sabato, 24 Maggio , 2025
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Da Matera primi sostegni al casting degli aspiranti segretari nazionali PD

Si è tenuto solo 10 giorni fa (il 1° dicembre) l’incontro di insediamento del Comitato Costituente che dovrebbe contribuire alla elaborazione del Manifesto dei valori e dei principi, “cuore del percorso costituente che porterà alla nascita del Nuovo PD” così come si legge sul sito nazionale de partito. Tale organismo si legge “i cui componenti son stati scelti sulla base della diversità delle provenienze, delle competenze, delle età e dei punti di vista, lavorerà nelle prossime settimane sia in plenaria sia in sottocomitati con l’obiettivo di rendere possibile l’approvazione da parte dell’Assemblea costituente prevista per il 20-22 gennaio 2023 del nuovo testo fondamentale dei valori e principi del Partito Democratico“. E’ unanime la convinzione che in questa fase è il “chi essere” la questione vitale da dirimere per il futuro di questa entità nata male e mai assestatasi in qualcosa di definito. E’ su questo che dovrebbero essere centrate le energie e le discussioni ad ogni livello. Ma chiunque osservi vede che così non è. Ciò che domina la scena congressuale è ancora il solito casting di donne ed uomini che intendono contendersi il ruolo di segretario. Ancora una volta il “chi” che prevale, o quantomeno anticipa, il “che cosa”. Di fatto Stefano Bonaccini, Elly Schlein, Paola De Micheli (fino ad ora) si candidano alla guida di un PD di cui ancora non è stato definito il nuovo profilo. Ma a qualcuno sembra cosa logica? E poi, nel caso di Bonaccini, da poco rieletto presidente della Regione Emilia Romagna, davvero pensa di poter svolgere ambedue i ruoli nel caso la spuntasse? Quale dei due diventerebbe marginale? E, dunque, con quale rispetto per gli elettori della sua regione o per gli iscritti/elettori PD? Anche nello svolgimento di questo congresso come si vede emergono taluni dei difetti principali di questo “amalgama mal riuscito“, ovvero: la “contendibilità del partito” anche da non iscritti nella parte di elettori attivi (vedi la Schlein) e da quelli passivi (nelle primarie finali) come se fosse la scalata ad una qualsiasi azienda. Ed anche la facilità con cui uno che è stato eletto nelle istituzioni, decida di dedicarsi poco dopo ad altro ruolo. Ma tant’è. Ed ecco che -in barba alla sbandierata lotta alle correnti- cominciano i posizionamenti al centro e in periferia dietro questo o quel cavallo in corsa. Per il che fare poi si vedrà. Come sempre. Con buona pace di chi come Bettini ci ha scritto un libro su ciò che è stato e che forse dovrebbe essere questo PD. Chissà in quanti l’avranno letto tra coloro che si accingono a rivoltare questo partito.

Anche dal disastrato PD di Basilicata cominciano ad emergere le prime prese di posizione. Come nel caso del documento che pubblichiamo a seguire a firma di Salvatore Adduce, Rossella Rubino, Enzo Menzella e Antonio Iacovone che, da Matera, dichiarano di essere d’accordo con il passo indietro fatto da Matteo Ricci in favore di Stefano Bonaccini. Dunque Bonaccini che ha iniziato la sua scalata al PD dalla vicina Bari ha i suoi primi sostenitori anche nella vicina Basilicata. Ecco quanto scrivono:

CONGRESSO PD: DA MATERA SOSTEGNO ALLA DECISIONE DI MATTEO RICCI PER BONACCINI

È cominciato da Matera il viaggio di Matteo Ricci nell’Italia da Sud a Nord per elaborare una piattaforma programmatica da sottoporre al Congresso del PD. Incontri semplici e ricchi di spunti positivi a cui hanno partecipato centinaia di persone per discutere di politica e delle scelte che un grande partito popolare deve compiere a favore dei ceti più colpiti dalla crisi che sta devastando i bilanci familiari e condiziona le scelte per il futuro dei giovani. Un contributo concreto al programma che il PD deve elaborare con il Congresso nazionale. Ricci ha deciso oggi di rafforzare la proposta di Stefano Bonaccini offrendogli un sostegno motivato a cominciare dalla necessità di superare disuguaglianze per restituire dignità e speranza a tutti i cittadini. Si tratta di rafforzare la coesione territoriale attraverso politiche mirate capaci di offrire occasioni di sviluppo in particolare alle aree più svantaggiate. In questo senso la proposta di riforma del Ministro Calderoli sulla autonomia differenziata costituisce una pericolosa divaricazione in un paese che soffre gravissimi squilibri territoriali. Lavorare per unire non per dividere come vuole fare il nuovo governo in tutti i campi, dal fisco ai condoni ai tagli agli strumenti di aiuto ai più bisognosi. C’è bisogno di un PD capace di opporsi tenacemente alla deriva di destra inaugurata con la vittoria del settembre scorso.
C’è bisogno di un partito diverso anche per superare la stessa crisi del PD. C’è bisogno di un partito che sappia valorizzare, la fatica, lo studio, il mettersi alla prova in un quartiere, in un paese in una città. Occorre sostituire alle vecchie forme di militanza e partecipazione nuove modalità che facciano perno sulle tecniche digitali e proprio grazie a queste riuscire a far “contare” davvero gli iscritti, gli attivisti. Restituire ai militanti motivazione e orgoglio attraverso l’unica strada possibile: mettere nelle loro mani le scelte più importanti. Abbiamo elaborato insieme a Matteo Ricci dieci proposte fondamentali per rilanciare il PD e abbiamo condiviso infine la decisone di sostenere l’impegno di Stefano Bonaccini per la Segreteria Nazionale. È necessario un rigoroso e severo ripensamento sulle politiche del PD lucano che si è avviato per l’ennesima volta a vivere una fase di vera e propria “anarchia” in cui le decisioni vengono assunte in luoghi del tutto informali e precari al riparo di qualsiasi controllo democratico. Di fronte ai gravi problemi sul piano, c’è bisogno di un Partito Democratico nel pieno delle sue funzioni. È necessario che la segreteria nazionale assuma una iniziativa per porre rimedio a tale preoccupante situazione. Anche per questa ragione, in occasione del congresso nazionale, vogliamo riprendere con impegno, tenacia, pazienza e spirito unitario un lavoro per un rilancio del Partito Democratico a livello nazionale, regionale e locale.”

Salvatore Adduce
Rossella Rubino
Enzo Menzella
Antonio Iacovone

Vito Bubbico
Vito Bubbico
Iscritto all'albo dei giornalisti della Basilicata.
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