lunedì, 9 Settembre , 2024
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Grigliati

Un Ferragosto bollente, con temperature che mettono a dura prova anche i più arditi della grigliata fuori porta. Bollino rosso per tante località come recitano oramai da giorni i TG a reti unificate. Clima che diventa ogni anno più rovente, con previsioni catastrofiche per il pianeta da parte dei più attenti alla problematica dei cambiamenti climatici, sempre più inquietanti specie se correlati alla insipienza delle classi dirigenti mondiali, palesemente incapaci di dettare correttivi ad una economia sempre più strutturata in lobby potentissime e nettamente prevaricanti sugli “eletti dal popolo“, ridotti ad esecutori dei loro desiderata invece che degli interessi di chi li ha eletti. Ma il caldo di queste settimane prima o poi ci darà qualche pausa e tornerà l’illusione che in fondo quelli degli ecologisti sono solo allarmismi….e così tutti a dimenticarsene. Fino a quando scopriremo di aver superato (a nostra insaputa) il limite di non ritorno…. Il guaio, però, è che ad essere bollente non è solo questo sole che batte impietoso sulle nostre teste. Ad essere roventi sono anche i focolai di guerra che durano incessantemente da anni sul pianeta, una quarantina. Alcuni ignorati completamente dai media (e quindi a noi tutti) e due, invece, a noi più vicini ed impattanti sulla nostra vita: il conflitto russo/ucraino e quello israelo/palestinese. Ambedue in grado di scatenare una guerra mondiale, considerata la presenza di armi nucleari in possesso degli attori in campo. Due focolai che invece di provare a spegnere si alimenta -da parte del cosiddetto mondo occidentale- che continua a foraggiare di armi i propri alleati anche a fronte di comportamenti dei leader che violano tutti quei valori che fanno da foglia di fico a questa deriva bellicista. Due leader quello ucraino e quello israeliano che hanno tutto l’interesse a che la guerra non finisca, perchè sarebbe semplicemente anche la loro fine. Per cui alzano sempre di più l’asticella. Ed ecco così andare in scena la velleitaria incursione in territorio russo di Zelensky che serve essenzialmente a forzare la mano alle titubanze che cominciano ad affiorare tra gli alleati europei e tra cui comincia ad essere sempre più evidente il cul de sac in cui ci si è infilati con questa cieca sovrapposizione dell’atlantismo all’europeismo….che è tutt’altra cosa e con interessi divergenti (l’economia americana e russa che vanno come un treno e la Germania in recessione che trascina tutti gli altri paesi UE giù). Con una Europa che ha assunto un volto esclusivamente bellicista, rinunciando ad uno dei suoi pilastri fondanti ovvero essere entità di pace e dialogo (di fatto annullando il proprio ruolo nel mondo). Con nostri governanti costretti a violare palesemente l’art.11 della Costituzione “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” e a recitare la scenetta ipocrita del divieto dell’uso delle armi da noi fornite in territorio russo. C’è poi in contemporanea il tragico sostegno al governo estremista israeliano di Benjamin Netanyahu che da oltre 300 giorni sta radendo al suolo l’intera Striscia di Gaza e sterminando decine di migliaia di innocenti, donne e bambini con azioni in contrasto con qualsiasi norma internazionale e che avrebbe richiesto un atteggiamento almeno pari a quello assunto nei confronti di Putin. Mentre qui, invece, oltre a blaterare di incontri e trattative e ripetere ipocriti inviti a ridurre le vittime civili, di fatto -fornendo ancora armi e sostegno- gli USA, l’Europa e l’Italia si stanno rendendo complici di un massacro che ha oramai superato le quarantamila persone. Mattanza insopportabile per qualsiasi coscienza. Ma non basta perchè, con la pratica ritenuta da tutti normalissima degli omicidi di stato commessi violando il territorio di altre nazioni, Netanyahu ha alzato scientemente la tensione mondiale, sperando in un allargamento del conflitto. E gli autoproclamatisi “buoni” del mondo? Stanno a guardare, anzi spostano portaerei per dargli man forte nel momento in cui le potenze stuzzicate dovessero reagire. E a noi? Alla TV il tutto viene presentato/vissuto come un reality ….con l’attesa-suspence  del quando avverrà l’attacco dell’Iran! Come se non ci riguardasse. Tutti anestetizzati e destinati a finire a nostra volta grigliati. Ma chi se ne frega…..mangiamo e beviamo. Adda passà Ferragosto! Il futuro può attendere…..

Vito Bubbico
Vito Bubbico
Iscritto all'albo dei giornalisti della Basilicata.
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