martedì, 22 Aprile , 2025
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Di Maio a Matera con le ”medicine” giuste

Quando si inizia un tour elettorale visitanto la Vim di Matera, la più grande realtà imprenditoriale del Mezzogiorno per la distribuzione di medicinali, arrivando con 15 minuti di anticipo rispetto all’orario fissato e con la terapia ben definita sul cosa fare e come muoversi per dare uno scossone all’economia del Paese e della Basilicata, significa che in corso un cambio di passo da più parti auspicato e contro i ”menagrami” che vorrebbero o Governo e M5S al canto del cigno. A conferma questa tendenza è stato il ministro per lo sviluppo economico, Luigi Di Maio, in visita a Matera e a Policoro (dove ha incontrato imprenditori e visitato la Orogel surgelati) accompagnato dal candidato presidente per le regionali del 24 marzo Antonio Mattia, dai candidati della lista pentastellata , dalla parlamentare on. Mirella Liuzzi, dal consigliere regionale Gianni Perrino e da Antonio Materdomini consigliere comunale di Matera. E Di Maio, a Matera lo scorso anno per il ”5G” e per una iniziativa pubblica in piazza San Giovanni, ha precisato tante cose a cominciare dal reddito di cittadinanza, considerato da alcuni come una elargizione assistenzialista. Il reddito di cittadinanza “Non è -ha detto- una misura per fare stare la gente senza far niente, non è questo l’obiettivo.E’ una misura che ci serve per tante personeche hanno perso la speranza di lavorare, per i giovani, per avere un’opportunità di formarsi e di inserirsi nel lavoro.Stiamo per partire con l’erogazione, ai primi di maggio, e con i programmi di politiche attive del lavoro”. In Basilicata saranno 45mila le persone che avranno il reddito di cittadinanza e la richiesta di domande prosegue. Poi la situazione del decreto sbloccacantieri con la Tav, che prosegue l’iter europeo di revisione della spesa, e l’incontro con le parti sociali. “Credo – ha aggiunto Di Maio – hde bbiamo fatto un buon incontro con le parti sociali: un incontro è che solo un punto di inizio, un percorso che deve iniziare con loro e con il quale apriremo una serie di tavoli tecnici, il primo sul salario minimo. Dovremo arrivare a una legge in Parlamento che, a stretto giro, potrebbe finalmente cambiare la condizione di vita di quasi il 20% dei lavoratori italiani che in questo momento sono sottopagati, cioè -non sono lavoratori”. Lotta al precariato favorito di misure a tutela decrescente introdotte dai governi Renzi e Gentiloni. Poi la vicende della via della Seta “Tutti dicono -ha detto che c’è il pericolo di colonizzazione: qui l’unica colonizzazione a cui dobbiamo ambire è quella del made in Italy nel mondo. E’ il made in Italy che deve colonizzare il mondo con la sua bellezza e la sua capacità”. E per farlo bisognare tutelare le nostre aziende, contenere l’acquisto selvaggi di marchi da parte di imprenditori stranieri che poi delocalizzano e fanno concorrenza sleale. Contrastare quella tendenza ormai ventennale di imprenditori nazionali che, per necessità e convenienza, hanno portato il manifatturiero tricolore all’estero favoriti da una Unione Europea che lascia fare ai singoli Paesi accanto. La politica economica europea dovrebbe essere una, ma in sostanza la concorrenza è tra i 28 Paesi e questo favorisce Stati Uniti, Cina, India e via elencando. Paradossi che danneggiano tutti. Quindi la Brexit con la tutela degli italiani che ci vivono, per assicurare loro la continuità del lavoro e la presenza delle nostre imprese. Se ci sarann poi imprese che, in base alle decisioni del Governo inglese, dovessero essere costrette a tornare in Italia e allora il Sud puo’ accoglierle ed è per questo che occorre lavorare sull’adeguamento delle infrastrutture. Con quelle attrarremo gli investimenti”. Un passaggio sull’autonomia. “Il M5s -ha detto Di Maio-sarà in questo Governo il garante della coesione nazionale. Si devono rispettare i referendum che hanno portato avanti i cittadini delle regioni che chiedono autonomia ma non a discapito di altre parti d’Italia o della coesione nazionale. E’ per questo che tutto il processo deve essere fatto in maniera seria”, ma – ha sottolineato -ricordiamoci che la prima area d’Italia che ha bisogno di più lavoro, sviluppo e imprese è proprio il Sud”. Riferimenti anche alla Basilicata, al dissesto idrogeologico e alla erosione della costa , che ha bisogno di infrastrutture e trasporti adeguati,, di innovazione, servizi, tutela ambientale e con una politica energetica alternativa. ” Far risorgere una regione abbandonata dalla politica per decenni -ha detto- partendo dalle imprese e ponendo al centro il lavoro, con iniziative come quella sul salario minimo del quale stiamo discutendo”. Poi un passaggio sulla giustizia e sulla trasparenza negli enti locali con la nomina di un magistrato, al momento il nome è top secret, alla guida dell’assessorato alla Sanità qualora il M5S dovesse vincere le elezioni regionali. “Un magistrato, certo- ha detto – per dire basta a un modello di sanità usato come bancomat’ dalla politica’. Il riferimento alle inchieste giudiziarie di ”Suggello”, condotte da Procura della Repubblica e Guardia di Finanza di Matera, è evidente. E i sondaggi, che darebbero i pentastellati dietro centro destra e centro sinistra? Dall’entourage pentastellato tre parole : ” Lavorare, lavorare e lavorare” fino al voto. Ci sono indecisi e cittadini da convincere a cambiare sotto la buona stella del M5S.

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