello specifico, se accetta il collegamento per Gioia del Colle. Si sappia che altre pressioni vengono dalla Puglia e da Barletta. E’ il momento di dare realizzazione a quello che, nel 1879, cioè 142 anni fa, chiedeva l’on Correale di Stigliano: il collegamento di Matera alla ferrovia nazionale.

Entrare nella ferrovia significa entrare nella storia civile, nella modernità, nel progresso e in un rapido sviluppo produttivo. C’è bisogno di dirlo? Non lo diremmo nemmeno ai bambini.

E’ bene dire, invece, che all’incontro con la Fiorani e la Bellanova deve esse presente l’intero Consiglio Comunale, in tutte le sue rappresentanze. Spesso da Matera ci si lamenta della forza accentratrice di Potenza, che fa la parte del leone. E’ anche vero, però, che la classe politica potentina – per quanto personalmente ci consta – è sempre coesa quando si tratta di strappare un servizio importante alla propria città. Ci si incontrano tutti, ex e non ex, senza distinzione di collocazione politica.

A Matera, invece, si preferisce dividersi anche su cose scontate. Esopo, in una sua favola, forse volle ricordarci che non è il leone ad essere prepotente…. Più spesso sono gli altri ad essere improvvidi.

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1 commento

  1. Commento all’articolo sul sindaco Bennardi e la Ferrovia a Matera

    Ancora si continua con la “cocciutaggine del mulo” a leggere il territorio solo secondo il “Cicero pro domo sua” e non con la visione “EUROPEA” !

    Questa visione era già stata individuata nel quiquennio passato, è rappresentata con l’itinerario “la Porta del Sud” stampato sui giornali nazionali. Si nota benissimo la “lunetta di Ferrandina” con il secondo viadotto che porta il Frecciarossa da Salandra alla galleria sotto Miglionico.

    Da qui, la linea della Ferrovia “NON PIEGA A NORD” per venire a Matera, ma prosegue dritta a puntare su Taranto.
    (Questa soluzione è ottimale per RFI per tagliare in chilometri la distanza Salerno – Taranto, circa 70 chilometri ed è un bel risultato in termini di percorrenza temporale, circa mezz’ora)

    L’unica possibilità per Matera ed il Metapontino tutto è quella di ipotizzare una fermata del Frecciarossa alla stazione FAL di Santa Lucia al Bradano come già evidenziato, da me, anche in occasione di una visita qualche anno fa a Matera del sottosegratario alle infrastrutture.

    Ma, per quanto esplicito io sia stato, non ho mai ricevuto una qualche risposta e, “ottusamente” si continua a seguire l’itinerario prefissatoVI, ma soltanto voi !… E l’EUROPA !!! non si è voluto tenere in alcun conto la richiesta dei Comuni pugliesi collegati dalla Ferrovia Gioia del Colle – Rocchetta S. A. – Barletta che hanno fatto richiesta ufficiale di continuazione della Ferrandina – Matera per un’opportunità “europea”.
    Il MI-PA (via Matera) di A.C. (Altà Capacità).

    Questo progetto anche se limitato al MI-Reggio Calabria/ (via Matera) resta valido per il Sud/Italia e per l’Europa, infatti :
    – 1) I Comuni pugliesi dell’Alta Murgia saranno serviti da una linea di A.C;
    – 2) La città di Matera sarà servita dalla stessa linea di A.C che, passando dalla Martella, servirà la ZES di MT -TA nella piana di Ferrandina, offrendo così l’opportunità del “ferro” per il trasporto intermodale “europeo” ed unitamente a tutte le ZES marine dell’Adriatico – Ionio, e forse anche di Gioia Tauro;
    – 3) La communità antropica calabrese ionica, oggi ostaggio di linee automobilistiche private, potranno rivedere lo storico treno MI-R. Calabria, nella nuova veste “europea” di A.C.

    Perché perdere questa splendida occasione ?

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