La Politica materana, stoppata dalla gestione commissariale, consuma ‘’auspichiamo’’ le ultime accese fasi di dibattito e di polemiche su responsabilità e occasioni mancate che hanno portato alla fine anticipata della consiliatura, in attesa di conoscere Chi? Quando? Come? (aldilà dei rumors) Intende presentare programmi, coalizioni e candidati sindaci per una svolta nel governo della città, con sempre meno autonomi decisionale e con il risvegliarsi di un campanile che continua a suonare rintocchi a martello…E la conferenza stampa, della quale parlerà in altro servizio Vito Bubbico, del segretario di circolo del Pd di Matera Luigi Gravela, con in contributo dei consiglieri Tommaso Perniola, Carmine Alba e Gianni Schiuma da New York, è stata l’occasione per saperne di più. Noi lo abbiamo fatto a margine parlandone con il segretario, cominciando da quell’appuntamento dal notaio per autenticare la firma di 17 dimissioni (protocollate successivamente al Comune) da consigliere comunale. Una iniziativa maturata tra i consiglieri di opposizione, attraverso chat e un passaparola, che è stata la maniera e la volta buona per chiudere l’esperienza ”tormentata” ( un rimpasto di giunta all’anno) della giunta guidata da Domenico Bennardi ( M5s). ” La firma dal notaio- dice il segretario di circolo del Pd, Luigi Gravela- nasce quando i consiglieri accertano che non c’era più maggioranza nel governo cittadino. So che i consiglieri di opposizione hanno un gruppo whatsapp e quindi si sono attivati’‘. Ma come mai il Pd ha preferito andare dal notaio, per le dimissioni dei consiglieri, anzicchè dare l’ultima linea di credito al Sindaco, con quei famosi 20 giorni per tornare a dialogare e, chissà, salvare la consiliatura? ” Il partito democratico ha seguito quelle che sono le regole della politica- dice Gravela. Noi un mesetto fa abbiamo avuto un consiglio comunale dove si è discusso della sfiducia a Bennardi e in quella occasione già non aveva la maggioranza.Il sindaco è arrivato in consiglio e alla ‘mozione di sfiducia’ il voto finale è stato di 15 a 15. Ci sono stati dei fatti che hanno preceduto quella mozione e che hanno dato il segnale che certi equilibri stavano subendo una incrinatura. Uno di questi è stata la elezione del presidente del consiglio comunale , avvenuta dopo due mesi di discussione all’interno della maggioranza e senza che nessun motivo oggettivo, per la città, sia stato mai discusso in assemblea. Ma è stata solo una questione di posizionamento all’interno della maggioranza. E nonostante il partito democratico aveva diffuso un comunicato nel quale si diceva che notavamo il verificarsi di una crisi all’anno, nei quattro anni di mandato, con quattro giunte. Ogni anno in crisi e scopriamo, dai commenti dello stesso sindaco e da quanto riportato dagli organi di informazione, in crisi perchè perennemente sotto ricatto dalla sua stessa maggioranza. E allora mi chiedo perchè? invece di cedere ai ricorrenti ricatti non si è trovata una strada alternativa ? C’era ed era quella della Presidenza del consiglio, un ruolo istituzionale che si poteva dare ‘anche’ all’opposizione e abbiamo anche detto ”No al Pd” ma all’opposizione. Ed era sottinteso non al centro destra, ma era un invito a tracciare un percorso di dialogo rispetto a quella alleanza progressista della quale oggi si fregia il sindaco. Poteva essere -precisa- l’ex candidato sindaco Pasquale Doria , Marina Susi e altri. Non dico i fuoriusciti dalla maggioranza, ma si poteva costruire un percorso. Invece, scientificamente, la giunta Bennardi ha deciso di chiudersi dietro le carriere politiche personali di quattro prescelti. Non faccio i nomi ma sono sotto gli occhi di tutti…Prima si fa il presidente del consiglio, poi l’assessore , poi il candidato alle regionali , poi ancora il presidente del consiglio con dimissioni e nomina ad assessore . Sotto il ricatto di chi era Bennardi? Del Partito democratico? No, di certo. A me sembra che il ricatto veniva dalla sua posizione . E lui non ha fatto nulla per smarcarsi”. Il Pd va ricordato era ed è rimasto all’opposizione. Ma i rapporti tra M5S e Partito democratico a livello cittadino non sono mai stati idilliaci. Vecchie ruggini da campagna elettorale delle comunali?
” No – risponde il segretario di circolo. Noi abbiamo sempre detto una cosa. Dopo le elezioni del 2020 abbiamo fatto un forte cambio di passo. Abbiamo deciso di rompere gli indugi e di rinnovare totalmente. Con un gruppo di cinque persone si è affidato al sottoscritto, Luigi Gravela, espressione del rinnovamento, la guida di questo gruppo dirigente . E poi fatto un congresso che ha votato per il rinnovamento. Naturalmente questo fatto non significa che ci sia un ‘attore’ o un ‘referente’ più accondiscendente. Il Partito democratico va rispettato non per i suoi dirigenti , ma per i voti che prende, per i suoi iscritti e simpatizzanti. Il Pd ha fatto tutto quello che poteva fare per rinnovarsi e con una idea chiara per la città. Cosa che l’Amministrazione Bennardi non ha avuto”. Confronto che sulla carta sembra chiuso, in relazione a quanto detto nella conferenza stampa in Municipio dopo le dimissioni dei consiglieri di opposizione, presente il coordinatore regionale del M5s Arnaldo Lomuti, circa una ripresa della collaborazione con il Pd se a livello locale cambieranno le persone che lo rappresentano. ”Bennardi deve avere più rispetto del Pd e non di me – afferma Gravela. Noi siamo cambiati. Voi chi siete? Sempre il solito cerchio magico? Non mi consta che al loro interno ci sia confronto, tant’è che ex organizzatori, portavoce all’interno del M5s, sono dimissionari. Ci sono militanti e attivisti storici del movimento che sono usciti da quel cerchio magico”.
Situazioni interne, locali, nella situazione di disagio nazionale alla quale sta cercando di dare una riposta il segretario del M5s Giuseppe Conte. Ma stiamo alla conclusione anticipata della consiliatura con la firma dei consiglieri di opposizione dal notaio venuta – come osservato da più parti, a cominciare dal M5S- dopo il voto alle provinciali di Matera e con una intesa Pd -M5s a votare per il candidato di centrosinistra Francesco Mancini. ”Prima di tutto– dichiara Gravela- non è come dice Bennardi che la legge non prevede l’opzione di non andare dal notaio dove, va precisato, sono state firmate le dimissioni dei 17 consiglieri, che hanno detto alla città ‘ basta! non intendiamo più a fare opposizione a questo governo cittadino che cerca in tutti i modi di andare avanti nonostante non avesse avuto più i numeri per farlo.Del resto la maggioranza del sindaco Bennardi ha perso ripetutamente consiglieri . A ogni giunta ha perso consiglieri.E lui era ben felice di perderli, perchè il leit motivi dell’Amministrazione Bennardi era ‘ meno siamo, meglio stiamo.Più governiamo noi’ . Quanto alla scelta di andare al Notaio i 17 consiglieri rappresentano la maggioranza della città. Hanno avuto il coraggio di dimettersi e pertanto vanno rispettati e scelto di andare davanti al popolo per essere eventualmente rivotati. Quando il sindaco dice ‘avevamo 20 giorni’ per trovare una soluzione lui- ancora una volta- ammette che le sue dimissioni erano temporanee fintanto che non trovava qualcun altro ( chissà da dove) che gli garantisse la maggioranza. Oppure come dice lui trovare un accordo per andare sempre in seconda convocazione” Beh in passato si è andato in seconda convocazione dalle giunte De Ruggieri e Adduce, altri contesti. ” Sì in passato ci sono stati alcuni prassi di questo tipo– conferma il segretario cittadino del Pd. Ma vorrei ricordare che la giunta Adduce ha portato a risultati straordinari per la città ed è qui la differenza. Quando governi e non lo fai bene non c’è paragone”
Il Pd guarda alle prossime amministrative e a giudicare dai nomi che si sentono sembra che ci sia l’imbarazzo della scelta. Gravela però indica tra le priorità programma e al coinvolgimento di un ampio orizzonte di partiti e movimenti. ”Il Pd deve riavviare un ragionamento sulla città, con un confronto con i cittadini-dice Gravela. Si farà promotore di una coalizione larga,che non vuole sentire mai senza, mai con…Se vi vuole battere il centrodestra non si può partire dai veti e dai nomi. Partiamo da quello che la città vuole diventi nei prossimi 20 anni. Ci sono tanti temi che volutamente il governo Bennardi ha sottaciuto. I rioni Sassi, per esempio, la legge speciale 771, il futuro dell’area ex Barilla Padula, dello stato della Sanità con un ospedale alle pezze, il parco dello stadio. Poco confronto, dibattito. Matera merita di più.” Ma Gravela si candida alle Comunali 2025 ? ”Prima il programma, poi le persone – conclude-e naturalmente la mia persona è a disposizione”.
Il PD di Matera: qui decidiamo noi. Taruffi, Lettieri? Non li abbiamo sentiti.
