Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, che ancora non sembra essere proprio certo possa ripresentarsi e concorrere al bis del suo mandato oramai in scadenza, si porta comunque avanti con il lavoro e lancia quelle che saranno -verosimilmente- i cavalli di battaglia della prossima campagna elettorale. E così dopo la esegesi del “gas gratis per i lucani“, promette di dare molto di più, sempre di più, ancora di più… ai sempre meno che abitano questa terra: “Dopo il bonus gas e il bando non metanizzati, adesso toccherà all’acqua. E poi al carburante.” Vediamo chi è che offre di più! Questi nuovi traguardi che promettere di raggiungere Vito Bardi li pre-annuncia nella nota che riportiamo a seguire con cui registra positivamente l’esaurirsi dei fondi inizialmente destinati al “bando in favore dei lucani non metanizzati“, la implementazione degli stessi che arriverà ad inizio 2024, quindi l’intenzione di rendere strutturale tale misura. Per lo mezzo ci sono prima i nemici interni alla coalizione che proprio non lo vorrebbero di nuovo alla guida della Basilicata e poi, eventualmente, il giudizio dei diretti interessati nelle urne elettorali. Ma vedremo come andrà a finire. Nel frattempo ecco cosa ha dichiarato nella nota richiamata: “Promesso. Fatto. Il successo del bando in favore dei lucani non metanizzati ci impone di fare un passo avanti. Si tratta di un bando che ha avuto un enorme riscontro da parte delle famiglie lucane, che ancora una volta ha sconfitto lo scetticismo diffuso, a dimostrazione che anche in Basilicata si possono fare le cose innovative, per bene e prima di tutti gli altri. Dopo 20 anni di nulla, abbiamo usato i soldi del petrolio per fare la transizione energetica. Con i fatti, con tante risorse, con il lavoro del dipartimento ambiente e la lungimiranza dell’assessore Cosimo Latronico. I 40 milioni iniziali sono stati tutti prenotati, ma a gennaio saranno disponibili altri 48 milioni e stiamo studiando per implementare ulteriormente la dotazione. In soli cinque anni possiamo dare l’autosufficienza energetica a tutte le famiglie lucane non coperte dalla metanizzazione. Per questo motivo vogliamo rendere strutturale questa misura, allargarla anche a chi vuole staccarsi dalla rete del metano e dare anche alle tante imprese e ai tanti professionisti una prospettiva di lavoro e di sviluppo nel tempo, senza ripetere gli errori del Superbonus. Non ci credeva nessuno, noi lo abbiamo fatto. Dopo il bonus gas e il bando non metanizzati, adesso toccherà all’acqua. E poi al carburante. Siamo al lavoro per i lucani. Il mio unico interesse si chiama Basilicata“.

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