giovedì, 27 Marzo , 2025
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DE RUGGIERI, SVEGLIAAA !

‘Cosa fanno al Comune? … E’ calata come una cappa che non permette di capire e definire quello che accade….E questo è un elemento di grande preoccupazione per il futuro di Matera…Chi governa deve fare…dov’è la politica del fare annunciata in campagna elettorale… prima di fare occorre pensare… E’ una maggioranza ”minestrone”e i fatti lo confermano…”

Sono alcuni dei passaggi che hanno contrassegnato l’intervento che l’ex sindaco del Comune di Matera, Salvatore Adduce, e attuale capogruppo del Pd al Comune ha effettuato nel corso dell’incontro pubblico svoltosi nella ricorrenza di San Francesco d’Assisi in Piazzetta Pascoli sul tema ”Che si dice al Comune di Matera?”.

Un intervento senza peli sulla lingua e chiaro sul giudizio negativo verso la eterogenea amministrazione guidata da Raffaello De Ruggieri, che si è ripiegata finora sul completamento dello staff, la nomina attraverso concorso del dirigente lavori pubblici e su un problema spinoso come quello della gestione e del costo dei rifiuti, sul quale è arrivata la tegola del Ministero dello sviluppo economico…Un provvedimento che ha evidenziato limiti e incongruenze di mancate decisioni di adeguamento delle imposte nei tempi previsti e che hanno portato alla approvazione del bilancio nella scorsa estate, procurando polemiche e chiavi interpretative diverse tra maggioranza e opposizione.

E proprio sulla decisione del Mise Adduce ha chiesto all’assessore al bilancio, Eustachio Quintano, di dimettersi. ”L’avevamo detto e scritto -ha detto Adduce- che quell’atto era illegittimo. Quintano ha fallito e deve dimettersi. L’Amministrazione ha sbagliato ed è inciampata. Matera non merita questo”.

Poi il riferimento alle Infastrastrutture, agli incontri con i ministri Graziano Del Rio e con il sottosegretario Riccardo Nencini, quest’ultimo incontrato nuovamente a Roma. ”Cifre come 1,3 miliardi di euro di progetti e opere da fare – ha aggiunto Adduce- ci sorprendono. Meglio importi inferiori ma su alcune priorità. L’adeguamento della Matera Ferrandina per collegare i due capoluoghi, come indica il binomio della Fondazione Matera- Basilicata 2019 è una priorità’‘.

Poi l’affondo sui ritardi della Fondazione, con l’invito a uscire fuori dagli equivoci e a prendere una decisione. ”C’è un direttore, Paolo Verri, che è sfiduciato – ha rimarcato il capogruppo del Pd- dite cosa volete fare. Volte cancellare quanti hanno, comunque, conseguito un risultante insperato e prestigioso fatelo pure…ma decidetevi per il bene della città. Il 2019 è vicino.Siamo seriamente preoccupati,le cose non vanno affatto bene. C’e un immobilismo che ci preoccupa”.

Un’altra stoccata ai ritardi nella mancata convocazione della conferenza dei capigruppo, effettuata una sola volta in quattro mesi e su richiesta dello stesso Adduce. Citando il presidente del consiglio, Angelo Tortorelli, ha auspicato maggiore attenzione su tempi e modalità di convocazione. ”La subcultura-ha aggiunto Adduce- è la cosa peggiore, che possa essere riservata alla Capitale della Cultura”.

Poi la parola ai consiglieri e tra questi l’ex assessore ai Lavori Pubblici, Nicola Trombetta, che ha denunciato i ritardi sulla edificazione di un nuovo plesso scolastico sul sito della scuola di via Bramante e la mancata cantierizzazione di opere per 10 milioni di euro.

E c’è stato spazio anche per le interlocuzioni con i cittadini. Il rapporto con gli elettori non va messo da parte, va recuperato favorendo partecipazione e ascolto senza ipocrisie su quanto e come è possibile gestire servizi o avviare opere pubbliche. A cominciare dalla questione della Tari. Il Comune dovrà ripiegarsi per trovare risorse sostitutive in tempi brevi, salvo proroghe…

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